La nazionalizzazione di Credit Suisse tira giù la Borsa.

Le principali piazze europee ha aperto la prima seduta della settimana in rosso, all’indomani del salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs.

Nei primi minuti di scambi Piazza Affari è risultata la peggiore, registrando -1,10% a 25.255 punti mentre Francoforte cedeva lo 0,39%, Parigi lo 0,33% e Londra lo 0,85%.

Sulla piazza asiatica, a Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso le contrattazioni in ribasso, lasciando a terra l’1,42% a 26.945 punti.

Credit Suisse è crollata in apertura sulla Borsa di Zurigo con il titolo che ha registrato un calo del 62% a 70 centesimi per azione.

Il comparto bancario ha aperto in rosso a Piazza Affari. Nei primi minuti di scambi Intesa Sanpaolo ha ceduto oltre il 3% a 2,13 euro ad azione, Unicredit il 3,80% a 15,25 euro ad azione, Bpm ha registrato -3,99% a 3,31 euro e Banca Mediolanum ha ceduto oltre il 2% a 7,65 euro ad azione. Maglia nera a Bper, che ha perso il 6,44% a 2,09 euro ad azione.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre in forte rialzo e sale a 200 punti base rispetto alla chiusura di venerdì scorso a 193 punti. Il rendimento del titolo decennale italiano si attesta al 3,98%.