Olimpia, vittoria contro Trento.

Un avvio strepitoso sui due lati del campo forse illude l’Olimpia che invece con Trento deve giocare tutti i 40 minuti e risolverla nel quarto periodo quello in cui Naz Mitrou-Long segna tutti i suoi dieci punti e Devon Hall con una palla rubata e poi una tripla decide la gara. La difesa che tiene l’avversaria a dieci punti nel quarto conclusiva, una difesa ancorata dallo stesso Hall e da un notevole Stefano Tonut, è ciò che completa il lavoro per Milano: 78-65.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia usa la propria aggressività difensiva per generare opportunità in attacco, in contropiede. Luwawu-Cabarrot e Tonut combinano per 20 dei primi 22 punti della squadra. Il massimo vantaggio è di 16 punti sul 19-3 con Coach Molain che ha già bruciato il primo time-out. Trento risponde dopo la sospensione, con l’energia di Forray in regia. Riesce a tornare sotto la doppia cifra di divario, prima che Deshaun Thomas segni in situazione di post-up e Baron centri la retina dall’angolo sull’ultimo possesso per il 28-15 Olimpia che fa 12/17 dal campo.

IL SECONDO QUARTO – Su una tripla di Baron procurata da un rimbalzo offensivo di Deshaun Thomas, l’Olimpia scappa a più 18, nuovo massimo vantaggio. Ma subito dopo, un paio di palle perse e tiri sbagliati permettono a Trento di piazzare un parziale di 7-0 che la riporta a meno 11 dopo tre minuti. Il momento favorevole di Trento prosegue anche dopo il time-out di Coach Messina. Diventa 11-0 prima che Davies dalla lunetta spezzi il momento negativo. L’Olimpia riparte, ma non è più brillante come nel primo quarto, concede anche qualche rimbalzo offensivo di troppo (nove all’intervallo, quattro di Atkins) e fatica contro i due playmaker, soprattutto Matteo Spagnolo che con un gioco da tre punti riporta i suoi a meno sei. Qui il distacco va ad elastico ma alla fine resta lì, 43-37.

IL TERZO QUARTO – Trento si avvicina sempre più, Spagnolo la porta a meno quattro. L’Olimpia prova ad allungare ma su un alley-oop per Atkins poi un lungo jumper di Graduzlis arriva a meno uno a metà del periodo. Dopo il time-out di Coach Messina, Atkins firma il sorpasso. A cancellarlo è Thomas su un suggerimento di Davies, che poi commette il terzo fallo e deve tornare in panchina. Forray con il suo caratteristico floater restituisce il vantaggio ai suoi. Milano replica con una penetrazione di Baron poi un jumper dalla media di Biligha. Un tap-in ancora di Biligha estende il vantaggio a cinque punti, ma una tripla di Forray chiude il periodo. OIimpia avanti 56-54.

IL QUARTO QUARTO – Biligha controlla i rimbalzi, Mitrou-Long alza il ritmo dell’Olimpia. Segna cinque punti consecutivi, quando il livello di rendimento della difesa cresce. Una tripla di Baron completa il parziale di 8-0 che forza il time-out di Coach Molin con Milano avanti di nuovo di dieci, 64-54. Due volte il vantaggio raggiunge gli 11 punti, la seconda con una tripla dall’angolo di Mitrou-Long. Cinque punti consecutivi di Spagnolo riavvicinando Trento a meno sei. Una palla rubata da Hall e poi una tripla proprio di Hall a 1:59 dalla fine ricostruiscono nove punti di margine per l’Olimpia. Poi Tonut chiude la gara rubando palla e convertendo il contropiede nel 78-65 finale.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con Trento: “Sono molto contento della vittoria, perché giocavamo contro una squadra che, cifre alla mano, ha una delle migliori difese del campionato, che è fisica, ha energia, è organizzata, ti sfida perché occupa le linee di passaggio. Noi abbiamo avuto 10-12 minuti davvero buoni, in cui abbiamo costruito un vantaggio consistente, e poi ci siamo un po’ persi a causa delle palle perse, come ci succede spesso. Nel primo tempo loro hanno segnato cinque canestri da palla persa nostra e nove punti da rimbalzo offensivo. Quindi 19 punti dei 37 che avevamo sono stati punti gratuiti. A quel punto ci è venuta un po’ di paura, normale, ma devo dire che i ragazzi hanno alzato il livello della difesa e poi nel quarto periodo sono stati importanti i minuti di Mitrou-Long, che hanno un po’ spaccato la partita”.

Sulla prova di Stefano Tonut: “Ottima. L’ho tolo a venti secondi dalla fine per fargli prendere l’applauso. Non c’è niente che valga di più per un giocatore che questo riconoscimento. Ci ha dato tanto in difesa, ha segnato punti, ha rubato palloni. Ha giocato una grande partita da Tonut, sono molto contento. Anche Paul Biligha ci ha dato minuti. E’ stata una partita in cui, vedendo anche le prove di Spagnolo e Flaccadori, i giocatori italiani avranno fatto felice Coach Pozzecco e lo staff azzurro”.

Su Shabazz Napier: “La partita di Reggio Emilia è stata quella che ha fatto da spartiacque, è quella in cui abbiamo capito che non potevamo più rinunciare a fare un intervento perché le difficoltà erano oggettive”.

Su Nicolò Melli: “Non è uno stop grave, ma ha un sovraffaticamento e abbiamo preferito proteggerlo piuttosto che rischiare perché il polpaccio è quello che gli ha creato problemi lo scorso anno. Conto di averlo in campo già giovedì con la Stella Rossa, ma non rischieremo nulla, saremo conservativi. L’abbiamo fermato per evitare il peggio”.