L’Inter supera anche l’esame Roma

L’Inter vince 4-2 sul campo della Roma nel match della 24esima giornata della Serie A 2023-2024 e prosegue la corsa solitaria in testa alla classifica. I nerazzurri allenati da Inzaghi salgono a 60 punti e portano il vantaggio sulla Juventus a 7 lunghezze, con una fuga scudetto sempre più lanciata. La Roma, dopo 3 vittorie consecutive, incassano la prima sconfitta nella gestione di De Rossi e rimangono a 38 punti, perdendo la chance di conquistare il quarto posto almeno per qualche ora.

La Roma si fa viva subito. Lukaku innesca El Shaarawy, tiro a giro e Sommer devia. Il match decolla immediatamente, entrambe le squadre spingono per prendere il possesso del gioco. L’equilibrio salta al 17′. Su corner, Lukaku in versione difensore prolunga la traiettoria. Acerbi trova il colpo di testa vincente, gol convalidato nonostante la posizione più che sospetta di Thuram.

La Roma incassa il colpo e riparte, trovando il pareggio al 28′. Anche in questo caso, tutto parte da una palla inattiva. Punizione di Pellegrini, colpo di testa di Mancini e 1-1. Dopo mezz’ora in apnea, il ritmo cala e il match si placa. La sfida a scacchi, animata solo da una punizione che Rui Patricio disinnesca con un’uscita rivedibile, si riaccende prima del riposo. Pellegrini guida la ripartenza giallorossa e fa correre El Shaarawy: controllo e conclusione, doppio palo e gol del 2-1 al 43′.

L’intervallo permette all’Inter di riordinare le idee e i risultati si vedono in avvio di ripresa. Nel giro di 7 minuti, i nerazzurri ribaltano il match. Al 49′ Thuram sfugge alla guardia di Mancini e gira alla perfezione il cross basso di Darmian, 2-2. Al 56′ l’attaccante francese è determinante per il tris. Mkhitaryan mette in mezzo un pallone invitante, Angelino cerca di anticipare Thuram sul primo palo ma finisce per insaccare nella propria porta: 2-3. La Roma accusa il terribile uno-due e rischia di affondare definitivamente al 59′, quando Pavard sfiora il bersaglio grosso con una conclusione potente e precisa.

Per rivedere la Roma in avanti bisogna aspettare il 70′ e la chance colossale per Lukaku. Il belga, davanti a Sommer, non tira e prova a dribblare il portiere che vince il confronto diretto. L’estremo difensore osserva all’80’ la conclusione imprecisa del neoentrato Baldanzi e all’84’ risponde al tentativo di Spinazzola, in un’azione comunque neutralizzata dal fuorigioco di Lukaku. Il forcing finale giallorosso non produce risultati e l’Inter, al 93′, chiude i conti. Bastoni sfrutta il suggerimento di Arnautovic e firma il poker, 4-2 e Inzaghi compie un altro passo verso lo scudetto.

Il vice di Inzaghi, Massimiliano Farris ai microfoni di DAZN: “La chiamata di inzaghi? No, c’è stata una comunicazione del mister che non ha visto fare quanto bisognava fare nel primo tempo. Che poi lo sapevano anche i giocatori. Abbiamo preso due gol evitabili, nel secondo tempo si è visto perché sono così straordinari tra giri giusti e posizione in campo. Un piacere lavorare con loro, possono sbagliare una ventina di minuti un tempo e poi la rimettono a posto anche con tanti impegni ravvicinati. I numeri, incredibili, sono sotto gli occhi di tutti. Non bastano, basta guardare chi sta dietro. Non bisogna mollare”.

Cristante ha detto a De Rossi a un certo punto: ‘Siamo in inferiorità numerica’. Ce lo spiega?

“È quello che è mancato nel primo tempo. Con la mobilità mandare fuori tempo le loro pressioni. Noi siamo andati in vantaggio, loro han trovato il gol del pari. Il secondo gol una ripartenza che potevamo evitare, nel secondo tempo centrocampo ha alzato il livello. Abbiamo portato la partita dalla nostra parte”.

Se giocate e vi alzate nel secondo tempo, la svoltate…

“Sono azioni che proviamo e riproviamo quelle del 2-2. Sfruttare di più i quinti nella metà campo avversaria per palleggiare meglio, costringendo la Roma ad allungarsi. Poi c’è tanta qualità da parte dei ragazzi perché non era una gara semplice”.

Più importante il +7 sulla Juve o la vittoria?

“Tutte e due. Tenere le rivali lontane è importantisismi, anche se non molleranno fino alla fine. Poi era un campo veleoce, poi si è appesantito. I ragazzi incredibilmente hanno aumentato la qualità delle giocate e hanno tirato fuori il meglio. Questa è l’Inter che conosciamo, i ragazzi hanno abbracciato il nostro pubblico”.

Più importante Lautaro o Thuram?

“Sono importanti Arnautovic e Sanchez perché quando entrano danno il loro contributo. Marko ha fatto l’assist, i cambi servono a non rischiare. Anche sul 3-2 trovare le forze per tenerli lontano e andare a cercare il 4-2 è importantissimo”.

Contro l’Atletico cosa vi inventerete?

“No, in realtà non abbiamo messo la testa su questa gara se non visionando qualche partita. Ora però prepariamo la Salernitana, che viene prima. La squadra è così centrata con gli obiettivi che sa dinstinguere. L’Atlético non è che spaventa, ma è abituata a giocare queste partite, la studieremo nel migliore dei modi e con calma visto che la prima è in casa e San Siro dà sempre una grande mano”.