Energia, Spada (Assolombarda): nucleare fondamentale per indipendenza. Investire su infrastrutture

Il nucleare come leva per arrivare all’indipendenza energetica. Ma anche le infrastrutture, la cooperazione tra pubblico e privato e le Olimpiadi del 2026. Di questo e non solo ha parlato il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, durante il panel ‘La leadership imprenditoriale nel territorio locomotiva d’Italia’ all’interno della 21esima edizione di Italia Direzione Nord, spin off della rassegna DN, nata per ragionare in modo apartitico e super partes dei temi relativi alla parte produttiva del Paese, presso la Fondazione Stelline a Milano.

Secondo Spada il nucleare “è fondamentale se vogliamo arrivare ad avere una sicurezza e un’indipendenza energetica per non ritrovarci più nella situazione come quella in cui ci siamo ritrovati in passato. Non nella sua totalità – ha spiegato – ma integrandosi con le altre tecnologie, con le rinnovabili e con l’idrogeno e coprendo tra il 10 e il 20% della necessità”.

Attualmente ci sono “degli Small modular reactor, reattori che vengono assemblati direttamente nelle aziende e portati suoi luoghi – ha aggiunto – hanno una produzione veramente bassissima di scorie e hanno un impatto basso anche dal punto di vista visivo. Penso ci sarà spazio anche per averli in Lombardia: serviranno soprattutto per quelle aziende che sono particolarmente energivore”.

Per il presidente di Assolombarda occorre “investire sempre di più” sulle infrastrutture. Al Nord, per esempio, “abbiamo opere fondamentali come la Pedemontana. Se ne discute non so da quanti anni: è un’opera che serve e dobbiamo arrivare a una conclusione. Porterebbe benefici ambientali e allenterebbe il traffico sull’asse milanese”.

Più in generale occorre “rafforzare la cooperazione tra pubblico e privato” e magari sviluppare il tema delle aree metropolitane che devono avere “veri poteri”.

Come sistema lombardo, invece, “abbiamo un’ottima collaborazione con Torino e Genova e dobbiamo cercare di arrivare anche in Veneto e in Emilia-Romagna: questo è il cuore produttivo del Paese e può trascinarlo a sopperire agli effetti della nuova globalizzazione”.

Infine, le Olimpiadi del 2026 “che saranno una grande opportunità per far conoscere ancora e meglio Milano e tutti i suoi territori, insieme al nostro bellissimo Arco Alpino – ha concluso -. E penso che sarà anche una possibilità per le nostre aziende di farsi conoscere e invitare i loro clienti”.