Viktoriia Vitrenko, direttrice ucraina, guida Divertimento Ensemble nell’esecuzione de “L’albero della luna” di Sandro Gorli, mercoledì 22 alla Fabbrica del Vapore..

Sandro Gorli e la musica di Mozart.

In un’Europa dilaniata dalla guerra, il compositore, fondatore di Divertimento Ensemble, ripropone un pezzo scritto a 200 anni dalla morte del salisburghese per la settimana della fondazione dell’Unione Europea, e lo fa in un concerto, di cui affida la guida a Viktoriia Vitrenko, direttrice d’orchestra ucraina.

Un pezzo composto nel 1992 per Il viaggio in Europa di Mozart. Settimana della musica contemporanea delle città mozartiane, festival che si svolse nella settimana della fondazione dell’Unione europea, con l’obiettivo di verificare la situazione della cultura musicale nei luoghi europei collegati fra loro da quell’invisibile legame prodotto dai numerosi viaggi di Mozart, a duecento anni dalla morte del salisburghese.

In un’Europa dilaniata dalla guerra, Sandro Gorli riattualizza il suo L’albero della luna, composto allora, e lo ripropone in una versione con l’aggiunta di elettronica. E lo presenta al pubblico in un programma, non diretto da lui, ma da Viktoriia Vitrenko, direttrice d’orchestra ucraina, a poco più di un anno dall’inizio del conflitto, che sta lacerando la stessa Europa.

 

Al fianco di Sandro Gorli, il programma di questo concerto pone quattro giovani compositori (Jug Marković e Imsu Choi vincitori del Concorso Incontri internazionali “Franco Donatoni”; Daniele Bonacina e Kostas Zisimopoulos selezionati dall’edizione 2021 dell’International Workshop for Young Composers), tutti usciti dall’Accademia di Divertimento Ensemble, che è termometro dello stato della composizione in Europa e nel mondo oggi, proprio come lo fu il Festival del 1992, per cui scrisse la prima versione del suo pezzo Sandro Gorli.

 

Si va così da SOVA, GUFO in italiano, di Jug Marković che, come scrive il compositore, si ispira alle connotazioni simboliche di questo uccello e alla sua capacità di viaggiare nell’oscurità, al viaggio interiore proposto da Imsu Choi nel suo HeterotopÍa I, al viaggio nell’etere, indagando i processi che portano alla luce o all’oscurità, proposto da Kostas Zisimopoulos.

Mentre il Lamento di Persefone di Daniele Bonacina riporta la nostra attenzione sul concerto e su una relazione che coinvolge da sempre i compositori, quella tra parola e musica, «Fiere a duello nella penombra di un vortice lento».

 PROGRAMMA

Mercoledì 22 MARZO 2023

FABBRICA DEL VAPORE

LOTTO 9

SALA DONATONI

ore 20.30

 

Jug Marković (1987), SOVA* per ensemble (2023)

Imsu Choi (1991), HeterotopÍa I per ensemble (2020-21)

 

Sandro Gorli (1948), L’albero della luna** per 9 esecutori ed elettronica (1992-2023)

 

Daniele Bonacina (1998), Lamento di Persefone (2021)

Kostas Zisimopoulos(1994), Aether (2021)

 

*prima esecuzione assoluta

**prima esecuzione della nuova versione

 

Divertimento Ensemble

Michelangelo Lazzareschi flauto

Luca Avanzi oboe

Maurizio Longoni clarinetto

Gioele Corrado corno

Maria Grazia Bellocchio pianoforte

Matteo Savio percussioni

Renato Taddeo percussioni

Lorenzo Gorli violino

Paolo Brignoli secondo violino

Daniele Valabrega viola

Martina Rudic violoncello

Emiliano Amadori contrabbasso

Elena Gorna arpa

Viktoriia Vitrenko direttrice d’orchestra

 

Torna a Rondò un’interprete ormai nota al nostro pubblico e molto amata e stimata dai musicisti di Divertimento Ensemble: la direttrice d’orchestra Viktoriia Vitrenko.

Le pagine dei due compositori vincitori dell’ultima edizione degli Incontri internazionali per giovani compositori “Franco Donatoni” e i due lavori dei compositori più votati dal pubblico e dai musicisti di Divertimento Ensemble fra gli allievi dell’International Workshop for Young Composers del 2021 fanno da cornice a una composizione di Sandro Gorli, scritta nel 1992 su commissione della città di Salisburgo, rivista con l’aggiunta dell’elettronica per questa esecuzione.

 

 

I COMPOSITORI SI RACCONTANO

 

Jug Marković (1987), SOVA per ensemble (2023)

SOVA/cова in serbo – e nella maggior parte delle lingue slave – ovvero “gufo” in italiano.

