Sandro Gorli e la musica di Mozart.
In un’Europa dilaniata dalla guerra, il compositore, fondatore di Divertimento Ensemble, ripropone un pezzo scritto a 200 anni dalla morte del salisburghese per la settimana della fondazione dell’Unione Europea, e lo fa in un concerto, di cui affida la guida a Viktoriia Vitrenko, direttrice d’orchestra ucraina.
Un pezzo composto nel 1992 per Il viaggio in Europa di Mozart. Settimana della musica contemporanea delle città mozartiane, festival che si svolse nella settimana della fondazione dell’Unione europea, con l’obiettivo di verificare la situazione della cultura musicale nei luoghi europei collegati fra loro da quell’invisibile legame prodotto dai numerosi viaggi di Mozart, a duecento anni dalla morte del salisburghese.
In un’Europa dilaniata dalla guerra, Sandro Gorli riattualizza il suo L’albero della luna, composto allora, e lo ripropone in una versione con l’aggiunta di elettronica. E lo presenta al pubblico in un programma, non diretto da lui, ma da Viktoriia Vitrenko, direttrice d’orchestra ucraina, a poco più di un anno dall’inizio del conflitto, che sta lacerando la stessa Europa.
Al fianco di Sandro Gorli, il programma di questo concerto pone quattro giovani compositori (Jug Marković e Imsu Choi vincitori del Concorso Incontri internazionali “Franco Donatoni”; Daniele Bonacina e Kostas Zisimopoulos selezionati dall’edizione 2021 dell’International Workshop for Young Composers), tutti usciti dall’Accademia di Divertimento Ensemble, che è termometro dello stato della composizione in Europa e nel mondo oggi, proprio come lo fu il Festival del 1992, per cui scrisse la prima versione del suo pezzo Sandro Gorli.
Si va così da SOVA, GUFO in italiano, di Jug Marković che, come scrive il compositore, si ispira alle connotazioni simboliche di questo uccello e alla sua capacità di viaggiare nell’oscurità, al viaggio interiore proposto da Imsu Choi nel suo HeterotopÍa I, al viaggio nell’etere, indagando i processi che portano alla luce o all’oscurità, proposto da Kostas Zisimopoulos.
Mentre il Lamento di Persefone di Daniele Bonacina riporta la nostra attenzione sul concerto e su una relazione che coinvolge da sempre i compositori, quella tra parola e musica, «Fiere a duello nella penombra di un vortice lento».
PROGRAMMA
Mercoledì 22 MARZO 2023
FABBRICA DEL VAPORE
LOTTO 9
SALA DONATONI
ore 20.30
Jug Marković (1987), SOVA* per ensemble (2023)
Imsu Choi (1991), HeterotopÍa I per ensemble (2020-21)
Sandro Gorli (1948), L’albero della luna** per 9 esecutori ed elettronica (1992-2023)
Daniele Bonacina (1998), Lamento di Persefone (2021)
Kostas Zisimopoulos(1994), Aether (2021)
*prima esecuzione assoluta
**prima esecuzione della nuova versione
Divertimento Ensemble
Michelangelo Lazzareschi flauto
Luca Avanzi oboe
Maurizio Longoni clarinetto
Gioele Corrado corno
Maria Grazia Bellocchio pianoforte
Matteo Savio percussioni
Renato Taddeo percussioni
Lorenzo Gorli violino
Paolo Brignoli secondo violino
Daniele Valabrega viola
Martina Rudic violoncello
Emiliano Amadori contrabbasso
Elena Gorna arpa
Viktoriia Vitrenko direttrice d’orchestra
Torna a Rondò un’interprete ormai nota al nostro pubblico e molto amata e stimata dai musicisti di Divertimento Ensemble: la direttrice d’orchestra Viktoriia Vitrenko.
Le pagine dei due compositori vincitori dell’ultima edizione degli Incontri internazionali per giovani compositori “Franco Donatoni” e i due lavori dei compositori più votati dal pubblico e dai musicisti di Divertimento Ensemble fra gli allievi dell’International Workshop for Young Composers del 2021 fanno da cornice a una composizione di Sandro Gorli, scritta nel 1992 su commissione della città di Salisburgo, rivista con l’aggiunta dell’elettronica per questa esecuzione.
I COMPOSITORI SI RACCONTANO
Jug Marković (1987), SOVA per ensemble (2023)
SOVA/cова in serbo – e nella maggior parte delle lingue slave – ovvero “gufo” in italiano.
