Ecuador, il Presidente Noboa al lavoro sulla sicurezza cittadina e penitenziaria

Il Presidente della Repubblica dell’Ecuador, Daniel Noboa Azin, partecipò lo scorso 8 marzo alla chiusura della II Conferenza Internazionale del Consenso sulla Sicurezza Penitenziaria e Cittadina dell’Ecuador. Durante la manifestazione, il Capo dello Stato Ecuadoriano segnalò alcune delle misure più importanti del suo governo per recuperare la pace nel Nuovo Ecuador.

La II Conferenza di Consenso fa parte dell’impegno dell’Ecuador e l’Unione Europea, insieme agli Stati membri, principalmente all’Italia, per lavorare nella gestione del sistema penitenziario basato sulla partecipazione della società civile e accademica. Cerca di rafforzare la coordinazione interistituzionale e affrontare la problematica sociale e di sicurezza attuale del paese.

Azioni per il recupero del sistema penitenziario

In questo spazio di cooperazione internazionale e dialogo, il Mandatario spiegò le azioni immediate ed efficaci intraprese per recuperare il sistema penitenziario nel suo governo, ebbene, segnalò che uno dei punti essenziali contro il narcoterrorismo è prendere il controllo delle carceri che erano state per decade abbandonate. “I gruppi di crimine organizzato letteralmente si erano divisi i padiglioni delle diverse carceri del paese, tutto a loro beneficio”.

Questo Governo però intraprese un intervento integrale: “quando abbiamo preso il controllo delle carceri, siamo entrati dappertutto, abbiamo rotto pavimenti e pareti per trovare armamenti, munizioni, droga, telefonini (…) Abbiamo cambiato quella realtà. Questo, segnalò il Mandatario, è stato possibile grazie all’impegno dei poliziotti e militari coraggiosi e al lavoro della SNAI, i quali si sono giocati la vita per riprendere il controllo dei centri carcerari.

I risultati sono evidenti. I mezzi di comunicazione e i social evidenziano come appaiono oggi le carceri: pulite, ordinate, e con disciplina. Le armi, droga e fucili sono stati sequestrati e lo stato di eccezione è stato prorogato. Inoltre, assicurò Noboa, le persone private della libertà stanno ricevendo educazione civica e facendo sport, qualcosa di mai visto prima nella storia.

Diritti umani e strategie per generare opportunità

Precisamente, sui diritti umani delle persone private della libertà, il Presidente inviò un messaggio chiaro affermando che hanno agito con l’uso progressivo e legittimo della forza, tutelati dalla Costituzione e dalle leggi, nell’ambito di un regime di tutela dei diritti umani. “Quello che non tollereremo è che questi diritti siano usati come scudo in modo che loro (i terroristi) possano uccidere e le nostre forze dell’ordine vengano attaccate”.

Per evitare che altri giovani si sommino alle reti del terrorismo, è fondamentale precautelare il loro benessere: “la guerra non si combatte solo con proiettili, bensì con opportunità, educazione e lavoro per la popolazione”, assicurò Daniel Noboa; Per questo motivo, spiegò che una delle sue principali strategie è quella di dare priorità ai giovani con borse di studio e posti di lavoro.

Impegno delle altre funzioni dello Stato

Durante il suo discorso, il capo dello Stato ha invitato anche le altre funzioni a lavorare su questo fronte, perché non è solo responsabilità dell’Esecutivo; soprattutto nel settore giudiziario. “Abbiamo bisogno del sostegno di giudici e funzionari che in precedenza ostacolavano la giustizia”. E per rafforzare questo concetto, il suo governo ha proposto la Consultazione Popolare, che contribuirà a risolvere i problemi strutturali. E il Presidente ha riconosciuto le azioni del Procuratore Generale dello Stato, Diana Salazar, che – a sua volta – ha sottolineato durante l’evento l’importanza di mantenere un lavoro coordinato e allo stesso tempo indipendente per guidare il Paese verso giorni migliori.

Cooperazione Internazionale

Il Presidente Noboa sottolineò che i crimini non conoscono confini; Pertanto, il sostegno della comunità internazionale è essenziale. A questo proposito, ringraziò l’Italia e l’Unione Europea per il loro sostegno allo svolgimento di questa conferenza. “Sono sicuro che le conclusioni raggiunte in questi giorni si cristallizzeranno in azioni concrete che contribuiranno alla trasformazione del nostro sistema di riabilitazione sociale, basato sullo scambio di esperienze e informazioni”, affermò.

Il Segretario Generale dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latinoamericana, Antonella Cavallari, ha riconosciuto l’impegno del Governo del Nuovo Ecuador nel rafforzamento del sistema carcerario. “L’esecuzione di questo programma, la realizzazione, i risultati che abbiamo ottenuto sarebbero stati impossibili senza il sostegno incondizionato delle autorità dell’Ecuador”. E gli ha fatto eco il viceministro degli Esteri italiano, Giorgio Silli, che ha affermato che ci sono forti sinergie e un sostegno decisivo con l’Ecuador