SOVA parla della notte. Si ispira alle connotazioni simboliche di questo uccello e alla sua capacità di viaggiare nell’oscurità. È anche collegato ai concetti di trasformazione e intuizione, quest’ultima è un fattore incredibilmente importante nel mio modo di fare e pensare la musica. È un pezzo in cui assecondo le mie passioni per armonie semplici, dinamiche estreme (da entrambe le parti), habitat mistici, paesaggi sonori intensi e trame dense. Trae la sua energia da schemi ritmici ripetitivi e mira a creare un’atmosfera ipnotica; fa allusioni ai mondi arcaici e mostra la mia affinità con i manufatti del passato, l’antichità e la ricontestualizzazione delle espressioni arcaiche.

SOVA fa riferimento al canto bizantino, in particolare al 6° tono dell’Octoechos. Comunica con il misticismo orientale. È soprattutto musica intuitiva, impulsiva e istintiva.

 

Imsu Choi (1991), HeterotopIa I per ensemble (2020-21)

Con “eterotopia” Michel Foucault indica «quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l’insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano». Foucault la definisce come una rappresentazione fisica o un’approssimazione di un’utopia; per lui, questi sono spazi concreti che ospitano l’immaginazione. Non c’è un’eterotopia assolutamente universale e quindi ogni cultura ne presenta varie forme.

Tutta la musica è un invito ad altri spazi che ci conducono in un viaggio interiore che ciascuno compie secondo la propria storia e cultura.

 

Sandro Gorli (1948), L’albero della luna per 9 esecutori ed elettronica (1992-2023)

Nel febbraio 1992 il Mozarteum di Salisburgo ha concluso la celebrazione – durata tutto il 1991 – per il 200° anniversario della morte di Wolfgang Amadeus Mozart con un festival piuttosto originale: Il viaggio in Europa di Mozart. Settimana della musica contemporanea delle città mozartiane. L’obiettivo era verificare la situazione della cultura musicale nei luoghi europei collegati fra loro da quell’invisibile legame prodotto dai numerosi viaggi di Mozart. Un omaggio a Mozart, certo, ma anche un festival “europeo” proprio nei giorni della fondazione dell’Unione Europea: la settimana è iniziata il 2 febbraio e si è conclusa il 7, giorno del trattato di Maastricht. Le città invitate al Festival sono state Augusta, Linz, Zurigo, Francoforte, Mannheim, Strasburgo, Innsbruck, Monaco, Milano, Bologna, Dresda, Vienna, Londra, Firenze, Berlino e Praga (citate nell’ordine in cui sono intervenute al Festival); non sono tutte quelle visitate da Mozart, ma forse le più importanti. Divertimento Ensemble è stato invitato in rappresentanza di Milano e per quell’occasione ho composto L’albero della luna.

Il titolo del pezzo è sicuramente legato a un evento che mi aveva colpito e fatto pensare vent’anni prima, nel 1971, quando un astronauta della missione Apollo 14 aveva portato sulla luna centinaia di semi di alcune specie di alberi per verificare se, piantati sulla terra dopo essere stati fuori dall’atmosfera terrestre, avrebbero subito qualche tipo di modificazione. Non ricordo cosa, ma qualcosa mi deve essere successo che mi ha fatto ricordare quell’esperimento mentre scrivevo il pezzo.

All’inizio del 2023 ho effettuato una revisione dell’Albero della luna, con l’aggiunta di una traccia audio.

 

Daniele Bonacina (1998), Lamento di Persefone (2021)

Tremendi

Occhi

 

Fiere

a duello

nella penombra

di un vortice

lento

 

Mai arriva

il salto

finale.

 

Parola e Musica,

questo sono.

Awful

Eyes

 

Beasts

in a duel

in the gloom

of a slack

whirl

 

Never comes

the final

leap.

 

Speech and Music,

this they are.

 

Kostas Zisimopoulos (1994), Aether (2021)

L’etere è l’elemento che riempie lo spazio dell’universo. Secondo le antiche tradizioni, l’etere è il quinto elemento, oltre al fuoco, all’aria, all’acqua e alla terra, da cui è creato il cosmo. Mentre gli altri quattro strutturano la parola umana, l’etere si credeva strutturasse il cielo, i pianeti e le stelle.

Aether aspira a rappresentare la sensazione di transizione da un mondo di ombre a uno dove tutto è chiaro e luminoso. Ogni tipo di transizione è inseparabile dal tempo: attraverso il tempo comprendiamo i cambiamenti che subiamo costantemente, a volte reali e a volte no. Questo pezzo vuole indagare la sensazione di un processo che porta o alla luce o all’oscurità.

 

 

INGRESSO AL CONCERTO

con prenotazione al link

https://form.jotform.com/DivertimentoEnsemble/rondo-concerto-22-marzo-2023

 

 

BIGLIETTERIA

 

ABBONAMENTI

Intero: 22 concerti (in 17 serate): € 120

Carnet “Mezza stagione”: 11 concerti a scelta: € 80

Carnet “Assaggio”: 5 concerti a scelta: € 40

Giovani: € 25

Studenti di IDEA (International Divertimento Ensemble Academy): € 20

 

BIGLIETTI

Intero: € 12

Ridotto studenti: € 3 (Istituti superiori, AFAM, Università)