Truffa su opere d’arte, GdF arresta 2 persone.

Forze dell'ordine delimitano l'area del Tribunale di Milano per il ritrovamento all'esterno di un ordigno. Gli artificieri intervenuti sul posto hanno rinvenuto una finta bomba simile in tutto e per tutto esternamente ad una bomba-ananas. Milano, 17 novembre 2017. ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO

Due persone, che si spacciavano per consulente finanziario e avvocato, sono finite ai domiciliari, su ordinanza del gip Guido Salvini, in un’inchiesta su una “complessa e bizzarra truffa nel campo delle opere d’arte e delle criptovalute”.

Dalle indagini dell’aggiunto di Milano Eugenio Fusco e del pm Carlo Scalas e della Gdf è emerso che una donna è stata raggirata per 125mila euro, che dovevano servire sulla carta in parte per l’acquisto di 12 finti “microquadri nascosti nei quadri di Leonardo da Vinci” e 32 ‘frazioni digitali’ di opere della pittrice Alina Ciuciu (estranea alle indagini).

La truffa avrebbe coinvolto “200 clienti”.

Francesco Colucci, 46 anni, si faceva passare per un avvocato, e Davide Cuccato, 49 anni, per consulente finanziario.

Stando all’ordinanza, eseguita dal Nucleo operativo metropolitano della Gdf di Milano, alla donna sarebbe stato “proposto di aderire ad un fondo di investimento che aveva come finalità quella di diffondere una International Web Gallery creando una rappresentazione digitalizzata delle più importanti opere d’arte”. Ogni opera, le veniva spiegato con accattivanti brochure, “sarebbe stata frazionata in singole porzioni di cui chi avesse aderito al fondo sarebbe divenuto proprietario e il titolo di proprietà sarebbe stato costituito per ciascuna frazione da un ‘token’, una sorta di gettone digitale il cui valore sarebbe rapidamente salito nel giro di pochi anni”.

Parte del denaro investito dalla donna, “pari a 24mila euro veniva asseritamente destinato all’acquisto di 12 ‘microquadri nascosti nei quadri di Leonardo da Vinci’, scoperti da un ‘esperto'”, sedicente tale, “mentre 16mila euro sarebbero serviti per acquistare 32 Token Art di quadri della pittrice Alina Ciuciu”- Altri clienti, circa 200 in totale, sarebbero stati raggirati con un meccanismo simile alla “catena di Sant’Antonio” e i soldi intascati con le presunte truffe sarebbero finiti in Svizzera.
(ANSA).