Giornata della Memoria, la cerimonia all’ex Albergo Regina. Condanna unanime a rigurgiti antisemiti

La cerimonia davanti all'ex Albergo Regina (Foto Mianews)

Rappresentanti di istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, studenti, erano presenti questa mattina alla deposizione delle corone di alloro presso la lapide in memoria delle vittime del nazifascismo in via Silvio Pellico a Milano.

Qui, un tempo, sorgeva l’albergo Regina, che dal 13 settembre 1943 al 30 aprile 1945 si trasformò nella sede del comando nazista della città, dove gli occupanti decisero delle sorti di numerosi ebrei, oppositori politici, appartenenti a gruppi sociali o religioni minoritarie.

La commemorazione a cui hanno partecipato una sessantina di persone si inserisce nella serie di eventi che il Comune di Milano ha organizzato questa settimana in preparazione alla celebrazione del Giorno della Memoria. Un’occasione per “riflettere sui mali della nostra società”, tra i quali l’intolleranza, con l’obiettivo di “salvaguardare la democrazia e la vita di tutti noi” ha detto Roberto Cenati, presidente provinciale di Anpi.

Un’occasione che guarda non solo al passato, ma anche al futuro con un’attenzione particolari agli studenti e alla loro formazione. Roberto Jarach, presidente Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, ha sottolineato come il “mondo della scuola” e gli “studi storici” siano particolarmente importanti per sensibilizzare i giovani su quello che è accaduto, anche perché non avvenga più.

In rappresentanza del Comune era presente l’assessore Emmanuel Conte che ha sottolineato invece due problemi dell’ attualità: la “crisi della dimenticanza collettiva” e le “parole d’odio”. Tra i presenti alla cerimonia anche Marco Griguolo, Città Metropolitana Milano, Gianluca Comazzi, assessore al Territorio e ai Sistemi Verdi della Regione Lombardia, Maurizio Barbarello, vicepresidente ANED, Ilian Boni, vicepresidente comunità ebraica milano, Milo Hasbani, vicepresidente comunità ebraiche italiane.

“Ne ho parlato anche con il prefetto e mi ha detto che è allineato con il ministro e io non posso che accettare questa decisione”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine dell’incontro con le studentesse e gli studenti milanesi nell’ambito delle iniziative relative alla celebrazione della Giornata della Memoria, in merito all’indicazione data dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi di spostare i cortei e le manifestazioni pro Palestina previste per domani, sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah. “È difficile dare un giudizio – ha continuato Sala – anche perché non è una cosa che riguarda solo Milano ma è a livello nazionale. Non voglio commentare, ma credo che sia inevitabile a questo punto, quindi bene così”. Rispondendo poi alla domanda se ci siano rischi per domani, Sala ha detto: “Probabilmente sì. Domani sarà comunque una giornata delicata quindi posso capire le ragioni del ministro”.

“Sono preoccupato anche perché teniamo conto del periodo e credo sia un momento molto difficile: bisognerebbe cercare di comprendere realmente quanto accade perché è inconcepibile e inaccettabile che si vedano ancora dei rigurgiti di antisemitismo che ero convinto fossero stati cancellati definitivamente e che invece esistono e sono nascosti sotto il tappeto”. Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana, a margine della presentazione a Palazzo Mezzanotte del piano di mandato per il prossimo triennio della Fondazione Bruno Kessler, in merito a possibili manifestazioni pro Palestina in concomitanza con la commemorazione della Giornata della Memoria. Dal Ministero dell’Interno è arrivata l’indicazione di rinviare i cortei.

“Io credo che domani debba essere celebrata la Giornata della Memoria, istituita dal Parlamento italiano nel 2000, che ricorda la tragedia della Shoah. Sarebbe a mio avviso fuorviante che in quel giorno si parlasse di una situazione, pur gravissima” ovvero l’attuale conflitto in Medio Oriente “e che la riflessione degli italiani si incentrasse sull’attualità”. Lo ha detto il presidente di ANPI Milano, Roberto Cenati, a margine dell’incontro con le studentesse e gli studenti milanesi nell’ambito delle iniziative relative alla celebrazione del Giorno della Memoria. “Concentrando il tutto sull’attualità – ha continuato Cenati – si perde il richiamo al passato che è fondamentale. Sono improponibili gli accostamenti tra la Shoah e quello che sta accadendo in quell’area”.

“La memoria ci insegna e ci dà una guida. Soprattutto i tempi ritornano. Non drammatici come in passato, ma anche a Milano un ritorno dell’antisemitismo si sta sentendo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine dell’incontro con le studentesse e gli studenti milanesi nell’ambito delle iniziative relative alla celebrazione della Giornata della Memoria.

“È purtroppo vero che a Milano, come dice il sindaco Sala, sta tornando un sentimento di antisemitismo. Il problema è che il Comune è il primo a non far nulla per evitarlo, come dimostra l’esposizione della bandiera palestinese sull’ex Municipio di Crescenzago, di proprietà comunale che ospita le sedi di Anpie Legambiente”. Lo dichiarano Samuele Piscina, segretario cittadino della Lega, e Silvia Sardone, eurodeputata, entrambi consiglieri comunali di Milano. “Ciò che sta accadendo in piazza Costantino, stabile del Comune di Milano inserito nel fondo immobiliare Milano I di BNP Paribas, nel quale risiedono le associazioni ANPI e Legambiente, è davvero vergognoso. Le associazioni presenti nello stabile, affittuarie del Comune, hanno esposto intenzionalmente una bandiera palestinese come chiaro ed evidente segno di sfregio al popolo ebraico dopo il terribile attacco terroristico che ha subito Israele. Ritenendo che le istituzioni debbano condannare un atto simile, abbiamo presentato una Domanda a Risposta Immediata al Comune per comprendere quali azioni avrebbe intrapreso affinché il vessillo fosse rimosso. La risposta, Giunta in questi giorni, è a dir poco imbarazzante: il Comune se ne lava le mani sostenendo che la competenza sia del fondo immobiliare e quindi non consentendo neanche la discussione dell’argomento in aula Consiliare. Peccato che proprio sulla pagina del Comune sia scritto nero su bianco che la governance del fondo immobiliare resti in mano al Comune, che peraltro ha già deliberato l’alienazione delle quote, ma non ha ancora proceduto alla loro vendita e quindi permane il gestore dello stabile. Purtroppo la sinistra comunale, capitanata dal sindaco Sala, ancora una volta si macchia di un odio anti Israele, non prendendo le distanze dai terroristi di Hamas. È una vera vergogna che il Comune, dopo la mancata partecipazione alla manifestazione pro-Israele e i continui balzelli del Sindaco, se ne lavi le mani. La Lega, come sempre, si schiera al fianco del popolo ebraico e israeliano, condannando non solo le azioni deplorevoli di ANPI e Legambiente, ma soprattutto la gestione di Sala e della Sinistra. Il Comune prenda le distanze dal vile atto durante il Giorno della Memoria e intervenga per la rimozione immediata della bandiera”. (MiaNews)