Milano Fashion Week, la collezione Ricostru unica nel suo stile e nelle sue origini

    di Sara Maria Labidi

    A sottendere l’ispirazione c’è tutto un immaginario silente, misterioso, fortissimo e profondo, uno scenario che travolge e lascia in sospeso, senza parole e che, allo stesso tempo, incanta.

    Tutti i materiali della collezione Ricostru sono realizzati a mano in ecopelle e  si respira una cura maniacale ad ogni singolo dettaglio, al fit, all’accessorio, alla scelta dei filati.

    Nulla di appariscente, nessun concetto viene urlato, ma è tutto, deliziosamente, morbido e silente, pur nella sua rigidità.

     

    Ricostru nasce dalla creatività della stilista cinese Rico Manchit Au, 36 anni, che ha sempre un occhio di riguardo per l’Italia, e in particolare per Milano.

    È qui che si è diplomata, all’Istituto Marangoni, e sempre a Milano sfilò nel 2016 all’Armani/Teatro grazie all’iniziativa di mentoring alla giovane creazione moda di Giorgio Armani.

    Sempre a Milano ha presentato quest’anno, in Galleria Vittorio Emanuele, la sua stagione Primavera-Estate 2024, in cui intraprende per l’ennesima volta una nuova missione di ‘ricostruzione’, che stavolta è quella d’un antico sentiero dell’amore.

    Ispirandosi al proverbio tradizionale dell’Antica Via del Tè e dei Cavalli, risalente a circa mille anni fa, la designer ricostruisce quella struggente storia d’amore millenaria nel suo programma, in un racconto di fiction (“Il suono delle campane dei cavalli svanisce”) che lei stessa ha scritto.

    “Ricostru viene dalla parola italiana “ricostruzione”, che ho conosciuto durante i miei anni a Milano, e che inizia con le lettere del mio nome”, spiega Rico Manchit Au a FashionNetwork.com nel corso della sua presentazione milanese.

    Questa ispirazione la porta a proporre una reinterpretazione della tradizione in cui unisce know-how artigianale e nuove tecnologie.

    “Della mia esperienza italiana mi è rimasta soprattutto la sartorialità e la capacità che mi è stata insegnata di percepire la mano dei tessuti, le qualità delle lavorazioni, elementi che cerco di riproporre anche oggi”, spiega la designer, il cui brand è distribuito soprattutto in China, in 40 negozi di alta gamma, e possiede una boutique monomarca a Shanghai.

    I progetti di espansione riguardano l’Italia, mercato che Rico Manchit Au spera di sedurre maggiormente con la sua presenza alla Milano Fashion week.