Il volto femminile della musica: le Lezioni d’Autore di Beatrice Venezi per Feltrinelli Education.

Siamo cresciuti nella convinzione che il rosa fosse il colore simbolo dell’universo femminile e che l’azzurro, invece, rappresentasse il mondo maschile. Le etichette, si sa, aiutano a fare ordine e vengono applicate per darci una parvenza di sicurezza nel turbinio della vita. E il mondo del lavoro non fa certo eccezione: nei secoli, infatti, gli stereotipi culturali hanno imposto che ci fossero lavori da donne e lavori da uomini, ma il mondo sta cambiando, grazie anche al coraggio e alla tenacia ostinata di donne che nell’ultimo secolo hanno lottato, senza lasciarsi sopraffare dai pregiudizi, per conquistarsi il diritto a lavorare in campi tradizionalmente maschili.

 

Non è un “lavoro da uomini”: donne e avanguardie

 

È il caso, ad esempio, della scrittrice Grazie Deledda, che sin da giovanissima ha perseguito con audacia il suo sogno di scrivere e pubblicare le sue opere, inviando i suoi scritti alle riviste dell’epoca. Una tenacia che l’ha portata nel 1926 ad essere insignita del Premio Nobel per la letteratura. Non sono mancati coraggio ed intraprendenza nemmeno a Rosina Ferrario, che nel 1913 conquista il primo brevetto di volo. Nel complesso mondo delle scienze spicca invece Rita Levi Montalcini, che dopo la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1936 si dedica con successo alla ricerca, un impegno che la porterà a vincere il premio Nobel nel 1986.

 

Anche la musica, nella storia, ha preferito “vestire i pantaloni”, nonostante rappresenti lo spazio della libertà. Una contraddizione quasi imbarazzante, sostiene Beatrice Venezi, classe 1990, oggi simbolo della conquista femminile dell’area più maschile della musica, la direzione d’orchestra. Grazie a donne come Venezi e tante altre, che hanno preferito uscire da ogni schema anziché rinunciarvi, oggi la musica sta cambiando. In Italia sono circa seicento gli uomini direttori d’orchestra contro venti donne: la più giovane è Venezi, che oggi si fa anche voce narrante della Lezione d’Autore Breve corso di storia della musica” di Feltrinelli Education, la piattaforma fisica e digitale lanciata dall’omonimo editore che offre servizi formativi per trasformare la conoscenza in qualcosa di concretamente utile per capire, gestire e interpretare il cambiamento.

 

Da Ildegarda di Bingen, una delle donne più eclettiche del XII secolo, a Maria Callas, la cantante lirica più celebre del Novecento: Lezione d’Autore di Beatrice Venezi

 

Le Lezioni d’Autore, lanciate nel 2020 da Feltrinelli Education, rappresentano uno strumento di intrattenimento capace di rispondere alle esigenze dello spettatore moderno che ricerca qualità di contenuto, bellezza visiva e narrazione coinvolgente. Le Lezioni d’Autore, infatti, sono una serie di incontri, con cicli di tre videolezioni della durata di 35 minuti ciascuna, su temi come arte, letteratura, design, matematica, attraverso la voce narrante e l’esperienza dei professionisti in cattedra, testimoni del tempo che scorre e della cultura che muta e si evolve. Grazie all’esperienza on demand, è possibile seguire le lezioni quando si vuole, una soluzione in grado di conservare e diffondere i capitoli più preziosi della cultura italiana, in una sintesi tra aulico e popolare, analogico e digitale, cartaceo e multimediale.

 

Beatrice Venezi con “Breve corso di storia della musica” vuole far conoscere il mondo della musica e allo stesso tempo contribuire ad abbattere pregiudizi culturali e ruoli prefissati dalla società che impediscono alle donna di rompere “il soffitto di cristallo”, accompagnando gli ascoltatori in un racconto di tre episodi per dare voce e volto a donne che nella storia hanno dovuto lottare per perseguire il loro sogno.

“Voglio parlare delle donne musiciste, delle compositrici e delle interpreti. Ognuna con caratteristiche diverse e uniche. Le donne nella musica sono artefici di piccole e grandi rivoluzioni dal valore inequivocabile e nonostante ciò sono state per secoli cancellate, ammutolite, escluse. Donne creatrici che non sono state riconosciute tali e se la musica è lo spazio della libertà, questa è davvero una contraddizione imbarazzante”, afferma Beatrice Venezi, Direttore d’orchestra.

 

Il primo capitolo porta in scena il valore dell’indipendenza. Beatrice in questa lezione  racconta la storia di Ildegarda di Bingen, Fanny Mendelssohn, Louise Farrenc e Björk: artiste che, in epoche diverse, ma sempre guidate da parametri e criteri maschili, hanno dovuto lottare per fare musica e affermare la loro indipendenza. L’episodio successivo ha come tema la maternità, considerata il corso naturale della vita delle donne. Ma attraverso le storie  di Nannerl Mozart, Clara Wieck Schumann e Martha Argerich, che hanno dedicato la loro vita alla musica, Beatrice presenta la musica come la vera forza generatrice, dimostrando che non c’è un unico modo di essere madri. Infine, ripercorrendo le storie di Barbara Strozzi, Giuditta Pasta e Maria Callas, si scopre come spesso, nella storia, per non rinunciare ai propri sogni è necessario dare scandalo.

 

Feltrinelli Education, spazio di condivisione e filo tra passato e futuro

 

Feltrinelli Education diventa così uno spazio di condivisione, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano, che nelle sue varie forme e contenuti è passato di mano in mano tra diverse generazioni e che oggi, facendo tesoro delle potenzialità del digitale, si trasforma in un momento di dialogo e contaminazione in un filo teso tra ieri e domani.

 

Una trasformazione del mezzo ma non della missione che, sin dalla nascita di Feltrinelli Editore, di cui Feltrinelli Education è parte, è quella di “cambiare il mondo […] e salvare le ingiustizie con i libri” (Giangiacomo Feltrinelli, 1955). Cambiare il mondo attraverso messaggi di uguaglianza, ibridazione culturale, scambio e libertà, proprio come avveniva, nel 1900, tra le pagine di Topolino, e come avviene oggi, un secolo dopo, nelle vicende di Zerocalcare.