Violenza sulle donne, basta alla giustizia fai da te ed alla caccia agli stregoni.

di Viviana Bazzani

Se la giustizia fosse in mano a certi opinionisti, saremmo in balia di un anarchia dettata da simpatia o antipatie epidermiche.

Il caso Favoloso-Moric è lo specchio di una società che emette sue sentenza senza essere a conoscenza di come effettivamente i fatti si siano svolti.

Siamo in una sorte di caccia agli “stregoni”.

La violenza sulle donne è una realtà delicatissima che è solo compito degli inquirente capire chi dice la verità. Questa storia, e lo dico con la mia lunga esperienza di donna poliziotto che nel lontano 1995 istruì l’ufficio donne e minori violenza e pedofilia, fa acqua da tutte le parti.

Poco precise alcune dichiarazioni di Favoloso e molto contraddittorie quelle della signora Moric. Poi ci sono loro gli opinionisti che con toni accesi hanno già sentenziato sulla
colpevolezza dell’ ex fidanzato della Moric. Ho dovuto per un attimo girare su un altro canale per non sentire le “idiozie” della Signora Mussolini che, rispolverando la sua laurea in
medicina, asseriva la veridicità delle percosse evidenziate in una foto mostrata, dalla Moric.
La foto…una foto che dice tutto e dice niente. Le foto che spesso ho visionato in inchieste di donne maltrattate sono ben lontane da quella della Moric. Una donna che viene picchiata ferocemente riporta ematomi in tutto il corpo e in particolare sul tronco. Una donna picchiata non riporta solo un ematoma, una donna picchiata subisce, quasi sempre, incrinazione  delle vertebre a tal punto da richiedere cure ospedaliere.

Sono sempre stata dalla parte delle donne, ho sempre lottato contro la violenza di genere, e m’incazzo (consentimi la poca finezza del termine) quando certe donne, non mi riferisco alla Moric, accusano gratuitamente i loro compagni con prove “costruite”….precludendo scetticismo, da parte degli inquirenti ogni volta che una donna racconta la sua storia.

La verità la sanno solo i diretti interessati….agli inquirenti il compito di cercare quelle verità nascoste e agli opinionisti il dovere di non essere giustizieri “fai da te”.