Leggere informative sulla privacy? Serve una settimana di lavoro al mese

L’azienda di cybersecurity NordVPN ha analizzato i 20 siti più visitati in 19 Paesi per verificare quanto tempo servirebbe per leggere le loro informative sulla privacy.

Lo studio ha mostrato che ci vorrebbe una settimana lavorativa (47,5 ore) per leggere le informative dei 96 siti web che solitamente vengono visitati dagli utenti italiani ogni mese.

In media, un’informativa sulla privacy in Italia è formata da 7.068 parole e richiede 24 minuti per una lettura completa.

“Anche se continuiamo a ricordare agli utenti di leggere le informative sulla privacy, un italiano su tre non consulta alcuna informativa legale online. Contestualizzando questo dato in un quadro più ampio, si tratta però di un comportamento comprensibile. Bisognerebbe infatti dedicare un quarto del monte ore lavorativo mensile per leggere queste info su tutti i siti che visitiamo. Con uno stipendio minimo, si potrebbero guadagnare circa 332 € nello stesso intervallo di tempo,” ha dichiarato Adrianus Warmenhoven, esperto di cyber security di NordVPN.

“D’altro canto, leggere un’informativa sulla privacy è tanto importante quanto averne una. Ecco perché le aziende attive online dovrebbero impegnarsi di più a creare informative sulla privacy brevi e facili da capire. E allo stesso tempo, gli utenti dovrebbero scegliere solo siti affidabili e sapere quali informazioni cercare all’interno di queste privacy policy.”

Il tempo di lettura delle informative sulla privacy è stato calcolato sulla base del numero di parole totali, applicando i parametri di leggibilità FRES e Coleman-Liau. Si possono trovare maggiori informazioni su questi test e il loro funzionamento qui: https://nordvpn.com/it/blog/nordvpn-ricerca-informativa-privacy/

Quali siti si sono comportati meglio? E quali sono stati i peggiori?

Lo studio ha scoperto che leggere le informative sulla privacy dei siti più visitati in Italia richiederebbe quasi dieci ore. Le informative più lunghe in quasi tutti i Paesi sono state quelle delle piattaforme social controllate da Meta (Facebook e Instagram), con 19.434 parole. Detto questo, però, la valutazione è stata migliore per quanto riguarda la leggibilità (sarebbero infatti informative “piuttosto complesse” con un risultato di poco superiore a 50 nel test FRES, equivalente a un lettore di quinta superiore nella scala Coleman-Liau). Per leggere tutta l’informativa sulla privacy servono circa 82 minuti.

X (nota in precedenza come Twitter) ha invece un’informativa molto più breve (4.175 parole) a fronte di un indice di leggibilità sostanzialmente identico a quello di Facebook e Instagram (richiedendo però “solo” 17 minuti di lettura). In passato, X ha cercato di rendere la sua informativa sulla privacy più accessibile, presentando Twitter Data Dash, un gioco che ha l’obiettivo di aiutare a comprendere meglio l’informativa sulla privacy aziendale.

Nei Paesi anglofoni (come USA, Canada, Australia e Regno Unito), Zoom ha ottenuto il punteggio peggiore nel test di leggibilità FRES (con solo 24,9 di punteggio), un dato ancora più allarmante considerando i dubbi sulla tutela della privacy che aleggiano attorno a questa azienda. Per leggere la sua informativa, servirebbero 30 minuti.

Netflix ha ricevuto il voto peggiore nella scala Coleman-Liau (14,98) all’interno di questi Paesi, anche questo un dato preoccupante considerandoil fatto che si tratta di una piattaforma che può essere usata anche dai bambini. L’informativa sulla privacy richiede 36 minuti per essere letta integralmente.

La Germania ha le informative sulla privacy più lunghe, ma non è una cosa strana nei Paesi UE

Le informative sulla privacy tedesche si sono rivelate le più lunghe, in media 10.485 parole, a fronte di circa 44 minuti di lettura. Una cifra non irrilevante, considerando che la media globale si attesta sulle 6.460 parole e 27,14 minuti di lettura.

Anche altri Paesi UE hanno mostrato informative sulla privacy piuttosto lunghe (Italia – 7.068 parole, Polonia – 7.314, Francia – 7.318).

“I Paesi in cui la normativa è più dettagliata (come quelli dell’area UE con il GDPR) hanno naturalmente informative sulla privacy più lunghe, trattandosi di documenti capaci di affrontare tutti i temi toccati da queste leggi. Un trend che mostra l’aspetto ambivalente di questo argomento: più sono forti i diritti alla privacy, maggiore è la responsabilità del consumatore,” ha continuato Warmenhoven.

Quali sono i segnali di allarme delle informative sulla privacy e come si scovano? 

Anche se le informative sulla privacy sono lunghe e richiedono molto tempo per essere lette integralmente, hanno un ruolo importante: ovvero assicurarsi che la privacy degli utenti sia al sicuro. Per risparmiare tempo durante la lettura di queste “policy”, Adrianus Warmenhoven consiglia di prestare attenzione ad alcuni segnali di allarme e dettagli preoccupanti.

  • Guarda quali dati vengono raccolti. La prima parte di quasi tutte le informative sulla privacy spiega quali sono i dati degli utenti che vengono raccolti dal sito. Se vengono richiesti dati che non sembrano rilevanti per il servizio offerto, bisognerebbe prestare ancora più attenzione, perché potrebbero esserci problematiche più gravi.
     
  • Attenzione ai segnali di allarme.  Prova a cercare parole come “vendere” o “venduti” per verificare se siano presenti punti dell’informativa sulla privacy in cui viene specificato se e quali dati personali potrebbero essere ceduti a terzi. Altre parole chiave utili possono essere “partner” e “affiliati”. Per chiudere, prova a cercare parole come “potrebbe” o “ad esempio”. Si tratta di termini spesso utilizzati per celare le vere intenzioni dell’azienda verso i dati dei propri utenti, come ad esempio “potrebbe vendere i dati.”
  • Scegli siti affidabili e verificati. Minore è il numero di siti web con cui interagisce una persona, minori sono le informazioni a rischio. Cerca di evitare i siti nuovi e dall’aspetto poco affidabile, specialmente quelli che non hanno nemmeno un’informativa sulla privacy.

Metodologia: abbiamo esaminato le informative sulla privacy di 20 siti di 19 Paesi diversi. Questi documenti erano in inglese o sono stati tradotti automaticamente in questa lingua, qualora fossero inizialmente presentati in un altro idioma. Calcolando il numero di parole in un’informativa, abbiamo stimato il tempo di lettura. Abbiamo quindi valutato la chiarezza dei documenti, usando le scale di valutazione FRES e Coleman-Liau per stimare quanto fossero leggibili: https://nordvpn.com/it/blog/nordvpn-ricerca-informativa-privacy/

INFORMAZIONI SU NORDVPN

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