In Sicilia mi davano della matta, al Pini mi hanno salvato la vita.

“Mi davano della matta, invece avevo un tumore. Vi do il consenso di pubblicare la mia storia, usando il mio nome vero perché la mia esperienza sia un monito e una richiesta d’attenzione rivolta alle strutture ospedaliere che trattano i pazienti con superficialità”.

È quanto scrive in una lettera inviata all’ASST Gaetano Pini-CTO, e divulgata dalla struttura, Antonella Borrello, ex paziente della Reumatologia Clinica che nel 2017 è partita da Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo, per scoprire l’origine del suo malessere.

“Qui in Sicilia – racconta – mi dicevano che ero pazza perché mi sentivo male ma dalle analisi e dagli esami non avevo avuto riscontri significativi. Sono arrivata al Gaetano Pini solo con una febbricola a 37.2. L’equipe di Reumatologia Clinica non si è fermata ai primi esami negativi, ma ha indagato a fondo. Grazie a loro, a 36 anni, ho scoperto di avere un carcinoma maligno”.

Dopo la diagnosi, “gli specialisti del Pini si sono presi cura di me e hanno organizzato il trasferimento al reparto di Oncologia dell’Ospedale Policlinico di Milano e mi hanno continuata a seguire ‘da lontano'”, fino alle dimissioni.
(ANSA).