Milan, buona la prima, Giroud e Pulisic stendono il Bologna

Il Milan vince 2-0 sul campo del Bologna oggi, 21 agosto 2023, nel posticipo in calendario per la prima giornata del calendario del campionato di Serie A 2023-2024. I rossoneri si impongono con i gol di Giroud e Pulisic, a segno nel primo tempo.

Pronti, via e il Bologna spaventa il Diavolo. I rossoblu sfiorano il gol dopo una ventina di secondi: Lykogiannis calcia da lontano, traversa. Il Milan si assesta, entra pienamente in partita e alla prima chance colpisce. Pulisic innesca Reijnders, che con una sponda offre il pallone a Giroud: destro secco, 1-0 all’11’ per la squadra allenata da Pioli. Il Bologna prova a reagire ma viene colpito e affondato al 21′ dagli ospiti. Pulisic affonda, scambia con Giroud e di destro battezza l’incrocio dei pali: 2-0, Milan padrone del match. I padroni di casa si fanno vivi dalle parte di Maignan con una botta di Ferguson, ma è Skorupski il portiere più impegnato: l’estremo difensore nega la doppietta a Giroud e tiene viva la partita.

Nella ripresa, il Milan bada a controllare il match e a dosare le energie. Il Bologna può alzare il baricentro con continuità. Al 52′ Tomori rischia grosso nella propria area, con un contatto su Orsolini che l’arbitro Pairetto non giudica falloso. Ndoye al 60′ scheggia il palo esterno, pochi secondi dopo Maignan deve mettersi all’opera per disinnescare i tentativi di Aebischer e Posch.

L’ultima porzione della partita animato dal palo che Leao centra al 90′. Il serbatoio del Bologna si svuota, il Milan gestisce senza patemi: buona la prima per i rossoneri.

Mister Stefano Pioli ha parlato a DAZN nel post partita di Bologna-Milan. Queste le sue dichiarazioni.

La nuova fascia destra del Milan con Pulisic e Chukwueze: “A prescindere da questo penso sempre che più metti in possesso palla i giocatori di qualità che hai e più puoi trovare la giocata. Dobbiamo ancora lavorare per trovare equilibri migliori, ma chi è arrivato può darci una grande mano. Mi piace l’atteggiamento dei miei giocatori, c’è comunque molto su cui lavorare”.

Quanto si sente rassicurato sulla profondità della rosa? “Sono soddisfatto perché insieme ai dirigenti avevo chiesto caratteristiche particolari. Non dei nomi ma delle caratteristiche specifiche in certi ruoli e sono arrivati. Avere sugli esterni giocatori da uno contro uno è importante. Sta nascendo un bel gruppo, i vecchi hanno fatto di tutto per far inserire i nuovi, i nuovi sono disponibili. Che poi Pulisic sia un talento io lo sapevo quando ho parlato con lui nelle telefonate che si fanno per convincere i giocatori. Ero convinto che avremmo preso un giocatore con grandissima qualità. Poi è molto duttile, ci può far rifiatare: può giocare benissimo a sinistra al posto di Leao, può giocare sotto punta… Quindi bene così, sapendo che dobbiamo lavorare perché ci sono tante cose che possiamo fare meglio”.

Su Giroud: “È un esempio, un leader tecnico e dal punto di visto degli atteggiamenti. Sempre disponibile a lavorare per la squadra. È felice, questo è importante e con noi si trova bene. Non è più così giovane quindi bisognerà trovare un modo per farlo rifiatare ma per noi è un giocatore molto molto importante, sono molto contento di allenarlo per la qualità del giocatore e per lo spessore della persona”.

Su Leao: “Parlo tutti i giorni con Rafa, cerco di farlgi capire che è dotato di super poteri. I super poteri vanno messi a disposizione della squadra: se impareremo a sacrificarci tutti, se impareremo a lavorare bene tutti senza palla credo che potremo toglierci delle soddisfazioni perché con la palla abbiamo tanta qualità. Oggi c’era un caldo incredibile, ha fatto un gran lavoro. Oggi negli spogliatoi c’erano 60 gradi, non 40. Abbiamo preferito farli rifiatare sul campo”.

Chi riempie il vuoto lasciato da Ibrahimovic? “Zlatan ci manca, questo è poco ma sicuro. Ma credo che la cosa più bella che ha fatto è che ci ha fatto crescere dal punto di vista della mentalità. La sua assenza si sente ma siamo cresciuti grazie a lui. Se parliamo dal punto di vista caratteriale allora Mike è quello che si può avvicinare come livello di leadership mentale e caratteriale della squadra”.

Cosa si poteva fare meglio? “Nel secondo tempo potevamo gestire meglio la palla e affondare meglio quando potevamo farlo.