di Sara Maria Labidi
Nato a L’Aquila nel 1972, Gianluca Capannolo è il fondatore dell’omonimo brand. Si è diplomato all’Accademia d’Alta Moda Koefia a Roma e dal 1994 ha lavorato per importanti brand fino a divenire primo assistente designer e production manager da Maurizio Pecoraro.
Nel 2001, dopo una lunga permanenza in Sud America, dove è venuto in contatto con gli artigiani locali per divenire il creatore di Amano, una nuova collezione Made in Perù che commissionava l’arte degli artigiani locali e l’avanguardia italiana. Nel 2004 è divenuto di importanza mondiale e lo stesso anno ha visto il lancio dell’omonimo brand dello stilista.
Immediatamente la collezione è venduta nei maggiori negozi di alta moda come Biffi a Milano e Luisa Via Roma a Firenze.
Nel 2005, Gianluca Capannolo è inoltre divenuto il Creative Director di Lancetti, attuando un completo re-styling delle linjee haute couture e ready-to-wear. L’anno successivo ha presenziato ad Alta Roma e Who Is On Next organizzati da Vogue Italia.
Gianluca Capannolo continua la sua raffinata ricerca con la nuova collezione presentata alla Milano Fashion Week 2023-2024 le diverse forme geometriche si mescolano per definire linee decise ed eleganti.
Commenta lo stesso stilista “Mi affascina la continua ricerca per le diverse forme geometriche e per le materie con cui posso creare sempre qualcosa di nuovo.
Quest’anno mi sono ispirato allo stile e tradizione Marocchina-Araba.
Sono tutti pezzetti riciclati da altri lavori in seta presi tagliati e lavorati come coriandoli per realizzare abiti e borse colorate realizzati in quattro settimane a capo.
I cappotti sono realizzati in cady in seta, materiale utilizzato per alta moda e difficilmente rintracciabile” .
Colori utilizzati e abbinati in maniera quasi casuale ma che hanno portato ad una realizzazione unica nel suo genere .
I primi capi esposti sono i un colore giallo acceso , brillante e rovente con dei tagli e delle forme eleganti, lineari e precise che riportano il volere dello stilista stesso.
Troviamo poi capi che richiamano i colori della terra: marrone, azzurro e verde .
Una colorazione calda e intensa che abbraccia un’ unica collaborazione naturale e viva.
Poi troviamo capi che come dice Giovanni Capannolo “sono lavorati al manichino” quindi si presentano in forme diverse con un colore rosso con dei tagli che non vengono evidenziati, morbidi ma sempre geometrici.
Continuando ad osservare lo show room di Giovanni Capannolo , in questo percorso artistico, scopriamo capi che si presentano in modo più sportivo. La seta e il cotone si incrociano e danno vita a dei modelli più maschili, più sportivi con dei colori come il fucsia, l’arancione e il marrone .
Le sensazioni e i progetti di un nuovo Brand , di un nuovo capo emergente come quello di Giovanni Capannolo
Lo stilista dichiara “ Essere a Milano , avere lo showroom in centro, rimanere a contatto con una continua evoluzione artistica nel mondo della moda e riuscire a lavorare e farsi conoscere per me è una cosa incredibile. Abbiamo il desiderio di lavorare e di crescere. Ho un team molto unito, una vera e propria famiglia da anni con la quale riesco a trasmettere le mie intenzioni, i miei progetti, i miei disegni e tutti viaggiamo nella stessa direzione con un unico obbiettivo: quello di riuscire a diventare sempre più affermati per poi magari poter aprire e realizzare dei negozi solo nostri , dove possiamo seguire il cliente in prima persona; cosa che adesso riusciamo a fare tramite grandi boutique a cui vendiamo i nostri prodotti.”
La Fashion week per Giovanni Capannolo ha avuto luogo in via San Maurilio 7 di circa 200mq nel centro storico di Milano, in mezzo a un dedalo di vie e viuzze dal sapore autentico d’altri tempi, dove è stato allestito tutto lo Showroom dedito di colori , luci ,manichini che prendono anima e personalità grazie alle creazioni, modelle e modelli . Dopo tante stagioni a Parigi, Gianluca ha deciso di puntare su Milano, concentrando qui, nella sua città di adozione, tutte le attività: dalla fase creativa pura alla campagna vendita e alla distribuzione.
Il designer aquilano da sempre concentra tutta la sua filiera nel nostro Paese. La produzione delle collezioni, fin dall’esordio del marchio nel 2004, è infatti rigorosamente italiana, con una attenta selezione manifatturiera. Ora, questa concezione del Made in Italy sofisticata e di ricerca viene affiancata da una strategia distributiva più calibrata e precisa, dopo che c’è stata una crescita costante, stagione dopo stagione
Attualmente il fatturato del marchio è per il 70% nazionale, con l’obiettivo di dare un’impronta più worldwide alle vendite. Sono invece 90 le boutique multibrand in cui è presente.
In programma c’è l’espansione in Nord Europa e Giappone, dove il marchio è già presente con una decina di clienti. Per questo Capannolo ha di recente stretto una partnership con lo staff di Masato Segawa che lo supporterà nella strategia distributiva, mentre la vendita e tutti gli aspetti commerciali saranno gestiti direttamente dalla griffe e faranno perno su Milano.
Ad arrivare è anche un pubblico attento, investigatore, curioso e importante come stilisti conosciuti, critici di moda che si avvicinano incuriositi dalle idee e dalle scelte artistiche dello stesso maestro Capannolo.
Personaggi pubblici come attori e cantanti che restano affascinati dagli abiti e si cingono a rapportarsi o complimentarsi con il team e con lo stilista.
Un momento singolare, prezioso, un momento di scambi , un momento senza eguali.