L’Inter supera il Verona anche se soffre nella ripresa.

Inter Milan’s Edin Dzeko (C) jubilates with his teammates after scoring gol of 2 to 0 during the Italian serie A soccer match between FC Inter and Hellas Verona at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 9 April 2022. ANSA / MATTEO BAZZI

Inter batte Verona 2-0 (2-0) nel secondo anticipo odierno della 32/a giornata del campionato di calcio di Serie A disputato sul terreno dello stadio Giuseppe Meazza di Milano.

I gol: nel primo tempo Barella al 22′ e Dzeko al 30′.

Prova di forza dei nerazzurri che partono con il piede schiacciato sull’acceleratore a vanno subito vicini al vantaggio con de Vrij di testa, poi con Dumfries da posizione defilata e ancora con un tiro a giro di Perisic che Montipò toglie dall’angolino. Dominano gli uomini di Inzaghi e il gol che stappa la partita arriva in contropiede. Perisic in conduzione sulla sinistra vede un’area stracolma di compagni e fa partire un traversone profondo. Sul secondo palo Barella si allunga, colpisce il pallone di controbalzo, con l’esterno, e manda il pallone a dare un bacio al palo e poi in rete.

Tre minuti dopo il vantaggio, Correa sfiora il raddoppio anticipando Gunter e calciando in diagonale, trovando però una grande opposizione di Montipò. Il raddoppio è solo questione di poco tempo. Dzeko va in rete sugli sviluppi d’un calcioangolo: Dimarco alla battuta, Perisic alla spizzata, il bosniaco al tap-in vincente. La reazione dell’Hellas è tutta in un destro di Simeone respinto da Handanovic.

Nella ripresa i ritmi calano e il Verona prova a rientrare in partita. I gialloblù costruiscono tre occasioni in pochi minuti, prima con Ceccherini, poi con Faraoni, infine con Simeone va ad un passo dal gol. Handanovic però risponde sempre presente.

La girandola di cambi dà nuova linfa all’Inter, che nel finale torna a riprendersi il predominio territoriale. Dzeko prova a fare doppietta ma manda alto al 25′. Qualche minuto dopo strepitosa parata di Montipò che si salva con l’aiuto del palo su un gran tiro di D’Ambrosio. Nel finale l’Inter gestisce senza affanni fino al triplice fischio di Marinelli.

In classifica i nerazzurri agganciano al 2° posto il Napoli con 66 punti, uno solo in meno del Milan capolista. Gli scaligeri restano fermi a quota 45 in nona posizione.

Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo il 2-0 all’Hellas Verona: “Abbiamo preparato bene questa gara, sapevamo della forza del Verona, venivano da un’ottima striscia e sono il secondo miglior attacco con la Lazio. Nel primo tempo abbiamo fatto benissimo, nel secondo abbiamo gestito avendo un paio di occasioni, c’è stato un tiro loro con Ceccherini, ma abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Abbiamo dato un segnale importante, dovevamo dare continuità e l’abbiamo data: vedo segnali positivi”.

Come mai ha scelto Dimarco?
“Ha caratteristiche molto importanti, aveva fatto molto bene a Napoli, poi Bastoni veniva da un tour de force… Ha riposato De Vrij, Skriniar, abbiamo D’Ambrosio, Ranocchia ha fatto il suo quando ha giocato: ho l’obbligo di fare delle scelte e ho valutato che serviva Dimarco in questa partita”.

Quanto conta la testa nella vostra vittoria di oggi?
“Beh, è importante. Abbiamo avuto un tour de force di partite non indifferente, la testa era pesante, non giocavamo come prima, ma ci sta, li hanno passato tutti momenti così. Siamo stati bravi a vincere una partita importantissima a Torino, avevamo detto di dar seguito sennò non avevamo fatto niente contro una squadra fisica e con qualità come il Verona. Non era facile, daranno fastidio a tanti”.

Ha più fiducia dopo queste due vittorie?
“Ce l’ho avuta sempre, so il percorso che stiamo portando avanti, so il rischio che c’era nel prendere i campioni d’Italia con pezzi in meno, ma sapevo anche del grandissimo pubblico che oggi ci ha trascinato. La società voleva dare continuità allo scudetto vinto e non mollare, sapendo delle difficoltà e dei sacrifici importanti da dover fare. Dall’8 luglio stiamo lavorando, siamo lì e ce le giocheremo tutte nel migliore dei modi”.

Il Verona ha cambiato il suo modo di giocare?
“Penso di sì. Giocare contro squadre che ti vengono a prendere, squadre che sanno costruire… L’avevamo preparata nel migliore dei modi in questi 3-4 giorni e poi la partita di Torino ci ha dato grande fiducia. La mia non era mai venuta meno perché so quanto lavoriamo, so quanto ci tengono a essere lì questi ragazzi che hanno già vinto una Supercoppa e so anche che a volte le critiche sono giuste”.

Mettere Gosens e spostare Perisic era una necessità o una mossa ripetibile in futuro?
“Penso tutte e due. Gosens si sta allenando, deve crescere, deve giocare e fare minutaggio, ma Perisic sta molto bene. Correa aveva preso una ginocchiata, correva male, avevo paura di un infortunio dopo 60′ buoni. Rinunciare a Perisic non era giusto perché è forte fisicamente e attacca bene la profondità e l’ho messo lì davanti”.

Come sta De Vrij?
“Ha avuto un affaticamento al flessore, non dovrebbe essere nulla di grave. Lo spero e incrocio le dita, sappiamo quanto è importante per noi”.

Cosa avete in più di Milan e Napoli?
“Una vittoria in questa giornata. Ci siamo equivalsi tutti in queste partite, siamo tutti lì, ci sarà da lottare ogni gara, le insidie sono dietro l’angolo”.