di Federica Rava
Antonella è una mamma che, nel 2022, per gioco, ha composto degli orecchini meravigliosi, colorati e ricchi che, in qualche modo, le ricordano la sua terra: la Sicilia.
Le sue creazioni per amici, colleghi e famigghia sono state un successo.
Antonella, nelle sue creazioni ricorda la sua terra, riprende i colori del mare, cibi, leggende legati ad una forte simbologia territoriale, il carretto, le teste di Moro, i limoni.
Decorazioni in oro, colori blu, rosso, arancio e perline arricchiscono la composizione del gioiello, rendendolo accattivante e adatto ad ogni occasione, donando un tocco di classe e semplicità.
Sono piaciuti talmente tanto che la mamma Antonella ci ha preso gusto e, ispirandosi alla sua Sicilia, in particolare a Marzamemi, ha cominciato a dare forma alle sue creazioni.
Per i suoi orecchini, Antonella, si ispira alle vecchie maioliche di Caltagirone di terracotta e smalto e ne fa una versione tutta sua:
Ha un piccolo laboratorio che, in un angolo di casa, la porta a Marzamemi.
“Uso l’argilla e pasta malleabile per la piastrina, poi predispongo l’orecchino per i buchi e per le pietre colorate.
Solitamente lo progetto prima nella mia testa per poi dargli forma.
Per quanto riguarda le perline, vado spesso al mercato per trovare nuove pietre e materiali per le mie idee”.
Antonella usa soprattutto materiale antico, recuperato da bigiotteria perché pensa che le pietre abbiano un loro passato.
Le immagini e i disegni delle mattonelle sono applicati con la carta di riso e oro in fogli.
Le illustrazioni che Antonella usa per le sue creazioni sono ricercate e rare, ma vorrebbe specializzarsi e dare un tocco ancora più personale ai suoi orecchini.
Ovviamente le creazioni sono uniche e non prodotte in serie, quindi mai uguali. Per Antonella è importantissimo il valore “handmade”.
Ci racconti la storia di un tuo orecchìno ?
Antonella sorride e ci racconta “La leggenda dei mori”.
Anno mille. È la storia antica di una Fanciulla bellissima di Palermo che passa le sue giornate a curare le sue piante.
Un giorno, il bellissimo ragazzo del quartiere arabo di kalsa, chiamato “il moro”, la vede e se ne innamora perdutamente.Il giovane non perde tempo a dichiarare il suo folle e spregiudicato amore alla donna e lei, lusingata, si fa travolgere, accettando le avance.
Ma il loro amore è destinato a durare molto poco: lui, a quanto pare, deve tornare in oriente dalla moglie.
Lei, una volta scoperto, “ZAC!”
Taglia la testa al “Moro”.
Altro che poliamore.
I vasi con le teste sono il simbolo di gelosia.
I “Mori” sono una leggenda proprio come “San Giorgio e il drago”. Disponibili e in tutte le tonalità della pelle, teste sia di donna che di uomo.
Faccio i complimenti ad Antonella per l’ottima cura del packaging. In un sacchetto di yuta, chiuso con lo spago, fa capolino l’orecchino, ben confezionato con la sua etichetta del marchio “Blue Rose handmade” e un aforisma specifico riferito al modello.
“Blue rose handmade”.
Il nome è ispirato alla nonna e mamma, creative che lavorano all’uncinetto, decupage e pittura.
La Rosa blu era la preferita della nonna di Antonella.
“Da 8 anni ormai vivo in Calabria.
Mio marito mi incoraggia e mia aiuta, mamma, papà e mia sorella mi sostengono già dagli esordi, così come mio figlio Alessandro; questo mi rende piena di orgoglio e soddisfazione.
La giovane artigiana ci ricorda che è la volontà a portare azione nel quotidiano e ci porta al successo.
Ringrazio Antonella per essersi raccontata e avermi dato la possibilità di presentare i suoi orecchini in occasione dell’ultimo Festival della canzone italiana (Sanremo).
I gioielli Blue Rose Handmade completeranno il mio outfit anche in occasione della Fashion Week 2023.
| Blue Rose Handmade |
Facebook Antonella campisi
Instagram @bluerosehandmade
