Gioco pubblico, i numeri di un settore in continua crescita con la Lombardia in testa

La crescita di cui il settore dei giochi in Italia è stato protagonista negli ultimi 15 anni è continua, costante e non ha intenzione di fermarsi. La raccolta è passata dai 35 miliardi di euro del 2006 a oltre 136 miliardi nel 2022, con un grande boom soprattutto del gioco online che ha raggiunto ricavi per 73 miliardi di euro nel 2022, vantando previsioni di crescita fino a 80 miliardi nel 2023.

A rinverdire il settore è soprattutto un nuovo pubblico, giovane e moderno. Lo dicono i numeri dei nuovi conti aperti, diffusi soprattutto tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, con una raccolta media pro-capite che supera i 1.700 euro all’anno. Per quanto riguarda la filiera fisica sono invece Lombardia, Lazio e Campania a detenere il maggior numero di punti vendita per giochi numerici a totalizzatore, lotterie e lotto, con una distribuzione che si mantiene stabile tra 2021 e 2022, anche se si registra una diminuzione significativa nel numero di esercizi nell’ultimo quinquennio. Gli apparecchi VLT, invece, sparsi in maniera non omogenea: basti pensare che la Lombardia ospita tutti gli apparecchi che si trovano nel Sud Italia.

A guidare tutta la filiera, però, è soprattutto il gioco online che rappresenta il 55% dei ricavi totali del settore, raddoppiando il proprio valore in pochi anni. Anche qui ci sono grandi differenze tra territori e territori: la raccolta pro-capite varia significativamente tra le diverse province, con Messina che registra il valore più alto e Rovigo il più basso. A distinguersi nel panorama online è soprattutto 888 Casino, la piattaforma più visitata in Italia e da anni leader del gambling pubblico e legale. Un primato che risiede soprattutto nella svolta digitale e tecnologia del brand, che grazie al suo team di sviluppatori di software e di giochi riesce a offrire titoli e modalità di gioco sempre nuove ai suoi utenti.

Nonostante questa grande crescita sono due le questioni da risolvere per affrontare con rinnovata fiducia il futuro. La prima è quella del riordino normativo e fiscale, una necessità sempre più forte che non viene e non può essere cancellata dai ricavi in aumento. Una riforma del gioco pubblico e legale è fondamentale per superare la frammentarietà e l’incertezza che hanno caratterizzato gli ultimi anni e in questo senso è da registrare un passo in avanti importante, quello dell’approvazione definitiva del decreto di riordino del settore giochi, a marzo scorso. “L’intervento di riordino è indubbiamente un primo, e sostanziale, passo verso l’aggiornamento e adeguamento normativo che era ormai richiesto da numerosi anni – ha spiegato il direttore Area Salute I-Com Thomas Osborn – Rimane tuttavia l’urgenza di completare l’intervento di riordino complessivo”.

L’altra questione è invece il contrasto al gioco illegale. Il gioco online rappresenta il 75% del mercato della filiera nera, che ricava oltre 33 miliardi di euro. Rendere il gambling più sicuro e ripulirlo da queste intromissioni è una sfida cruciale per il futuro della filiera.