Super tornelli alla metropolitana, non si placa la polemica, tutti contro Mazzei

“Mentre la sinistra milanese è divisa davanti ai nuovi tornelli anti evasione in metropolitana, tra chi plaude e giudica il provvedimento definito addirittura di destra, occorre osservare e guardare in faccia la realtà ovvero se insieme ai nuovi tornelli sono previsti maggiori controlli sui mezzanini delle fermate della metropolitana e sulle linee di superficie, per contrastare le intrusioni delle famigerate borseggiatrici, l’ingresso in metro di due-tre persone a biglietto, a danno di chi lo paga veramente, spesso costretto a subire l’ingiustizia per non essere minacciato e aggredito, l’utilizzo improprio dell’accesso riservato alle persone diversamente abili e le violenze verbali e anche fisiche al personale Atm”: lo afferma Francesco Rocca, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Milano.

“I nuovi tornelli da soli non possono affrontare in modo efficace i problemi elencati, sono necessari più controlli per avere linee metropolitane e mezzi di superficie a passo con i tempi e con le altre città europee – prosegue -. I mezzi pubblici milanesi devono essere più sicuri e decorosi”.

“Forse il collega Mazzei non sa, perché non era ancora consigliere, che ATM stacca ogni anno circa 30mila tessere al prezzo calmierato di 50 euro. Un numero davvero esiguo nella Grande Milano di quasi 4 milioni di abitanti. Evidentemente non sono così tanti i poveri che risiedono nella nostra città perché con 6mila euro di ISEE è pressoché impossibile vivere. Il collega amante della bici può continuare a star tranquillo in merito alla città inclusiva. Perché non fa paragoni con Berlino in fatto di sicurezza? Sui tornelli inaugurati ieri da Sala come se fossero una grande opera l’investimento è molto opinabile, sarebbe stato più utile comprare quelli presenti nella stazione M5 dello stadio Meazza dove due adulti contemporaneamente non riescono a passare. Il sindaco dovrebbe preoccuparsi di più del presidio dei mezzanini perché i tornelli sono inutili senza un maggior presidio. Tutti, tranne lui, sanno che il personale di stazione non può intervenire nel caso in cui veda ‘portoghesi’ alle prese con il salto del tornello. I 150 agenti della security ATM da lui ricordati nelle storie Instagram sono un numero esiguo rispetto alle 120 stazioni della metropolitana e a tutte le linee di superficie che viaggiano da e per le periferie. Che fine ha fatto il nucleo della Polizia Locale, che fu istituito dal centrodestra, impiegato sui mezzi pubblici? Della sua esistenza se n’è dimenticato persino l’assessore Granelli che periodicamente, dopo le efferate aggressioni ai danni dei conducenti dei veicoli pubblici, lo utilizza con Sala per le foto a favore di social e giornali”. Lo dichiara Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino.

Il consigliere della Lista Sala, Marco Mazzei, ormai porta in consiglio idee da centri sociali. Passino le follie ideologiche green su Milano a 30 all’ora, costi dei parcheggi dei suv da triplicare e camion da eliminare, ma la difesa dei furbetti che saltano i tornelli in metropolitana è troppo. Chi non paga il biglietto non è il disoccupato, che gode già di sconti, ma il balordo di turno, spesso e volentieri immigrato, che si diverte nel calpestare le regole. Legittimare questa condotta è grave, soprattutto se a farlo è un rappresentante delle istituzioni. Secondo Mazzei un viaggio in metro quanto dovrebbe costare visto che ha candidamente dichiarato che chi ha di più deve pagare per tutti? Dieci euro? La componente ultra ambientalista che fa parte della maggioranza Sala è pericolosa. Bisogna continuare sulla strada della legalità: noi da anni chiedevamo barriere più alte. Chiediamo al Comune e ad Atm a pensare a soluzioni anche per i mezzi di superficie dove l’evasione è ancora più alta”. Così Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega.

“Sono per indole molto propenso a cercare di capire le ragioni di chi ha un’opinione diversa dalla mia: per quanto mi sforzi trovo però questa polemica sui tornelli della metro semplicemente surreale”. Lo dichiara Filippo Barberis, capogruppo del Pd a Palazzo Marino, in merito alle critiche avanzate da esponenti della maggioranza di centrosinistra in Comune, come il consigliere della Lista Sala Marco Mazzei che considera i nuovi tornelli ‘una prova muscolare’, penalizzante per l’inclusione di coloro che hanno difficoltà a pagare il biglietto Atm. “Penso che i nuovi tornelli andrebbero estesi in ogni stazione della metropolitana e che servano tecnologie più efficaci anche per il controllo sui mezzi di superficie. – continua Barberis – Penso che garantire il rispetto delle regole sia alla base di una comunità democratica fondata sul senso di responsabilità verso gli altri e sulla cura per i servizi pubblici. Penso che contrastare l’evasione tariffaria e usare ogni euro recuperato per migliorare i servizi di tutti sia un argomento che nemmeno vada discusso ma solo praticato con efficacia. La vergogna assoluta dell’indifferenza più che decennale da parte di Stato e Regione sulla sostenibilità economica della trasporto pubblico milanese (sensibilmente cresciuto in questi anni) ci pone solo ancora più urgenza nel portare avanti queste azioni. Come per l’operazione di acquisizione di M4, come per il lavoro sul ripristino della 73, l’obiettivo è sempre uno: lavorare ogni giorno per offrire il miglior trasporto pubblico possibile”. (MiaNews)