Un pianoforte al Museo, gli studenti del Conservatorio suonano il pianoforte Érard del Museo della Scienza.

“Un pianoforte Érard di inizio Novecento, in perfetto stato e molto versatile, che permette l’esecuzione del repertorio dell’epoca, ma anche di repertorio successivo”. Con queste parole Alessandro Commellato, docente di pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, conoscitore di strumenti storici, racconta lo strumento del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, su cui da quest’anno gli studenti delle classi di pianoforte del Conservatorio si esibiranno in esecuzioni libere, laboratori, lezioni-concerto, incontri tra giovani artisti, docenti e visitatori del Museo, aperte al pubblico. Sabato 18 e 25 giugno, sabato 2 e 9 luglio, dalle ore 15 alle ore 17 nella Sala Anticenacolo, spazio antistante dell’antico refettorio che affaccia sul chiostro dell’ex-monastero di San Vittore in cui ha sede il Museo.

In scena, insieme agli studenti del Conservatorio milanese, anche i loro docenti: interagiranno tra loro come fossero in classe, coinvolgeranno il pubblico nell’ascolto, ma anche nella presentazione dei brani in programma, sveleranno insieme quei segreti del mestiere che fanno della professione del musicista un campo di scoperta particolarmente interessante anche per chi non la frequenta abitualmente.

 

Coordinato da Stefania Mormone, delegata del Direttore del Conservatorio e ideato da Mauro Bonazzoli, Responsabile Eventi artistici del Museo, il progetto Un pianoforte al Museo rinsalda il legame tra il Conservatorio Giuseppe Verdi e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

 

Commenta Cristina Frosini, Direttore del Conservatorio: “Se è vero che la professione del musicista si impara in classe, è altrettanto vero, ed è anzi fondamentale, il confronto con il pubblico, la relazione diretta con l’ascoltatore: si diventa musicisti davvero soltanto quando ci si esibisce per gli altri. Tanto più interessante l’occasione offerta dal Museo ai nostri pianisti: gli incontri che accompagneranno l’estate milanese e ritorneranno dai mesi autunnali permettono ai nostri studenti accademici di raccontarsi oltre che di esibirsi: un modo originale per avvicinare il pubblico all’artista e alla sua musica. Ringrazio quindi il Museo e mi auguro che l’adesione da parte del pubblico ci dia ragione di questa scelta, da me subito condivisa: Un pianoforte al Museo va oltre la tradizionale stagione concertistica e si configura come laboratorio aperto ai visitatori, che sceglieranno il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia anche per questo viaggio alla scoperta della musica”.

Claudio Giorgione, curatore Leonardo Arte&Scienza del Museo, racconta la storia dello strumento: “Il Pianoforte Érard del Museo è un modello a coda a corde incrociate in palissandro. Fu costruito a Parigi nel 1916 e acquistato nello stesso anno dalla milanese Ricordi e Finzi. Proprio dalla Ricordi fu successivamente acquisito dall’industriale tessile Guido Rossi, che lo donò nel 1957 al Museo, insieme alla sua collezione d’arte. Dal 1961 al 2017 è stato esposto nella Sala Emma Vecla, insieme alla collezione di strumenti musicali, su cui il Museo è impegnato in attività di studio e conservazione, in vista di un futuro nuovo allestimento”.

A sottolineare l’importanza che la musica ha sempre avuto al Museo è Fiorenzo Galli, Direttore Generale: “Fin dalla sua inaugurazione nel 1953, il Museo ha ospitato concerti nelle sue sale, e acquisito negli anni un’importante collezione di strumenti musicali, seguendo quell’idea di unità del sapere che ci anima ancora oggi, nel legame indissolubile tra arte e tecnica. Questo progetto culturale in collaborazione con il Conservatorio permette di valorizzare il patrimonio storico delle collezioni attraverso incontri-laboratorio, in linea con la vocazione educativa che ci ha sempre contraddistinto”.

