Morti sul lavoro, il tavolo con Prefettura, regione e sindacati. Vizza (Uil): subito sanzioni più aspre e più controlli, anche sulle stazioni appaltanti.

A margine dell’incontro con Letizia Moratti il Segretario Generale Uil Milano Lombardia, Enrico Vizza rompe il silenzio e interviene sul tema della sicurezza.

Un tema a lui caro proprio perché arriva dal mondo delle costruzioni. E interviene senza sconti.

Il tempo di mandare i messaggi di condoglianze alle famiglie e il creare tavoli di discussioni è scaduto. Muoiono 3 persone al giorno, 1200 all’anno, non è normale che avvenga, ci sono situazioni drammatiche non solo sul settore dell’edilizia. Non sta funzionando la formazione maggiore e di anticipo di tutti i rischi che i lavoratori affrontano. Servono misure più incisive.  Io sono sempre stato convinto che il confronto con le rappresentanze datoriali sia utile per affrontare i problemi sul lavoro, ma oggi credo che sia giunta l’ora di incidere maggiormente con le sanzioni , perché non è più possibile assistere a queste stragi sul lavoro“.

Vizza parla dopo l’incontro del 28 settembre con il tavolo prefettizio sul lavoro sommerso nell’ edilizia che si riunisce periodicamente. Dai report presentati al tavolo, su un campione di cantieri nell’edilizia attraverso la vigilanza congiunta, si è evidenziato un alto tasso di aziende che sono difformi proprio in tema di sicurezza.

Difformità che si trovano, quindi non solo sulla parte legata al lavoro irregolare o ad un part-time dichiarato dei lavoratoti, che magari lavorano poi full time, ma sulla mancata applicazione delle disposizione legati alla sicurezza.

Allora prosegue Vizza – non c’è più bisogno di spiegarci cosa non sta funzionando. Non si stanno applicando le regole. Siamo entrati in una situazione in cui bisogna correre e la sicurezza viene messa non in secondo, ma in terza o quarta posizione (l’edilizia è ulteriormente danneggiata dal fatto che ci sono più subappalti sempre di seconda terza quarta e quinta mano).Tra l’altro si riscontrano addirittura lavoratori stranieri che mostrano tesserini di altri lavoratori . Davanti a questo, senza voler fare di tutta l’ erba un fascio, direi che non c’è molto da fare. Si devono inasprire le sanzioni e servono più uomini impegnati nelle ispezioni anche a vantaggio delle aziende virtuose, corrette e regolari. Vogliamo fare un esempio? I punti sulla patente di guida; quando non si applicavano c’era chi girava senza cintura o usava il cellulare. Ora che i punti vengono tolti l’ attenzione è maggiore. Nei controlli che facciamo possiamo riscontrare che dove c’è più formazione e più attenzione ci sono meno rischi e meno incidenti. Non ci si può limitare ad assumere lavoratori stranieri che non conoscono neanche la lingua e collocarli in situazioni a rischio. Serve anche maggior vigilanza sulle stazioni appaltanti, il committente deve sapere a chi sta affidando il lavoro“.

Il Segretario generale Uil Milano Lombardia non ha dubbi: alla Regione Lombardia, nella persona della Vice Presidente Letizia Moratti con delega al Welfare, chiede di investire più risorse per avere più ispettori Ats (coloro che fanno i controlli) anche in accordo con la Polizia Locale come richiama il provvedimento dell’ ex. Assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, mentre a livello nazionale auspica che il nuovo governo che nascerà dopo queste elezioni investa e sia coerente sulla questione sicurezza.

Al nuovo governo e ai parlamentari eletti in Lombardia – conclude Vizza si chiedono impegni su due filoni: garantire che il lavoro sia dignitoso riducendo il precariato e un intervento sulla sicurezza . Questo è un impegno che si devono prendere e allora noi rilanciamo ai parlamentari eletti in Lombardia il manifesto voluto da CGIL, CISL e UIL affinchè la sicurezza diventi il primo punto nella loro agenda. E’ un’emergenza non più rinviabile“.