1 maggio, Fontana: più attesa che festa. Sala: dobbiamo reinventarci.

“Questo e’ un Primo Maggio diverso da tutti quelli che abbiamo vissuto finora. E’ un Primo Maggio più di attesa che di festa. Eppure, in cuor nostro sappiamo bene – da Lombardi – che non esiste paura del presente che possa impedirci di coltivare la speranza di costruire un futuro di ripartenza”.

E’ il messaggio che il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha postato sulla sua pagina Facebook in occasione del Primo Maggio.

“La Lombardia – spiega il presidente – non ha mai considerato il diritto alla salute in contrapposizione al diritto al lavoro: consapevoli che solo un’economia vivace e solida rende possibile un sistema sanitario e sociale forte, capace di reggere e assistere i cittadini anche a fronte di catastrofi come quella che ci ha colpiti. Per questo, nella Festa dei Lavoratori quest’anno celebriamo il diritto alla salute dei luoghi di lavoro concentrando al massimo i nostri sforzi per progettare, nel breve come nel lungo termine, politiche e modelli di lavoro che ci permetteranno, dopo l’emergenza sanitaria, di vincere anche la sfida della rinascita economica. Ci sara’ da rimboccarsi le maniche. Serviranno costanza e sacrificio, qualità che fortunatamente a noi lombardi non sono mai mancate”.

Quello di oggi “è un primo maggio un po’ particolare, un po’ triste perché il lavoro lo stiamo perdendo e non basterà un clic per ritornare a prima, bisognerà un po’ reinventarsi”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della festa dei lavoratori nel corso del video che ogni giorno posta sulle sua pagine social.

“C’è un editto del XII secolo che dice ‘chi sa lavorare viene a Milano ed e un uomo libero’ e questo è lo spirito che ha animato la nostra città e che ha costruito i destini di Milano”.

“Alle aziende milanesi e alle associazioni di categoria chiedo di applicare modelli diversi in termini di flessibilità organizzativa, di smart working e di orari. È fondamentale e lo sta cercando di fare prima di tutto in Comune”. E’ l’appello del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al mondo delle aziende milanesi che da lunedì in alcuni casi potranno riprendere il lavoro.
“Il burocratico Comune di Milano, come qualcuno lo definisce, ha oggi 7 mila persone che lavorano da casa, ne faremo rientrare un po’ alla volta ma ne lasceremo comunque in questa fase 4 mila che lavoreranno da casa. – ha concluso – Per quanto riguarda gli orari di inizio lavoro si potrà iniziare, a seconda dei vari uffici, dalle 7 e 30 alle 11. Noi ci attiviamo ma chiediamo grande collaborazione”. (ANSA).