ApritiModa, gli stilisti aprono gli atelier sabato 23 e domenica 24.

    L’orditoio realizzato su disegno di Leonardo da Vinci dell’Antico Setificio Fiorentino, i broccati realizzati per la Casa Bianca dalla Tessitura Bevilacqua di Venezia, il Cappellificio Cervo nel biellese, dove nascono anche i cappelli degli alpini: sono solo alcuni atelier e laboratori che sarà possibile visitare il prossimo weekend, sabato 23 e domenica 24 ottobre, con la quinta edizione di ApritiModa.

    Sono 86, in tutto, i luoghi della moda che apriranno le loro porte per svelare il dietro le quinte del loro lavoro: a Napoli si potrà entrare al Guantificio Omega, le cui creazioni finiscono nelle vetrine della Quinta Strada a New York; a Torino sarà possibile vedere l’Ombrellificio Torinese, che da 130 anni fa gli ombrelli a mano con straordinaria maestria; a Zoagli, nella Riviera Ligure di Levante, sarà aperta la Tessitura artigianale Giuseppe Gaggioli dove damaschi, velluti e tele di seta prendono spazio sui telai; sempre in provincia di Genova, a Lorsica, si potrà visitare la Tessitura de Martini che ha costruito e brevettato un telaio unico al mondo, capace di riprodurre oggi gli stessi filati che secoli fa venivano tessuti a mano.

    Non mancano big come Giorgio Armani, che aprirà Palazzo Orsini, nel centro di Milano, o Dolce e Gabbana con la loro factory toscana. Quest’anno ApritiModa propone anche visite alla scoperta di alcune esperienze creative e produttive di moda etica e sostenibile. Tra queste, a Torino, la Sartoria Sociale Gelso dove ammirare i prodotti realizzati dalle detenute della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno; oppure a Marghera (VE) nel laboratorio delle Malefatte con le borse nate dai rifiuti dei manifesti pubblicitari in Pvc. (ANSA).