Navalny, la fiaccolata in Piazza della Scala

La manifestazione in piazza della Scala (Foto Mianews)

Circa 200 persone si sono ritrovate in piazza della Scala per commemorare Alexei Navalny, l’attivista russo morto il 16 febbraio scorso nella colonia penale speciale dov’era detenuto in Russia. Il Consiglio comunale cittadino è stato interrotto per permettere ai consiglieri di partecipare alla manifestazione ed erano presenti, oltre ai rappresentati di molti movimento politici, anche diversi attivisti russi e rappresentanti della comunità ucraina. A inizio e a fine commemorazione è stato rispettato un minuto di silenzio e i manifestanti hanno acceso le torce dei loro telefoni. “Viva la libertà, viva la democrazia”, è stato lo slogan che ha chiuso la manifestazione.

“É capitato pure a me nella vita di essere identificato, non è un dato che comprime una qualche libertà personale”.

Lo ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, commentando l’identificazione ieri da parte della Digos di alcune persone che hanno deposto fiori in memoria di Alexei Navalny, in corso Como, sotto la targa dedicata ad Anna Politkovskaya.

“L’identificazione delle persone è una operazione che si fa normalmente nei dispositivi di sicurezza per il controllo del territorio – ha aggiunto -, il personale mi è stato riferito che non avesse piena consapevolezza”.

Nel corso della seduta odierna, il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio per commemorare i 4 operai morti nell’incidente di venerdì scorso nel cantiere del nuovo supermercato Esselunga a Firenze e Alexei Navalny. Il minuto di silenzio per l’oppositore di Putin è stato chiesto da diversi interventi, tra i quali quello del consigliere PD Alessandro Giungi che oggi assieme al collega di gruppo Daniele Nahum ha deposto un mazzo di fiori in memoria di Navalny ai Giardini Anna Politkovskaja, in corso Como.

Non ho altri commenti, ha parlato il ministro dell’Interno Piantedosi e quindi è inutile che mi aggiunga con una cosa di puro buonsenso. Mi pare che il ministro abbia dato una spiegazione che ha la sua logica dopodiché è chiaro che in questo momento sarebbe bene togliere tensione al tutto ed evitare che nascano fraintendimenti”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine di un incontro alla Società Svizzera di Milano, in merito all’identificazione da parte della Polizia di Stato delle persone che ieri si sono raccolte ai Giardini Anna Politkovskaja, in corso Como, per commemorare Alexei Navalny.

Con riferimento all’intervento di un equipaggio della Polizia di Stato nel pomeriggio di ieri presso i giardini Anna Politkovskaya, la Questura comunica che “il personale si è recato sul posto al fine di identificare compiutamente il promotore dell’iniziativa, in quanto era pervenuta il 17 febbraio alla Questura un’email generica che preannunciava la presenza in loco di non più di tre persone. In particolare, il presunto organizzatore, Boris Gonzhalenko, sconosciuto agli atti d’ufficio, aveva omesso di allegare copia del documento d’identità o un passaporto russo, omettendo anche di precisare l’orario dell’iniziativa: informazioni che vengono ordinariamente indicate nell’atto di preavviso. L’intervento della pattuglia, di fronte ad un gruppo di persone, a fronte delle tre preannunciate, era finalizzato semplicemente a verificare con esattezza l’identità del promotore; la contemporanea identificazione di tutti i presenti, effettuata d’iniziativa dagli operanti per un eccesso di zelo, non aveva alcuna finalità di impedire l’esercizio delle libertà dei partecipanti all’iniziativa”.