Accornero (Unione Artigiani): preoccupazione per andamento economico manifatturiero.

Segnali di tensioni e preoccupazioni per l’artigianato lombardo in avvio del 2020 sulla scorta dei dati sull’andamento economico manifatturiero artigiano a chiusura del 2019 presentati stamane in Unioncamere a Milano.

L’anno appena concluso – riflette il segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza, Marco Accorneroci consegna una situazione di stasi, con una crescita media quasi vicina allo zero, seppur in terreno positivo (+0,6%).”

 

Ad intimorire – prosegue Accornero – sono le previsioni riguardanti un mercato interno ingessato a cui rischiano di sommarsi le crescenti difficoltà nei mercati esteri dovute all’evolversi della crisi pandemica cinese. Se a fine 2019 i timori erano riservati alla guerra dei dazi, oggi a rendere incerto il futuro anche delle medie e piccole imprese artigiane sono i nodi interni al Paese, che impediscono l’innesco di una ripresa, e quelli internazionali. Lo scenario non è dei più promettenti, tanto che già nel quarto trimestre 2019 il fatturato delle imprese artigiane aveva svoltato in negativo. Ordinativi interni ancora in contrazione, mentre l’export resta positivo, seppure influisca solo per l8% sul fatturato totale artigtiano. Di pari passo, anche l’occupazione cala, con l’incremento del ricorso alla Cassa integrazione. Le aspettative dei nostri imprenditori si fanno più pessimistiche. Davanti a scenari negativi all’estero, non resta che rimarcare l’urgenza indifferibile di interventi che rilancino la domanda interna, in particolare in tema di taglio del cuneo fiscale e di semplificazione burocratica.”

“La crisi in atto – conclude Accoronero – è un’occasione per avviare processi di riforma attesi da tanto tempo e che non possono essere più rinviati.”