Sala in Bicocca invoca Governo su caro affitti, sicurezza, immigrazione e cultura

“Voglio rifare una convocazione a Palazzo Marino tra studenti e rettori perché il problema è evidente che non si risolve velocemente ma va affrontato”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine di un evento all’Università Bicocca, tornando sul tema del caro affitti. Già i mesi scorsi, a seguito della ‘protesta delle tende’ degli studenti, era stato fatto un primo incontro a Palazzo Marino. “Per me il limitare gli affitti brevi è un elemento ma bisogna fare anche altre cose, io penso che le grandi città possano concedere volumetrie anche un po’ in eccesso se chi costruisce cede al Comune una parte di appartamenti che il Comune dedica ad esempio ad affitti molto calmierati per studenti -ha aggiunto -. E’ il momento di fare queste cose, so benissimo che è una questione di difficilissima soluzione ma capisco anche molto le ragioni dei ragazzi, siamo stati giovani tutti. Io non abitavo a Milano quando ho fatto l’Università ma ho avuto la fortuna di poterci venire in tempi rapidi in treno, ho fatto l’università e quello mi ha cambiato la vita. L’università credo che sia il momento di cambiamento della vita più significativo che c’è”.

“Il Comune vorrebbe fare una scelta che se non è come quella di New York va in quella direzione e lo abbiamo proposto. Bisogna lavorare sul numero di giornate e sul numero di appartamenti”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine di un incontro all’Università Bicocca tornando sul tema del caro affitti e degli affitti brevi, dopo la decisione della città di New York di limitare fortemente i soggiorni turistici di pochi giorni effettuati attraverso Airbnb e piattaforme simili. Sulla regolamentazione degli affitti brevi, ha aggiunto il sindaco rispondendo ai cronisti “purtroppo prendendo atto che la ministra Santanché si è dimostrata all’inizio disponibile, ma di fatto non abbiamo novità, non è successo niente. Adesso abbiamo il caso anche un po’ eclatante di New York che però è un riferimento. Tra il bianco e il nero bisogna trovare il grigio giusto, non si possono avere più di 20 mila appartamenti dedicati agli affitti brevi. La preoccupazione della ministra Santanché è che così si colpisca il turismo, ma il turismo a Milano come sta crescendo tantissimo, abbiamo avuto +30% a luglio 2023 rispetto a luglio 2019. Quello che preoccupa noi è la gestione degli appartamenti”. “Non ce l’ho con il mio concittadino che ha un appartamento in più e lo affitta – ha chiarito ancora il sindaco – ma con chi in questi anni ha fatto razzia di appartamenti per poi metterli sul mercato tutti con affitti brevi, questo è successo, ci sono intere palazzine a Milano che hanno avuto quella destinazione. Ho lavorato nel mercato e nella concorrenza per tanti anni ma non è che un liberismo eccessivo sia la soluzione adeguata, bisogna dire che non va bene”.

Sul fronte della sicurezza “ci sono una serie di temi su cui bisogna lavorare, io non parlo di emergenza perché l’emergenza dura un lasso di tempo limitato, qui invece c’è un problema con cui le città dovranno confrontarsi, non sono così sciocco da non capire che un tema c’è, per cui assolutamente ci stiamo lavorando”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine di un incontro all’Università Bicocca tornando sull’incontro avuto lunedì a Roma con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Dobbiamo trovare le formule per confrontarci con la piccola criminalità che ormai è una cosa comune alle grandi città e anche qui ci vogliono strumenti diversi” ha aggiunto e poi “c’è sempre la richiesta di avere più forze in campo”. “Alcune stanno arrivando – ha aggiunto il sindaco – ma è chiaro che il Paese ha tagliato negli anni il numero delle diverse forze dell’ordine, adesso stanno iniziando ad assumerne, io ho sottolineato la situazione di Milano, poi tutto quello che succede a Milano, lo dico senza polemiche, viene sempre molto enfatizzato, in questo momento la gestione di questa città che è un patrimonio importantissimo per l’Italia va fatta con ancora più cura”.

Sul tema dei minori non accompagnati “sono due le questioni da affrontare, la prima e che l’accoglienza deve essere fatta da tutti, oggi il carico per le città è eccessivo, se c’è un elemento di proporzionalità rispetto alla popolazione va rispettato, ognuno deve fare la sua parte. La seconda è che oggi noi non abbiamo strumenti” perché “quando accogli un sedicenne non lo puoi mettere semplicemente in una struttura, ad esempio a Casa Jannacci, ma è molto più complesso, diciamo che il Paese non era nemmeno pronto a un flusso del genere. Non è un’accusa ma una constatazione”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine di un incontro all’Università Bicocca tornando sull’incontro di lunedì con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante il quale, come ha riferito il sindaco, si è parlato del tema migranti. “Questo è un elemento assolutamente importante”, ha aggiunto il sindaco. Rispondendo invece a una domanda sul tema sicurezza e sulle iniziative del governo per affrontare il fenomeno delle cosiddette ‘baby gang’, il sindaco ha detto: “in generale senza buttare la croce addosso ai ragazzi è chiaro che c’è un disagio significativo che va fronteggiato e che non avevamo in questa misura un po’ di anni fa, per fortuna nelle città italiane ancora in maniera limitata”.

Il sindaco Giuseppe Sala lunedì a Roma ha avuto un incontro anche al Ministero della Cultura. Lo ha riferito lo stesso Sala a margine di un incontro all’Università Bicocca. “Sono stato al Ministero della Cultura perché dobbiamo continuare a rafforzare la collaborazione con il Ministero, a Milano abbiamo 50 teatri e orchestre, dobbiamo continuare le iniziative che stiamo facendo, da MiTo al portare nelle periferie la nostra offerta culturale soprattutto d’estate – ha detto -. Come sempre vado soprattutto per chiedere fondi, ma anche per chiedere di continuare la collaborazione”. (MiaNews)