Mobilità, una pioggia di critiche al piano del Comune

“Dopo 8 mesi di lavoro mi aspettavo delle azioni, invece di azioni non ce ne sono. C’è la solita propaganda, il solito green washing, il solito ‘faremo’, ‘diremo’. Una delusione terrificante, mia e di tutti gli addetti ai lavori che c’erano lì. Ci aspettavamo qualcosa di concreto. Ci siamo trovati come al solito delle promesse”. Così il consigliere comunale Carlo Monguzzi ha commentato il piano della task force sulla sicurezza stradale e mobilità attiva, presentato a Palazzo Marino dal sindaco Giuseppe Sala e dal coordinatore del gruppo di lavoro, il consigliere Marco Mazzei.

“Il prode consigliere della Lista Sala, Marco Mazzei, oggi ci fa sapere che piazza Edison, piazza Santo Stefano e via Durini saranno rese pedonali, un esperimento che poi si allargherà ad altre aree, ma soprattutto che l’ultima ideona è quella di chiudere al traffico, la domenica, i Bastioni della città per chi vuole camminare o fare sport. Siamo a livelli di fanatismo green ormai al di là del bene e del male: l’ultima frontiera taleban-ecologista della sinistra avrà l’unico effetto di congestionare ancora di più il traffico, aumentando lo smog, esattamente il contrario di ciò che questi soloni della mobilità si propongono di perseguire. È tutta ideologia fine a se stessa. La sicurezza stradale non la si ottiene facendo la guerra alle auto, demonizzandole, ma semmai mettendo in sicurezza le ciclabili, aspetto che la giunta neanche contempla forte della sua arroganza sui temi della viabilità. Cento incroci, inoltre, saranno ristretti per far spazio a parcheggi per le bici e i monopattini: a Sala e compagni non è bastato il fallimento dei mezzi in sharing… Vogliono cambiare i nostri stili di vita, privandoci della libertà di movimento, per pulirsi la coscienza…”. Così Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega.

“Il celeberrimo e tanto atteso (da chi?) piano della Task Force degli ecotalebani si rivela, fortunatamente, una fuffa cerchiobottista di Sala, un contentino per dare visibilità alle minoranze urlanti della maggioranza che non accontenta manco Monguzzi. Il tutto si risolve con una campagna stampa di educazione civica e stradale, amplificata per le auto in doppia fila, ma sussurrata per gli amici che vanno con le bici in contromano o sui marciapiedi, cui si aggiunge l’ordinaria manutenzione delle strade, delle strisce pedonali e l’ammissione che di rastrelliere, posti monopattino e moto in città ce ne son pochini. Ci volevano i professoroni del C40 per partorire il piano che rivoluzionerà la mobilità cittadina. Dal primo cittadino, che si autodefinisce concreto e pragmatico, e dai suoi ci si aspettava un serio piano per la liberazione degli spazi urbani che rendesse vivibile la città, eppure è arrivato il solito nulla che penalizza coloro che per necessità devono usare i mezzi a motore. Iniziamo a liberare le strade dalle auto e ripartiamo dal piano parcheggi interrati, questo sconosciuto, da anni in elaborazione dalle parti di Censi, la commissariata (da Mazzei) assessora alla Mobilità”. Lo dichiara Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia.

