L’assenza dei tifosi: cosa ci ha insegnato la Bundesliga

In questo “secondo” capitolo di calcio europeo, i diversi campionati vivranno l’assenza delle tifoserie sugli spalti e sono stati interpellati diversi esperti sulla questione, cominciando dagli arbitri. Possiamo fare esperienza di ciò che già abbiamo visto in Bundesliga per farci un’idea.

Bundesliga: annullato il fattore campo

Se fai le tue scommesse con le quote Betfair per la Bundesliga ti sarai accorto che una delle conseguenzae principali dell’assenza di pubblico è che il fattore campo viene quasi completamente annullato. Se andiamo ad analizzare la prima giornata della ripresa del campionato tedesco, ad esempio, questo concetto è ancora più forte: solo il Borussia Dortmund ha vinto in casa nel match che lo vedeva opposto allo Schalke 04, mentre sono stati addirittura cinque successi in trasferta, tre invece i pareggi. La situazione non è cambiata di molto nelle partite successive e i successi delle squadre di casa scarseggiano. Altro elemento che può tornare utile soprattutto ai calciatori della Serie A, da considerarsi come un vero e proprio monito, è che l’assenza di pubblico potrebbe mettere “a nudo” qualsiasi tipo di improperio o parola sgradevole, visto e considerato il relativo silenzio che vigerà su tutti i campi. Proprio in occasione della partita Borussia Dortmund-Schalke 04 il difensore degli ospiti Todibo è stato protagonista di un insulto che non è passato inosservato nei confronti del talentuoso Haaland, protagonista dopo pochi momenti del goal dell’1-0.

Per gli arbitri italiani più dura senza spettatori

Anche gli arbitri italiani sono stati ovviamente interpellati riguardo l’assenza degli spettatori sugli spalti e su questo i “fischietti” italiani sono coesi: la mancanza del pubblico inciderà negativamente. Il perché va ricercato nel fatto che il vociare del pubblico crea una sorta di bolla di concentrazione per l’arbitro, che può indirettamente sottrarsi alle critiche dei calciatori in campo e quindi essere più propenso alla qualità delle decisioni sul rettangolo verde. Per questo motivo, tutta la terna arbitrale sostenuta dal gruppo VAR chiederà ai capitani e ai calciatori una volta in campo di mantenere una maggiore lealtà rispetto a quella che normalmente si richiede in circostanze “normali”. Inoltre il tifoso funge da ulteriore stimolo per l’arbitro: sia che si tratti di una decisione a favore sia che la decisione possa “danneggiare” la squadra di casa, il rumoreggiare del pubblico fa sicuramente da richiamo. L’arbitro è una figura di temperamento e ora più che mai sarà chiamato a mantenere sangue freddo, fermezza e equità. La nota positiva è che i dati di inizio campionato fanno ben sperare e che il VAR si è dimostrato un alleato più che utile per i direttori di gara.

Si tratta di un momento indubbiamente particolare per il calcio italiano, in particolare per gli arbitri che si spera non vengano lasciati a loro stessi in un finale di campionato molto serrato e con tante squadre che puntano alla vittoria. La tanto agognata e richiesta collaborazione fra addetti ai lavori e arbitri dovrà finalmente essere dimostrata per permettere uno svolgimento quanto più equo e sereno possibile delle gare del campionato.