“Quali sono oggi le strategie vincenti per attrarre in azienda i talenti di cui hai bisogno?”. La risposta l’hanno data i relatori e i partecipanti al convegno svoltosi il 29 febbraio a Palazzo del Lavoro a Milano.
Un evento di grande successo, che ha fatto registrare il tutto esaurito con oltre 100 partecipanti, studiato per aiutare le PMI del territorio. A organizzarlo CONFAPI MILANO e la società del lavoro GI GROUP, “nata come piccola impresa – ha osservato, Michele Villa, Direttore della divisione business del Gruppo -, trasformatasi in media azienda, poi, ed arrivata oggi ad essere una multinazionale italiana”. Numerosi gli interventi e le testimonianze che hanno toccato nel dettaglio le strategie più efficaci ed efficienti per far crescere le imprese.
Presenti tutti i vertici di CONFAPI MILANO, rappresentata in primis dal Presidente Nicola Spadafora, che ha approfondito un tema tanto delicato quanto urgente, ovvero il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che rappresenta oggi la principale criticità per il mondo dell’impresa.
1 candidato su 2 è addirittura introvabile, con percentuali massime di difficoltà di reperimento che toccano anche il 70%. Stiamo parlando ovviamente di figure specialistiche come meccanici, saldatori o montatori, ma la problematica è assai sentita per la buona parte delle qualifiche.
“Oggi assistiamo, purtroppo, ad una carenza quantitativa di risorse – ha spiegato Nicola Spadafora -, dettata da problemi oramai strutturali quali il calo demografico, l’invecchiamento della popolazione, l’alta percentuale degli inattivi, che rappresentano oltre il 34% delle persone in età lavorativa, la disparità di genere e i NEET. Cui si accompagnano anche limiti qualitativi che originano dalla mancanza di competenze coerenti alle necessità specialistiche di settore oltre che ai bisogni dettati dalla attualità, nuove tecnologie, digitalizzazione e innovazione, su tutti”.
“Occorre, quindi, intervenire – ha proseguito Spadafora – sia riducendo il mismatch tra domanda e offerta di lavoro sia favorendo l’inserimento degli inattivi nel mondo del lavoro.
Sostegno allo sviluppo degli ITS e degli istituti professionali; introduzione di incentivi fiscali permanenti alle attività di formazione aziendale; promozione dell’apprendistato, con il ripristino della decontribuzione integrale per i primi tre anni di rapporto e politiche di inclusione sociale destinate in particolare alla parità di genere e ai giovani possono rappresentare alcune delle soluzioni concrete per favorire la risoluzione dell’assai grave problema”.