“Non c’è niente da fare, la sinistra è nemica degli automobilisti e continua a considerarli il male assoluto della città di Milano. Anche oggi, nella presentazione del Piano per la sicurezza stradale e la qualità dell’aria, è del tutto evidente che la vera motivazione che anima Sindaco, giunta ed ‘esperti green’ quali Mazzei, sia la sistematica discriminazione dei cittadini milanesi che non porta ad alcun risultato sui temi citati nel titolo dello stesso del documento”. Lo dichiara Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario provinciale della Lega. “Quarantanove auto per 100 residenti sono troppe? Benissimo, quindi potenziamo i mezzi pubblici e diminuiamo i prezzi? Certo che no, per Sala e compagni i milanesi dovrebbero abbandonare l’auto e nel contempo accontentarsi di un servizio pubblico sempre più scadente e a prezzi sempre più alti. È inaccettabile continuare a considerare l’utilizzo delle auto come principale causa dell’inquinamento. Sappiamo tutti perfettamente che a incidere maggiormente siano le caldaie obsolete che abbondano in città. – prosegue Piscina – È sotto gli occhi di tutti il fallimento delle politiche sulla mobilità della Giunta comunale, ma il Sindaco continua a ripresentare le medesime proposte. Quella presentata con Mazzei è la stessa identica inutile ricetta che porta unicamente all’aumento del traffico, dello smog e dell’insicurezza stradale, come costantemente dimostrato in questi anni di malgoverno della città. Infatti, rallentare il traffico con le zone 30 e chiudere alcune strade eliminando parcheggi non porta altro che a un aumento dell’inquinamento in città, mettendo in difficoltà cittadini e commercianti. Allo stesso modo, la riduzione della larghezza delle corsie di marcia causa unicamente un numero maggiore di incidenti e minor sicurezza stradale, sia negli incroci per l’attraversamento dei pedoni, sia per il transito dei ciclisti. La svolta green della sinistra non è altro che una mossa propagandistica per condizionare le nostre vite e creare sempre più disparità sociale, con i cittadini più fragili sempre più in difficoltà per le stringenti e incomprensibili norme e i divieti di circolazione assurdi introdotti. La Lega rimane sempre dalla parte della libertà di scelta dei cittadini e dell’efficientamento dei servizi pubblici come alternativa credibile, ma non imposta”, conclude Piscina.

“Sembra che per la prima volta Palazzo Marino abbia iniziato a tracciare una direzione concreta di maggiore vivibilità dello spazio urbano, in direzione delle città europee che la città prende a modello”: lo dichiarano Gloria Pellone, Ilaria Lenzi e Alberto Gianera di Città delle Persone dopo la presentazione del piano per la sicurezza e la qualità dell’aria presentato dall’amministrazione comunale. “Tuttavia – proseguono – constatiamo che le sollecitazioni venute da esperti e società civile sembrano essere state recepite solo in parte dal Comune, che il piano presentato oggi contiene misure in parte già annunciate in passato (come le strade scolastiche, la ZTL nel Quadrilatero della moda) e che anche le evidenze scientifiche, come quelle sulle conseguenze dell’inquinamento sulla salute dei cittadini e delle cittadine, avrebbero imposto scelte più nette e in discontinuità con il passato. Si è parlato oggi di un percorso partecipativo per la stesura di un piano complessivo per la ciclabilità e la pedonalità – proseguono Pellone, Lenzi e Gianera – ci auguriamo che questa possa diventare un’opportunità reale per la società civile e la cittadinanza di contribuire a scrivere una nuova pagina per Milano. La volontà e la direzione espressi oggi dovranno misurarsi con l’effettiva capacità di guidare un cambiamento reale e netto, anzitutto comunicando puntualmente i piani di attuazione e le tempistiche di realizzazione degli interventi proposti. Su questo rimaniamo vigili, con cauto ottimismo. Insomma: da un lato emerge un’idea di futuro della mobilità che molto lentamente si sta mettendo a fuoco – con interventi avanzati come quelli sulla logistica dell’ultimo miglio e una campagna di comunicazione sul cambiamento necessario -, dall’altro lato, c’è un’amministrazione che fa, ma potrebbe e dovrebbe fare di più, con impegni più netti perché ogni cittadino sappia che città vuole essere Milano”. Città delle persone è una iniziativa avviata da Cittadini per l’Aria Onlus, Sai che puoi?, FIAB Milano Ciclobby Onlus, Genitori Antismog ETS con Clean Cities Campaign e che vede la partecipazione anche di altre associazioni. (MiaNews)