Zona rossa, Unione Artigiani a difesa dei centri estetici.

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Nuovamente chiusi, senza mai aver avuto casi di contagio e dopo aver speso ingenti somme per dispositivi di protezione, mascherine, visiere e disinfettanti.

La reazione dell’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza di fronte alla notizie che vedrà la Lombardia chiudersi nuovamente in “zona rossa” da domani, suscita particolari critiche guardando alla realtà vissuta dai centri estetici.

“Benchè queste attività si siano distinte per aver sempre rispettato i protocolli anti Covid ed aver investito molto ssui dispositivi di protezione per il personale e per la clientela – afferma Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani -, da domani anche loro saranno costretti nuovamente alla chiusura forzata determinata dalla zona rossa.”

“Se il problema è quello di delimitare e controllare la diffusione del contagio – rimarca Accornero – quello dei centri estetici allora non rappresenta una criticità. Non ci sono evidenze di alcun contagio legato a queste attività e, ribadiamo, si tratta di professionisti che hanno sempre dimostrato grande attenzione alla sicurezza e alla salute.”

“Chiediamo con vigore di consentire agli estetisti – conclude Accornero – di restare aperti, evitando peraltro la pericolosa diffusione di servizi a domicilio, del tutto fuori da ogni regola e perciò altamente pericolosi per il contagio.”