“Da anni – aggiunge Mauro Bonazzoli, Responsabile Eventi del Museo – il Museo stringe collaborazioni con istituzioni culturali milanesi per creare progetti artistici che raccontino le sue collezioni prendendole come spunto per creare spettacoli concepiti dalla contaminazione tra linguaggi artistici diversi”.

Gli incontri-laboratorio sono inclusi nel biglietto d’ingresso al Museo e riprenderanno nel mese di ottobre.

 

CALENDARIO INCONTRI-LABORATORI UN PIANOFORTE AL MUSEO

Sabato 18 giugno, dalle 15 alle 17

Felix Mendelssohn-Bartholdy, Fantasia in fa diesis minore op. 28, “Scozzese”

Dea Dani pianoforte

 

Fryderyk Chopin, Sonata in si bemolle minore n. 2 op. 35, “Marcia funebre”

Giorgio Paolo Nicita pianoforte

 

Fryderyk Chopin, Sonata in si minore n. 3 op. 58

Marco Autelli pianoforte

 

Ludwig van Beethoven, Variazioni e fuga in mi bemolle maggiore op. 35, “Eroica”

Giovanni Galletta pianoforte

Docente Alessandro Commellato

 

Sabato 25 giugno, dalle 15 alle 17

Suono, luce, colore

La musica stimola la nostra immaginazione anche evocando delle possibili correspondances fra suono, immagine e parola, in una sinestesia capace di coinvolgere tutto il nostro apparato percettivo. In particolare la musica pianistica dal Romanticismo in poi ha esplorato tutte le sottigliezze timbriche e coloristiche dello strumento per rendere l’esperienza dell’ascolto un caleidoscopio di sensazioni che oggi definiremmo senz’altro “multimediali”.

 

Claude Debussy

Dalle Images secondo libro:

  1. Cloches à travers les feuilles
  2. Et la lune descend sur le temps qui fût

Agnese Nascimbene pianoforte

 

Johannes Brahms, dalla Sonata in fa minore n. 3 op. 5: Andante espressivo

Franz Liszt, Chasse-neige

Olivier Messiaen, dagli 8 Preludi: n. 1 La colombe

Luciano Berio, Wasserklavier

Paolo Ehrenheim pianoforte

 

Gian Francesco Malipiero, Poemi asolani

Aleksandr Skrjabin, Vers la flamme, Poema op. 72

Sonia Candellone pianoforte

 

Franz Liszt, Waldesrauschen

Claude Debussy, dalle Estampes: Jardins sous la pluie

Ryutaro Sugiyama pianoforte

Docente Luca Schieppati

 

Sabato 2 luglio, dalle 15 alle 17

Aleksandr Skrjabin, Preludi op. 17 n. 1 in re minore e n. 3 in re bemolle maggiore

Franz Liszt, Studio da concerto n. 3, “Un sospiro”

 

Léos Janáček

Nella nebbia

  1. Andante – II. Molto adagio – III. Andantino – IV. Presto

 

Robert Schumann, Allegro in si minore op. 8

Andrea Canino pianoforte

 

Ludwig van Beethoven, Sonata in mi bemolle maggiore n. 26 op. 81°, “Les Adieux”

Edoardo Braga pianoforte

Docente Davide Cabassi

 

Sabato 9 luglio, dalle 15 alle 17

Robert Schumann, Fantasiestücke op. 12

Angela Roblin pianoforte

Docente Marco Rapattoni

 

Carl Philip Emmanuel Bach, Variazioni sulla Follia di Spagna

Franz Liszt, Rapsodia spagnola

Denis Malakhov pianoforte

 

George Gershwin, Rapsodia in blu

Virgilio Volante pianoforte

Docente Silvia Limongelli

 

 

Prenotazione e acquisto biglietti del Museo > https://museoscienza.vivaticket.com/must/landingmuseo.html