Playoff, l’Olimpia fa sua gara 1 contro Trento.

L’Olimpia entra nei playoff con il piglio giusto, giocando una grande partita difensiva e controllando con forza i rimbalzi. Kyle Hines detta i tempi fin dall’inizio, poi gradualmente la squadra prende ritmo sulle due estremità del campo, tira bene da tre e spacca la gara tra la seconda metà del secondo quarto e il terzo periodo. Vince 88-62 e guida 1-0. Non c’è tempo per riflettere oltre perché è già tempo di Gara 2 con il dubbio Shavon Shields, uscito anzitempo per un problema alla coscia destra che verrà valutato in queste ore.

IL PRIMO QUARTO – Trento parte come nelle ultime gare, centrando i primi quattro tiri dal campo, incluse due triple, di Morgan e Browne, e così va avanti 10-6. Anche l’Olimpia però trova una certa facilità nel segnare. La prima tripla, di Shavon Shields, ripristina la parità. Milano mette la testa avanti su una tripla di Malcolm Delaney. Victor Sanders pareggia con una tripla da otto metri contro la zona, ma l’Olimpia riparte subito con un jumper dalla media di Gigi Datome e un alley-oop convertito da Biligha. Sistemata la difesa negli ultimi tre minuti, l’Olimpia chiude avanti il primo quarto 26-20, con sette assist di sei giocatori differenti.

IL SECONDO QUARTO – Il margine sale a sette punti poi Trento piazza un parziale di 4-0 tutto confezionato dalla lunetta. A fermare il momento critico è un canestro di forza da sotto di Kyle Hines. Un gioco da tre Shields, un rimbalzo di Hines e un’entrata di Moraschini scavano otto punti di divario sul 38-30. Poi arrivano due triple di fila, di Shields e Moraschini, e il vantaggio si allarga. La difesa, salita di tono dopo i primi minuti, sostiene lo sforzo dell’attacco, e scava 14 punti di margine dopo otto minuti. Una bomba di LeDay chiude un tempo da 7/10 di squadra dall’arco con Milano avanti 49-34.

IL TERZO QUARTO – I falli diventano subito un problema, perché arrivano in due possessi consecutivi sia il terzo di Delaney che quello di Punter, così Coach Messina è costretto ad anticipare le rotazioni. Ma la difesa continua a tenere e l’attacco a macinare situazioni favorevoli. Un canestro di forza di Shields lungolinea apre venti punti di margine sul 55-35. Il vantaggio arriva a quota 23 punti in due occasioni. Trento prova a ripartire approfittando del bonus bruciato subito da Milano con le iniziative in palleggio di Forray. Rodriguez arma i salti di Biligha costringendo Coach Molin al timeout. Il vantaggio schizza anche a 25 punti, ma l’ultimo canestro è una tripla di Morgan da otto metri per il 72-51 Olimpia.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia controlla la partita e controlla anche i rimbalzi, con un Hines monumentale (6/6 dal campo, sette rimbalzi), anche se nel quarto periodo perde un po’ di fluidità e con essa incassa qualche palla persa e qualche contropiede. Una tripla di LeDay su un pick and roll centrale con Punter e poi una seconda proprio di Punter generano il più 26. Coach Messina può estendere a 12 uomini la sua rotazione. E Milano chiude controllando la gara.

GARA 2 – Gara 2 della serie al meglio delle cinque partite si giocherà domani, venerdì 14 maggio alle ore 19.00 sempre al Mediolanum Forum, con diretta su Eurosport 2 ed Eurosport Player).

Così Coach Ettore Messina ha commentato Gara 1 dei quarti di finale dei playoff del campionato italiano: “Abbiamo giocato una partita solida difensivamente, dopo un avvio un po’ troppo leggero, di tre o quattro minuti in cui abbiamo permesso qualche canestro facile di troppo. Poi siamo cresciuti e abbiamo svolto un buon lavoro a rimbalzo. Quello che ci preoccupa è l’infortunio di Shavon Shields: ha fatto un movimento strano e adesso dovremo vedere che tipo di problema abbia. Domani andiamo di nuovo in campo e sperimentiamo una situazione nuova per tutti. A me è capitato di giocare i “back-to-back” in Russia un po’ di anni fa e non è mai facile farlo. Dovremo recuperare subito energie fisiche e mentali, da tutti, in modo da tentare di vincere anche Gara 2″.

Così Riccardo Moraschini alla fine: “Abbiamo alzato il livello difensivo dopo un primo quarto in cui hanno segnato un po’ troppo e questo ci ha permesso di prendere un buon vantaggio, ma non conta nulla perché l’importante è vincere. Sappiamo che ci aspetta un mese speriamo molto lungo, ma il modo migliore di affrontarlo è giocando una partita alla volta e pensare solo a quello. Per me si tratta di allenarsi bene ed essere pronto quando serve. Siamo una squadra profonda e ambiziosa, per cui tutti sappiamo di dover essere pronti a dare una mano quando serve”.