Moda, la sfilata “privé” di Armani.

    Avrebbe voluto una sfilata vera, con ospiti, per festeggiare il ritorno alla normalità, l’avrebbe fatta a Milano e non a Parigi, come simbolo di rinascita. Le condizioni non consentono di aprire le porte di palazzo Orsini, ma Giorgio Armani non ha rinunciato a intitolare la sua nuova collezione Privé, presentata oggi online, ‘Omaggio a Milano’.

    “Bisogna riconoscere – racconta lo stilista incontrando la stampa a palazzo Orsini, cuore del suo atelier di alta moda – che Milano può essere una zona di pacatezza ed eleganza, un’isola a parte nel mondo, che continua a volerlo essere”.

    Magari vestita in uno dei tailleur gioiello in seta, cashmere e lamé, tutti bordati di fili di cristalli, che aprono la sfilata, prima di cedere il passo a una serie di meraviglie: capolavori in velluto di seta tutti ricamati di cristalli, tuniche scivolate di satin con collane-gilet, abiti con scollo ornato di ventagli di plissé incrostati di gemme, creazioni di tulle con cascate di jais, pantaloni sottili e lunghi top con motivi di fiori o conchiglie. Tutto leggero e colorato, dal rosso magenta al verde acqua, dal grigio al greige fino al bliu cobalto del meraviglioso abito di tulle corteccia costato 3 mesi di lavoro che chiude la sfilata.

    A vederla così, sembrerebbe una collezione nata in un momento di ottimismo, ma in realtà è più un invito, un “esortare la gente a ritrovare il bello vero. Che bello – riflette Armani – recuperare la natura: è quella che ci permette di fare anche le mattane su TikTok, perché la terra va rispettata, se non lo fai la banca non c’è, i denari non servono. La terra ci protegge e dobbiamo esserne rispettosi. Per i giovani, inoltre, credo sia stato bello recuperare una dimensione del vivere al di là dei locali di moda e delle tendenze”. Così la sua collezione di alta moda “non è un’operazione a scopo di lucro ma è un mantenere il contatto con la bellezza, ciò che la moda dovrebbe essere”.
    (ANSA).