Statua maternità, ancora polemiche, Regione si offre di ospitarla al Fuorisalone

“In attesa di capire modi e tempi, su un eventuale posizionamento della statua alla Mangiagalli di Milano, rinnovo la disponibilità, da parte della Regione Lombardia, di ospitare l’opera della scultrice Vera Omodeo nei nostri spazi in occasione della ‘Design Week’.

Infatti, la prossima settimana, durante il ‘Fuorisalone’, Regione Lombardia organizzerà una serie di eventi che intersecheranno tra loro design, arte, cultura e sostenibilità ambientale”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto ‘Un, due, tre… Musei!’, tornando a parlare della statua ‘Dal latte materno veniamo’ e del dibattito accesosi intorno alla stessa.

Per la ‘Design Week’, infatti nell’ambito del ‘Fuorisalone’, dal 15 aprile e per tutta la settimana, la sede della Regione e la sua piazza offriranno un ampio programma. Oltre all’apertura del Belvedere, sempre con prenotazione online obbligatoria, la piazza proporrà svariate iniziative, tra le quali spicca una grande piramide in acciaio e tessuto tecnologico.

Un oggetto di design che, al termine dell’evento, sarà utilizzato come copertura dell’Osservatorio ‘EVK2CNR’ che si trova alla base dell’Everest. Al suo interno si potrà vivere una speciale experience che coniugherà design, tecnologia e sostenibilità.

“Quanto accaduto con la statua della maternità non è digeribile anche a giorni di distanza, per questo la Lega in Consiglio Comunale e in Municipio 1 è intervenuta a gran voce per chiedere una presa di posizione netta dell’Amministrazione comunale di sinistra”. Lo dichiarano Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario provinciale della Lega, e Anna Maria Pignatti Morano, capogruppo della Lega in Municipio 1.

“Proprio stamane, in Consiglio di Municipio 1, la Lega ha presentato un Ordine del Giorno per chiedere al parlamentino di esprimersi favorevolmente sul posizionamento della statua nel proprio territorio, preferibilmente dove era inizialmente prevista. Al contempo, in Consiglio Comunale abbiamo chiesto che, se il Comune realmente non condivide l’espressione di parere, l’assessore provveda alla rimozione degli stessi membri della commissione di nomina comunale. Non bastano parole, ma servono fatti concreti per discostarsi da chi sicuramente non sta facendo gli interessi dei cittadini. Troppo spesso, per il vizio di scaricare la responsabilità su terzi, questa maggioranza si sta scontrando con pareri bizzarri di pseudo-esperti”, concludono gli esponenti leghisti.

“Per me l’unica strada da non percorrere è quella di nasconderla. Mi pareva che l’ipotesi della Mangiagalli, avanzata da Enrico Mentana e sostenuta dal sindaco Sala, fosse intelligente proprio perché capace di valorizzare al massimo l’opera e il suo portato simbolico. C’è anche chi invece la vive come l’ennesima ghettizzazione e dice ‘stia in una piazza pubblica’. L’importante, io credo, Mangiagalli o piazza, sia per l’appunto non nasconderla. Darne buona e forte visibilità. E alla mia parte politica, la sinistra, suggerisco una cosa: occuparsi sempre di più della maternità, della genitorialità, del valore delle famiglie, rigorosamente al plurale, certo e rigorosamente ben oltre il ‘simbolico’ ma attraverso atti e azioni e scelte concrete, vedi alla voce congedo paritario, per dire”. Lo dichiara Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, in merito al dibattito sulla collocazione della statua realizzata da Vera Amodeo e donata alla città dai figli dell’artista.(MiaNews)