Ambrogini, polemiche per riconoscimenti ad Andrea Pucci e leader tende in piazza, opposizione contro Sala

“Credo di sì” che sia giusto dare l’Ambrogino d’oro a Ilaria Lamera, la studentessa delle tende in piazza “nell’ambito di tutti quelli che sono i premiati. Credo che sia una segnalazione, una proposta che aveva la sua dignità perché andava a toccare un problema vero”.

Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine della conferenza stampa di presentazione della mostra ‘Piero della Francesca. Un capolavoro riunito’. Parlando delle polemiche legate ad alcuni nomi, “questa delega al Consiglio nasce all’epoca della sindacatura del mio amico Albertini. È stata data al Consiglio ed essendo data al Consiglio automaticamente significa che la si dà ai partiti e alla trattativa dei partiti – ha spiegato Salsa – Ognuno ha la sua idea, la mia idea è che gli Ambrogini devono essere dati alla gente che non ha niente, che fa dei gesti importanti e che non ha altra visibilità. Ma è la mia idea personale. Come sindaco non ho potere se non ostativo che non ho mai dovuto esercitare sugli Ambrogini d’oro. Osservo e partecipo nel mio ruolo istituzionale e anche con affetto”.

“Mi domando come nessuno abbia fatto i dovuti controlli prima di concedere il riconoscimento più alto della nostra città a Andrea Pucci”. Lo dichiara Michele Albiani, consigliere comunale Pd e attivista LGBTQ+, che continua: “Le sue offese a donne, tra cui la nostra segretaria Nazionale Schlein, e minoranze, come l’anno scorso nei confronti di Tommaso Zorzi, erano risapute e trovo vergognoso che nessuno abbia sollevato la questione e cassato questo scempio peggiore dei suoi sketch. Se sapessi fischiare con le dita parteciperei alla premiazione, ma me ne starò a casa il 7 dicembre. – aggiunge Albiani – Un’altra prova che l’assegnazione delle benemerenze deve essere riformata. Come se non bastasse il fatto che ogni anno consiglieri violino il regolamento annunciando urbi et orbi le proprie candidature, che dovrebbero rimanere riservate, e che vengono comunque premiate”.

“Da capogruppo del PD in Comune 15 anni fa avevo proposto, palesemente ignorato, che fossero il sindaco e gli ex sindaci milanesi a decidere, peraltro non avevamo ancora vinto le elezioni, eravamo all’opposizione. Continuo a credere che sarebbe una piccola cosa nella direzione giusta e questo prescinde totalmente dalla qualità delle diverse candidature nonché dei consiglieri comunali in carica che giustamente, e regolamento alla mano, fanno tutto quel che possono. Milano vive di lacerazioni profonde. Ogni tanto potremmo pensare di unirla un poco di più”. Lo dichiara Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, in merito agli Ambrogini conferiti il 7 dicembre. “Il regolamento impone che siano i consiglieri comunali a gestire la cosa. Questo la porta ad essere l’occasione ghiotta per mille articoli che raccontano, ancora una volta, di come un gruppo politico abbia sostenuto Tizio o Caia e abbia bocciato Sempronio. – spiega Majorino – La cosa è amplificata dai social. L’equilibrio della faccenda è complicato: c’è sempre il nome che piace a tutti e quello che scontenta molti. Il PD vedo, grazie innanzitutto alla serietà del suo capogruppo Barberis e della Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, che spesso evita di fare la corsa a ‘ho candidato x e ho candidato y’. Ma nonostante ciò continuo a credere che per un’occasione simile a cui siamo in tantissimi affezionati le regole vadano riviste. Per carità, è questa, a fronte dei problemi di ogni giorno, una piccolissima cosa tuttavia (so di essere una voce molto isolata nella politica milanese) per me andrebbe proprio rivista la regola”.

“Da statuto il sindaco di Milano ha potere di veto sui nomi proposti dai consiglieri. Mi sono permesso da fondatore di un’associazione che si batte contro ogni forma di intolleranza e discriminazione di scrivere personalmente a Giuseppe Sala per chiedergli come stanno facendo in queste ore moltissimi milanesi, di esercitarlo su Pucci”. Lo dichiara il consigliere regionale del Patto Civico e fondatore dei Sentinelli Luca Paladini. “Il tema non è se tale Andrea Pucci sia di destra o di sinistra. Il tema è che usa il sessismo, la misoginia, l’omofobia come strumenti per ‘provare’ a divertire il pubblico. Battute su quanto assomigli a un uomo Elly Schlein, battute su Tommaso Zorzi che siccome è omosessuale magari avrebbe preferito ricevere il vaccino nel culo. Il livello di tale Andrea Pucci è questo. E il tale Pucci riceverà a dicembre l’Ambrogino d’oro. La massima onorificenza che la città di Milano assegna”, aggiunge Paladini.

