Agenzia Europea per l’Ambiente AEA: intervenire sulla perdita di biodiversità su clima e risorse naturali.

La relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) sullo “Stato dell’Ambiente”, pubblicata il 4 dicembre scorso, mostra come l’Europa si trovi di fronte a urgenti sfide ambientali di portata senza precedenti. Tuttavia, secondo quanto emerge dalla relazione, si ravvisano margini di speranza, data la maggiore consapevolezza generale della necessità di cambiare rotta verso un futuro sostenibile e l’adozione di innovazioni tecnologiche.

Lo evidenzia la Commissione europea precisando che secondo il rapporto “L’ambiente in Europa: stato e prospettive nel 2020”, sebbene le politiche europee sull’ambiente e il clima abbiano contribuito a migliorare la situazione ambientale negli ultimi decenni, i progressi compiuti dall’Europa non sono sufficienti e le prospettive per l’ambiente nei prossimi dieci anni sono tutt’altro che rosee. La relazione lancia un grido di allarme sostenendo che l’Europa non riuscirà a centrare gli obiettivi fissati per il 2030 senza un intervento urgente nell’arco dei prossimi dieci anni, che affronti l’allarmante tasso di perdita di biodiversità, gli effetti sempre maggiori dei cambiamenti climatici e l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali.