Indignazione e preoccupazione per la nuova tariffa sulle visite sanitarie in guardia medica a Milano

da UdU Milano riceviamo e pubblichiamo

Come Unione degli Universitari (UDU), ci esprimiamo in una profonda indignazione e preoccupazione riguardo alla notizia della nuova tariffa per le visite alla guardia medica nel Milanese, che colpisce negativamente gli studenti e le studentesse fuorisede, che si trovano privati e private di un diritto fondamentale: l’accesso libero ai servizi di sanità pubblica.

Da oggi le visite alla guardia medica costeranno 20 euro per chi non è residente in Lombardia, mentre nel caso di un controllo a domicilio si parla di addirittura 35 euro.

 

Marta Andreoletti, Coordinatrice di UDU Milano si esprime: “Ritengo che questa norma crei una disparità ingiustificata nell’accesso alle cure mediche per la comunità studentesca fuorisede, l’Università e la rispettiva città devono essere un luogo di crescita e sviluppo per essa tutta, indipendentemente dalla provenienza geografica.”

Questa nuova politica sanitaria rappresenta un attacco diretto alla possibilità di chiunque di poter studiare in Lombardia, ostacolando un accesso equo alla formazione universitaria e sottolineando ulteriormente le disparità già presenti.

Tale decisione pone un onere economico aggiuntivo su coloro che scelgono di studiare, lavorare o trascorrere del tempo a Milano, mettendo a rischio la salute e il benessere di chi può essere già sotto a carichi finanziari significativi per l’istruzione e il sostentamento.

Ivan Zeduri, Senatore all’università Statale di Milano per conto di UDU aggiunge: “La salute e il benessere della popolazione studentesca devono essere posti al centro delle politiche pubbliche, anche per questo lo scorso 24 giugno eravamo a Roma per la manifestazione nazionale su salute e sicurezza.”

La direzione sempre più verso la  privatizzazione della sanità da parte della Regione è ormai evidente dal 2020: sono evidenti anche i danni che questa tendenza sta portando alla popolazione Milanese.

Una sanità pubblica è essenziale per garantire un accesso equo e universale alle cure mediche e chi studia fuorisede deve poter beneficiarne al pari di un Milanese doc.