“Le polemiche su Andrea Pucci sono francamente ridicole. È un comico amatissimo, un milanese che ha fatto la gavetta. Ha condotto 3 programmi one man show in tv seguitissimi ed è nei teatri italiani, da oltre 15 anni, con più di 80 date all’anno. È stato protagonista a Milano con ben 33 date al Teatro Nazionale e i suoi spettacoli sono sempre con il ‘tutto esaurito'”: così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere della Lega. “Non mi risulta che l’ambrogino d’oro sia un riconoscimento che vada dato solo a chi è di sinistra, ricordo ai compagni sommessamente che Milano non è un circolo dell’Unità! Le polemiche da sinistra sono alquanto patetiche – prosegue la consigliera leghista – quest’anno vediamo la premiazione di Ilaria Lamera, la studentessa di una protesta che lascia perplessi come quella delle “tende in piazza” e che nemmeno è di Milano. Negli anni abbiamo visto premiare con l’Ambrogino in ricordo per “la mamma del Leoncavallo”, un centro sociale noto per l’illegalità e le occupazioni abusive. Anni fa fu premiata, su sollecitazione della sinistra, anche Rossana Rossanda che aveva fatto in passato un appello a favore del terrorista rosso Cesare Battisti e la cui premiazione portò a lamentele pubbliche di numerose vittime del terrorismo. L’anno scorso il premio è stato dato anche a un politico chiaramente di parte, Marco Cappato e non ricordo sollevazioni popolari. Trovo inoltre anche stucchevoli le polemiche sulle battute ‘politicamente scorrette’, evidentemente a sinistra vorrebbero la censura pure sulle battute di un comico. O meglio vorrebbero censurare solo le battute di un comico di destra. Siamo veramente alla follia! Pucci è un comico, non un politico. Niente, i comunisti non ce la fanno proprio a farsi una risata, sono tristi. In ogni caso io tra un comico di Milano molto seguito e amato e chi sosteneva centri sociali illegali e terroristi francamente scelgo il primo”.

“Se mi chiedete di dire che nella nomina degli Ambrogini non c’è stato clientelismo, io non posso dirlo. Se ognuno apre Google e cerca clientelismo, leggerà che è un sistema di rapporti tra persone basato sul favoritismo, soprattutto in campo politico, in nome di un reciproco interesse. Quello che io affermo è che a volte si dà l’Ambrogino a chi attacca la giunta”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, durante il Consiglio comunale in cui si discuteva la mozione per la sfiducia dell’assessore all’Ambiente e Verde Elena Grandi. Sala aveva iniziato il suo intervento affermando che “il giorno dopo la scelta degli Ambrogini che il Consiglio si permetta di fare una mozione del genere contro una persona che lavora è veramente vergognoso”. “Una mozione del genere dopo quello che ho visto ieri è una vergogna”, aveva detto. Affermazioni queste delle quale il capogruppo Pd Filippo Barberis si è detto ‘dispiaciuto’. Da qui quindi le parole del sindaco che rispondendo al capogruppo Pd, ha attaccato sul tema Ambrogini: “Mi volete dire che non ci sono stati casi del genere? Ma lo sapete anche voi che tra le proposte ci sono delle persone vicine alle forze politiche, persone che fanno la loro parte politica durante l’anno e che poi ricevono la candidatura all’Ambrogino”. “Io lo vedo così il tema degli Ambrogini: ogni anno vengono proposte persone che fanno comodo a una parte politica, perché durante l’anno hanno operato per screditare la giunta”.

“L’ennesima sparata di Sala contro il Consiglio comunale dimostra ancora una volta che non ha alcun rispetto per il lavoro che viene fatto dai rappresentanti eletti dai milanesi. È facoltà dell’opposizione presentare la sfiducia verso un singolo assessore e criticarci per questo è assolutamente inopportuno. Inoltre, attaccare anche la sua maggioranza sul ‘sistema clientelare’, a suo dire, degli Ambrogini è molto grave”: così il capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico commenta l’intervento del sindaco in Consiglio comunale. “Se non era soddisfatto dei nomi proposti avrebbe potuto dirlo per tempo, come fatto nei confronti di altri. Dall’alto del suo scranno il sindaco giudica tutti e guai a dirgli cosa si pensa di lui – prosegue De Chirico -. È sempre più solo e assolutamente disinteressato dal suo secondo mandato perché non dovrà più presentarsi al cospetto dei milanesi. Dopo l’esperienza come attore nel video dei Club Dogo, gli suggeriamo di provare a frequentare i salotti TV di qualche tribuna politica come commentatore tuttologo”.

“Restiamo allibiti davanti all’atteggiamento del sindaco Sala che, come un pistolero del Far West, incalza l’aula e distingue chi voterà o meno la mozione di sfiducia all’assessore Grandi sulla gestione del verde come ‘persone perbene da persone non perbene’. Nello sfogo Sala addirittura taccia il Consiglio comunale di gestione clientelare rispetto ai premiati degli Ambrogini, forse riferendosi al premio a Ilaria Lamera che, come capo delle ‘tendine’ al Politecnico, di fatto sfiducia pure l’assessore Maran. Zittisce pure i cittadini che dalla tribuna si permettevano di dissentire, ordinando loro di sedersi. Brutto clima, restiamo esterrefatti. Sarebbe ora di una riflessione collettiva da parte della sinistra milanese”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo.

“Il sindaco Sala oggi in aula consiliare ha dichiarato che ‘ci sono consiglieri per bene e non per bene” e altresi ‘che gli Ambrogini sono frutto di un rapporto clientelare’: sono dichiarazioni inaccettabili, sono affermazioni che non possono rimanere senza una adeguata spiegazione”: lo afferma Enrico Marcora, consigliere comunale di FdI. “Sollecito pertanto il Sindaco Sala a tornare in Consiglio con dati alla mano che supportino tali dichiarazioni”, aggiunge.

“Il sindaco Sala oggi in Aula consiliare ha dichiarato che ‘ci sono Consiglieri per bene e non per bene’ e ‘che gli Ambrogini sono frutto di un rapporto clientelare’. Sono dichiarazioni inaccettabili, affermazioni che non possono rimanere senza una adeguata spiegazione. Sollecito pertanto il sindaco Sala a tornare in Consiglio con dati alla mano che supportino tali dichiarazioni”. Così Enrico Marcora, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. (MiaNews)