La burocrazia porta via alle imprese 238 ore all’anno, lo studio di Confartigianato.

È tempo di scadenze fiscali e il Centro studi di Confartigianato calcola che le imprese brucino 238 ore in compilazione di moduli e complessità burocratiche varie.

“In una realtà di piccole o medie dimensioni pensare che oltre 200 ore di lavoro vengano impiegate, per non dire buttate, per districarsi nella burocrazia ha dell’assurdo. I titolari delle nostre PMI sono impegnati a cercare soluzioni che rispondano alle esigenze del mercato, a reperire materie prime e capitale umano formato e volenteroso, a far fronte ai rincari, in particolare delle utenze. Il peso della burocrazia è una piaga che lamentiamo da tempo; oggi abbiamo un numero preciso dello spreco di risorse (tempo ed energia) che costituiscono scadenze e adempimenti.

Ridurre le complessità e il peso degli oneri fiscali è condizione fondamentale per accompagnare lo sviluppo delle imprese” spiega il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti. 238 ore l’anno vengono dedicate delle PMI lombarde alla burocrazia, 56 ore in più rispetto alla media dei Paesi Ocse. L’estate in particolare coincide con un vero e proprio ingorgo fiscale, un periodo complesso nel quale si contano oltre 140 tra dichiarazioni, versamenti di imposte con saldi dell’anno precedente e acconti di quest’anno, senza contare le scadenze dei tributi locali come l’Imu. Quest’anno si è aggiunta anche la tanto vituperata autocertificazione degli aiuti Covid. Per questo Confartigianato Lombardia dimostra apprezzamento nei confronti dei contenuti del Decreto-legge in materia di semplificazioni fiscali, ma auspica sia arricchito da ulteriori misure ispirate ai principi di semplificazione contenuti nella Legge Delega di Riforma del Sistema Fiscale approvata in questi giorni. “Dato che la fatturazione elettronica consente un controllo puntuale delle singole posizioni dei contribuenti, è indispensabile abrogare una serie di onerosi e inutili adempimenti a carico delle imprese– continua Massetti – Mi riferisco in particolare al regime IVA dello split payment e del reverse charge in edilizia La ritenuta applicata sui bonifici che danno diritto a detrazioni d’imposta, l’obbligo di comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva, l’obbligo di rendere pubblici i contributi ricevuti dalla PA”. Confartigianato sollecita altresì lo spostamento definitivo al 20 luglio del termine per il versamento delle imposte per i contribuenti per i quali sono elaborati gli Indicatori di affidabilità fiscale, l’abrogazione dell’intera disciplina delle società di comodo, semplificazioni in materia di dichiarazione Irap modifiche alla disciplina in materia di esterometro.