Confcommercio, focus terziario: a Milano e provincia cresce a scapito del commercio.

L’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza “fotografa” il terziario all’inizio di questo nuovo mandato associativo, in un momento di transizione ed evoluzione dopo anni difficili con Covid, rincaro energia, conflitto in Ucraina e conseguenze sull’economia, inflazione e ricaduta sui consumi.

TERZIARIO: PIU’ IMPRESE E OCCUPATI – Le imprese del terziario a Milano, Monza Brianza Lodi, sono complessivamente in aumento: + 4%, 285.096 nel 2023 contro 274.346 del 2019. Nel terziario crescono di più gli addetti: +10% (da 1.804.526 del 2019 a 1.984.827 quest’anno).

Una tenuta del tessuto imprenditoriale con luci e ombre.

E-COMMERCE IN FORTE AUMENTO – Molto forte, dal 2019 ad oggi (seppur partendo da numeri più piccoli), è la crescita dell’e-commerce con un 101% in più di imprese (da 1.915 a 3.850) e un esponenziale aumento di occupati: + 483% (da 5.566 nel 2019 a 32.455 nel 2023 (ancora più alto + 536% l’aumento di occupati a Milano). Significativi sono anche gli incrementi di imprese nell’innovazione digitale (servizi Ict + 17% di imprese – da 47.019 a 54.819 – con anche un + 20% di addetti, da 600.467 a 720.179), nei servizi (+ 14%) e fra le attività turistico-ricettive (+13%).

DIMINUISCE IL COMMERCIO AL DETTAGLIO – In calo, invece, le imprese del commercio al dettaglio: – 12% nel non alimentare (da 33.924 nel 2019 a 29.959 nel 2023), – 7% nell’alimentare (da 5.007 nel 2019 a 4.658 quest’anno – nell’alimentare crescono, invece, gli addetti: + 6%). A Milano il calo del numero di imprese del commercio al dettaglio è del 9% nel non food e dell’8% nell’alimentare.

RISTORAZIONE: MENO IMPRESE, MA A MILANO LA MOVIDA CRESCE – Tornando ai dati complessivi su Milano, Lodi, Monza e Brianza, si registra una diminuzione anche per l’ingrosso: – 5% (da 52.977 imprese del 2019 a 50.322 nel 2023). In leggero calo, inoltre, come numero di imprese, la ristorazione (-2%, da 22.490 nel 2019 a 21.904 nel 2023), ma, a Milano città, i pubblici esercizi sono viceversa in aumento come unità locali: le attività che compongono il comparto movida sono, infatti, cresciute del 5% (da 14.585 nel 2019 a 15.349 quest’anno).
A Milano, come le imprese, si conferma il calo anche nei punti vendita del commercio: – 4% (da 18.256 del 2019 a 17.581 nel 2023).

Nella Grande Milano – commenta Carlo Sangalliinflazione, caro energia e Covid hanno avuto importanti ripercussioni sul mondo del terziario. Crescono l’e-commerce e i servizi, ma diminuiscono gli esercizi commerciali. Un fenomeno, questo, che contribuisce a rendere meno vivibili le nostre città”. “Serve certamente più innovazione – afferma Sangallima occorrono anche più incentivi per le attività commerciali che danno valore al territorio e lo rendono più attrattivo”.