Intesa Sanpaolo: Monitor distretti Lombardia, 500 mln per danni maltempo

Per rispondere alla situazione di emergenza venutasi a creare in seguito all’eccezionale maltempo che ha colpito nei giorni scorsi diverse aree della Lombardia, Intesa Sanpaolo ha stanziato 500 milioni di euro per le famiglie e le imprese di quei territori che hanno subito danni e stanno affrontando numerosi disagi.

Si tratta di un sostegno finanziario dedicato e a condizioni agevolate destinato alle
famiglie, alle imprese, ai piccoli artigiani e commercianti, alle aziende del settore agribusiness e agli Enti del Terzo Settore colpite dagli effetti del maltempo, per rendere possibile alle imprese di proseguire tempestivamente nella loro attività e alle famiglie di affrontare questa situazione di emergenza.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo prevede inoltre la possibilità di richiedere la sospensione per 12
mesi della quota capitale delle rate dei finanziamenti in essere per famiglie e imprese,
residenti nelle zone colpite dalla tempesta.

La Banca mette a disposizione tutte le proprie filiali sul territorio per fornire prontamente
informazioni ed assistenza.

Nel 1° trimestre del 2023 l’export dei distretti industriali della Lombardia ha continuato a crescere, mostrando un aumento tendenziale del +3,9%, pari a +350 milioni di euro, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il risultato è tuttavia inferiore a quanto si è registrato a livello nazionale (+7,1%).

La performance lombarda è condizionata dalla dinamica dei prezzi alla produzione. Nei primi tre mesi del 2023 l’indice dei prezzi alla produzione sul mercato estero per le attività manifatturiere, pur mostrando un rallentamento, ha registrato una crescita del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il balzo dei prezzi è stato particolarmente accentuato in alcuni settori della regione ad alta intensità distrettuale, come riso e farine (+16,7%), lattiero-caseario (+14,3%), prodotti tessili (+9,9%), legno (+13%) e mobili (+11,1%). Si registra invece un calo per quanto attiene la metallurgia (-7,2%).

La crescita delle vendite all’estero è diffusa: nel 1° trimestre del 2023 sono infatti 19 i distretti industriali lombardi, sui 23 monitorati, che registrano esportazioni oltre i livelli del corrispondente periodo del 2022.

Tra le filiere distrettuali spicca la Metalmeccanica (+3,5% rispetto al 1° trimestre 2022, pari a +180,6 milioni di euro), trainata dai distretti della Meccanica strumentale di Milano e Monza (+14,4%, +178,9 milioni di euro) e della Meccanica strumentale di Bergamo (+22,7%, +141,2 milioni di euro). Chiudono in positivo i primi tre mesi del 2023 anche la Metalmeccanica di Lecco (+4,6%, +26,8 milioni di euro), il Metalmeccanico del basso mantovano (+6,7%, +21,6 milioni di euro), la Lavorazione metalli Valle dell’Arno (+7,1%, +11,6 milioni di euro), le Macchine per la lavorazione e la produzione di calzature di Vigevano (+10,6%, +5 milioni di euro) e la Meccanica strumentale del bresciano (+1,3%, +3,3 milioni di euro). Solo i distretti dei Metalli di Brescia e della Meccanica strumentale di Varese chiudono il 1° trimestre del 2023 in calo rispetto al 2022 (rispettivamente -10,1%, -169,9 milioni di euro, e -13,1%, -37,9 milioni di euro). Pesano, in particolare, i valori inferiori delle vendite all’estero dei Metalli di Brescia, alla cui crescita nel 2022 aveva contribuito anche il rialzo dei prezzi alla produzione a livello internazionale. Nei primi mesi dell’anno l’andamento dei prezzi ha invece penalizzato i valori esportati del distretto che, tuttavia, continua a mantenere il primo posto a livello regionale.

Complessivamente positivo il Sistema casa (+5,9% vs. 2022, +103,5 milioni di euro), con risultati che mettono in luce un quadro di rallentamento rispetto al recente passato. In ordine, per incremento dei valori, si trovano i Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (+7,4%, +77,7 milioni di euro), seguiti dal Legno e arredamento della Brianza (+3,5%, +23,1 milioni di euro) e dal Legno di Casalasco Viadanese (+5%, +2,7 milioni di euro).

