Benessere lavorativo: invecchiamento attivo in azienda

a cura di Marco Castoldi, segretario regionale UilCa Lombardia e responsabile Dipartimento Salute e Sicurezza UilCa Nazionale

L’invecchiamento della forza lavoro è la conseguenza dell’invecchiamento della popolazione, dell’innalzamento dell’età pensionistica e dell’aumento dell’aspettativa di vita. Tale fenomeno rappresenta una delle sfide che Aziende e Organizzazioni Sindacali devono fronteggiare, poiché questo cambiamento demografico incide sulle dinamiche nel mercato del lavoro, sulla crescita economica e sui sistemi di Welfare.

La Uilca, Organizzazione Sindacale della Uil che si occupa del settore del credito, assicurativo, esattoriale e delle autorità, ritiene che si debba anticipare e gestire l’invecchiamento della forza lavoro nelle Aziende, valutando nuovi aspetti di organizzazione del lavoro, prevedendo un rinnovamento degli ambienti, rivedendo tempi e metodi di lavoro, favorendo il turnover e garantendo le migliori condizioni di salute e sicurezza.

E’ necessario tenere conto di condizioni di difficoltà progressiva dell’organismo, determinate dall’avanzamento dell’età anagrafica e legate alle condizioni variabili della struttura psicofisica individuale e dell’ambiente, che talvolta si uniscono all’insorgere di malattie e/o al peggioramento dello stato di salute delle persone ancora in attività lavorativa.

Diventa imprescindibile attivare un percorso di comprensione dell’invecchiamento sul lavoro come opportunità e come possibilità di valorizzare le professionalità acquisite nel tempo.

Come afferma uno dei maggiori esperti internazionali sul tema: “La partecipazione attiva al mondo del lavoro è un importante fattore positivo che favorisce l’invecchiamento attivo. Ogni generazione ha i suoi punti di forza e di debolezza; i punti di forza dei lavoratori anziani dovrebbero essere individuati meglio e utilizzati affinché questi lavoratori diventino una preziosa risorsa sui luoghi di lavoro…”

Non bisogna perdere l’occasione per promuovere una cultura positiva dell’invecchiamento attivo e il valore dello scambio intergenerazionale, che favorisca la possibilità dei lavoratori anziani di trasferire il bagaglio delle proprie conoscenze professionali e competenze umane e sociali e di ricevere dai più giovani supporto e sostegno qualora necessario, nell’affrontare il veloce processo di sviluppo tecnologico che non sempre risulta per tutti immediatamente sostenibile ed è spesso alla base del cosiddetto tecnostress.

Nell’era digitale dove la tecnologia occupa ogni aspetto della nostra vita, emerge una connessione significativa tra tecnostress e gestione dell’età.

Diventa quindi imprescindibile comprendere, a livello di organizzazione del lavoro, le sfide della connettività digitale in modo adatto alle diverse fasce d’età. La gestione di questo fenomeno può richiedere approcci differenziati in base all’età.

La Uilca ritiene quindi che le aziende debbano mettere in campo azioni mirate a valorizzare i punti di forza delle diverse generazioni presenti nell’ambiente di lavoro per garantire la salute e il benessere a tutte le età e per attivare un processo che, se gestito correttamente, può valorizzare i lavoratori e le lavoratrici, influendo positivamente anche sui risultati di business.