Consiglio Comunale alla presenza dell’Arcivescovo Monsignor Delpini, il discorso di Sala

Di seguito il discorso tenuto dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala questo pomeriggio, in occasione del Consiglio comunale aperto alla comunità finanziaria, alla presenza dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini.

IL DISCORSO DEL SINDACO

L’incontro di oggi tra l’arcivescovo Delpini, importanti esponenti della comunità finanziaria e il Consiglio Comunale milanese è un momento di rilievo per la nostra città. Ringrazio la presidente Buscemi per aver organizzato questo dialogo, qui nel luogo dove siedono i rappresentanti e le rappresentati direttamente scelte dai nostri concittadini.

Il Comune, e lo ribadiamo oggi con questo dialogo, deve collaborare con i custodi della città, come li ha definiti l’arcivescovo Delpini, per prendersi di cura di tutti i cittadini, e rendere Milano sempre più coesa e inclusiva, dando particolare attenzione agli esclusi, che purtroppo non riescono a ricevere le tante opportunità che sono offerte da questo territorio così dinamico e creativo.

Milano è la capitale finanziaria del Paese, così come è la capitale del volontariato italiano con oltre 180 mila persone impegnate in attività benefiche, ed  e’ sede di una grande Diocesi. Questi primati sono strettamente connessi, perché nell’anima ambrosiana la cultura del lavoro, dell’impegno professionale e dell’innovazione imprenditoriale coesistono da sempre con la solidarietà, la generosità e l’aiuto al prossimo insegnati dal cristianesimo.

Questi valori sono virtù civiche, che arricchiscono di senso un’area metropolitana che e’ la quarta in Europa per creazione di ricchezza, dietro a tre capitali come Parigi, Madrid e Berlino. L’elevata competitività del nostro sistema economico è stata ed è tuttora favorita dalla finanza milanese, un punto di forza della nostra città, con radici plurisecolari.

Ospitare la Borsa e le principali banche italiane ha assicurato al nostro territorio attrattività, internazionalità e apertura, qualità che danno solidità alle basi sulle quali costruire un nuovo modello di città, più sostenibile a livello ambientale e sociale.

Questa trasformazione, accelerata dal PNRR e dai Giochi Olimpici, è la direzione migliore per rispondere ai nuovi bisogni creati dalle emergenze degli ultimi anni. Uno sviluppo più equo e solidale deve essere la nostra priorità, da condividere assieme a tutte le forze di Milano, per curare il disagio sociale cresciuto a causa delle numerose emergenze occorse in questo ultimo periodo.

La nostra comunità ha sempre trovato nel dialogo e nella collaborazione tra i suoi diversi protagonisti le risorse migliori, per superare le difficoltà e così progettare insieme un futuro migliore. Oggi il Modello Milano serve più che mai, perché se la nostra città non sarà inclusiva perderemo tutti, come ci hanno saggiamente indicato la Diocesi e la Caritas nei mesi scorsi.

Un consiglio da ascoltare con grande attenzione, perché l’attuale fase di ripresa economica non si è distribuita equamente, con un numero crescente di nostri concittadini che fanno fatica a causa dell’inflazione ancora troppo elevata, del caro affitti, e di stipendi che non tengono il passo con l’aumento del costo della vita.

Nel primo semestre del 2023 la produzione industriale a Milano è cresciuta del 3,5%. Verifichiamo un aumento costante degli investimenti nel nostro settore immobiliare (l’anno scorso più del 40% del totale nazionale e’ stato registrato qui). Numeri incoraggianti che significano più occupazione ma anche innalzamento dei prezzi delle case, in un periodo di aumento dei mutui e dei canoni di locazione per tante famiglie e cittadini.

Una parte significativa di questi problemi non può esser affrontata con i poteri del Comune, ma valorizzando il principio di sussidiarietà e la libera iniziativa delle parti sociali si possono trovare soluzioni in grado di rispondere alle nuove domande.

Il dialogo di oggi è un’ottima base di partenza, perché riunendo i protagonisti del modello Milano sarà più facile individuare alcune iniziative da realizzare nel prossimo futuro, con concretezza e pragmatismo tipicamente ambrosiano.

Grazie ancora a tutti voi per la vostra partecipazione e per il contributo che darete per costruire una Milano più giusta, in grado di disegnare un futuro di progresso e inclusione.