Al terzo posto per crescita dei valori delle vendite all’estero, tra le filiere monitorate, quella dell’Agro-alimentare (+11,2% vs. 2022, +48,9 milioni di euro), che, particolarmente attiva negli anni della pandemia, continua il suo processo di sviluppo sui mercati internazionali. Spiccano i distretti del Riso di Pavia (+30,1%, +23,3 milioni di euro), a cui ha contribuito anche il rialzo dei prezzi alla produzione, il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale (+4,9%, +12,9 milioni di euro), seguiti a distanza dalle Carni e salumi di Cremona e Mantova (+10,6%, +6,7 milioni di euro) e dai Vini e distillati del bresciano (+20,5%, +5,9 milioni di euro).

Segnali positivi anche per il Sistema moda che, nei primi tre mesi del 2023, ha mostrato un progresso rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente del 5,2% (pari a +48 milioni di euro). Tutti i distretti di questa filiera hanno registrato un incremento di vendite verso i mercati esteri, con l’unica eccezione del Tessile e abbigliamento della Val Seriana (-8,2% vs. 2022, -21,2 milioni di euro). Particolarmente rilevante la crescita ottenuta dal distretto del Seta-tessile di Como (+12,3%, +37,2 milioni di euro) grazie soprattutto alle maggiori vendite verso la Svizzera e la Francia. Seguono per crescita dei valori di export l’Abbigliamento-tessile gallaratese (+9%, +24,2 milioni di euro), la Calzetteria di Castel Goffredo (+6,1%, +5,2 milioni di euro) e le Calzature di Vigevano (+21,7%, +2,6 milioni di euro).

Infine, chiudono complessivamente in territorio negativo i primi tre mesi del 2023 i distretti della Gomma e plastica (-4,8% vs. 2022, -31,2 milioni di euro), dove le maggiori vendite registrate dal distretto della Gomma del Sebino Bergamasco (+7,8%, +13,5 milioni di euro) non sono state in grado di compensare la flessione subita dagli Articoli in gomma e materie plastiche di Varese (-9,3%, -44,7 milioni di euro).

È verso i mercati maturi che l’export dei distretti lombardi ha registrato la crescita maggiore in valore rispetto al 1° trimestre 2022. Si evidenziano le migliori performance negli Stati Uniti (+63 milioni di euro) e nel Regno Unito (+51) in particolare nella Metalmeccanica; in Francia (+33) nell’Agro-alimentare e nel Sistema moda, e ancora in Svizzera (+32) nel Sistema moda. Tra i paesi emergenti si sono distinti positivamente la Turchia (+41 milioni di euro), gli Emirati Arabi Uniti (+27) e l’Arabia Saudita (+25), in primis nella Metalmeccanica. Calano invece le vendite della Metalmeccanica verso la Germania, principale mercato di sbocco dei distretti industriali lombardi. Segno meno anche verso la Cina (-38 milioni di euro), dove si assiste a una contrazione dell’export di tutte le filiere settoriali lombarde.

Le esportazioni del 1° trimestre 2023 dei Poli tecnologici della Lombardia si collocano su livelli superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2022 (+8,3%, +293,3 milioni di euro), con una dinamica superiore rispetto alla media nazionale, al netto della stessa Lombardia (-0,8%). Solo il Polo aerospaziale della Lombardia (-3%, -6,8 milioni di euro) presenta esportazioni inferiori rispetto al 1° trimestre 2022; tuttavia, l’andamento dell’export di questo polo deve essere letto con la dovuta attenzione, considerato che si tratta di flussi influenzati da commesse pluriennali. Tutti gli altri Poli tecnologici della Lombardia chiudono invece in progresso rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Nell’ordine, per incremento dei valori: il Polo ICT di Milano e Monza (+14,1%, +153,3 milioni di euro), il Polo farmaceutico lombardo (+6,4%, +130,8 milioni di euro) e il Biomedicale di Milano (+9,4%, +16,1 milioni di euro).

Tra i mercati dei Poli tecnologici che registrano le migliori performance nei primi tre mesi del 2023, rispetto al 2022, vi sono la Svizzera (+154 milioni di euro), gli Stati Uniti (+152), l’Olanda (+90) e Singapore (+67) che, da soli, assorbono il 42% delle vendite all’estero totali.

Monitor_dei_Distretti_Lombardia_Iuglio 2023