SOVA parla della notte. Si ispira alle connotazioni simboliche di questo uccello e alla sua capacità di viaggiare nell’oscurità. È anche collegato ai concetti di trasformazione e intuizione, quest’ultima è un fattore incredibilmente importante nel mio modo di fare e pensare la musica. È un pezzo in cui assecondo le mie passioni per armonie semplici, dinamiche estreme (da entrambe le parti), habitat mistici, paesaggi sonori intensi e trame dense. Trae la sua energia da schemi ritmici ripetitivi e mira a creare un’atmosfera ipnotica; fa allusioni ai mondi arcaici e mostra la mia affinità con i manufatti del passato, l’antichità e la ricontestualizzazione delle espressioni arcaiche.
SOVA fa riferimento al canto bizantino, in particolare al 6° tono dell’Octoechos. Comunica con il misticismo orientale. È soprattutto musica intuitiva, impulsiva e istintiva.
Imsu Choi (1991), HeterotopIa I per ensemble (2020-21)
Con “eterotopia” Michel Foucault indica «quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l’insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano». Foucault la definisce come una rappresentazione fisica o un’approssimazione di un’utopia; per lui, questi sono spazi concreti che ospitano l’immaginazione. Non c’è un’eterotopia assolutamente universale e quindi ogni cultura ne presenta varie forme.
Tutta la musica è un invito ad altri spazi che ci conducono in un viaggio interiore che ciascuno compie secondo la propria storia e cultura.
Sandro Gorli (1948), L’albero della luna per 9 esecutori ed elettronica (1992-2023)
Nel febbraio 1992 il Mozarteum di Salisburgo ha concluso la celebrazione – durata tutto il 1991 – per il 200° anniversario della morte di Wolfgang Amadeus Mozart con un festival piuttosto originale: Il viaggio in Europa di Mozart. Settimana della musica contemporanea delle città mozartiane. L’obiettivo era verificare la situazione della cultura musicale nei luoghi europei collegati fra loro da quell’invisibile legame prodotto dai numerosi viaggi di Mozart. Un omaggio a Mozart, certo, ma anche un festival “europeo” proprio nei giorni della fondazione dell’Unione Europea: la settimana è iniziata il 2 febbraio e si è conclusa il 7, giorno del trattato di Maastricht. Le città invitate al Festival sono state Augusta, Linz, Zurigo, Francoforte, Mannheim, Strasburgo, Innsbruck, Monaco, Milano, Bologna, Dresda, Vienna, Londra, Firenze, Berlino e Praga (citate nell’ordine in cui sono intervenute al Festival); non sono tutte quelle visitate da Mozart, ma forse le più importanti. Divertimento Ensemble è stato invitato in rappresentanza di Milano e per quell’occasione ho composto L’albero della luna.
Il titolo del pezzo è sicuramente legato a un evento che mi aveva colpito e fatto pensare vent’anni prima, nel 1971, quando un astronauta della missione Apollo 14 aveva portato sulla luna centinaia di semi di alcune specie di alberi per verificare se, piantati sulla terra dopo essere stati fuori dall’atmosfera terrestre, avrebbero subito qualche tipo di modificazione. Non ricordo cosa, ma qualcosa mi deve essere successo che mi ha fatto ricordare quell’esperimento mentre scrivevo il pezzo.
All’inizio del 2023 ho effettuato una revisione dell’Albero della luna, con l’aggiunta di una traccia audio.
Daniele Bonacina (1998), Lamento di Persefone (2021)
Tremendi
Occhi
Fiere a duello nella penombra di un vortice lento
Mai arriva il salto finale.
Parola e Musica, questo sono. |
Awful
Eyes
Beasts in a duel in the gloom of a slack whirl
Never comes the final leap.
Speech and Music, this they are. |
Kostas Zisimopoulos (1994), Aether (2021)
L’etere è l’elemento che riempie lo spazio dell’universo. Secondo le antiche tradizioni, l’etere è il quinto elemento, oltre al fuoco, all’aria, all’acqua e alla terra, da cui è creato il cosmo. Mentre gli altri quattro strutturano la parola umana, l’etere si credeva strutturasse il cielo, i pianeti e le stelle.
Aether aspira a rappresentare la sensazione di transizione da un mondo di ombre a uno dove tutto è chiaro e luminoso. Ogni tipo di transizione è inseparabile dal tempo: attraverso il tempo comprendiamo i cambiamenti che subiamo costantemente, a volte reali e a volte no. Questo pezzo vuole indagare la sensazione di un processo che porta o alla luce o all’oscurità.
INGRESSO AL CONCERTO
con prenotazione al link
https://form.jotform.com/DivertimentoEnsemble/rondo-concerto-22-marzo-2023
BIGLIETTERIA
ABBONAMENTI
Intero: 22 concerti (in 17 serate): € 120
Carnet “Mezza stagione”: 11 concerti a scelta: € 80
Carnet “Assaggio”: 5 concerti a scelta: € 40
Giovani: € 25
Studenti di IDEA (International Divertimento Ensemble Academy): € 20
BIGLIETTI
Intero: € 12
Ridotto studenti: € 3 (Istituti superiori, AFAM, Università)