Eurolega, l’Olimpia fa quello che può ma contro l’Olympiacos non basta

L’Olimpia ha dato tutto quello che aveva al Pireo, perdendo in volata con l’Olympiacos 79-74. Con un organico decimato, rastrellando tutto quello che poteva, nel quarto periodo è rientrata da meno 15 fino alla parità negli ultimi due minuti e mezzo di gara, trascinata da Giordano Bortolani e Stefano Tonut, dalla leadership di Shabazz Napier. Prima era stato Diego Flaccadori a tenere la squadra in linea di galleggiamento. Peccato perché lo sforzo della squadra meritava una soddisfazione. Resta la consapevolezza che la squadra è venuta ad Atene e contro una squadra al completo che poteva alternare Fall e Milutinov.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia apre le segnature con un canestro ravvicinato di Voigtmann su un buon assist di Kamagate dal post alto, ma i primi cinque tiri da tre sono respinti dal ferro. Così l’Olympiacos, con due triple immediate di Walkup, scappa sul 10-2. Dopo il time-out chiamato da Coach Messina dopo quattro minuti, gradualmente l’Olimpia si mette in ritmo nell’esecuzione offensiva e nel difendere sul gioco interno almeno dopo il passaggio in panchina di Fall (sei punti dei primi 12 della squadra). Napier centra la prima tripla della gara di Milano, due volte segna Flaccadori e poi due volte da tre centra il bersaglio Tonut. La seconda tripla è sulla sirena e vale il sorpasso Olimpia, 19-18, alla fine del primo periodo. La gara diventa una battaglia fisica, come succede quasi sempre da queste parti, con sorpassi e controsorpassi, punteggio basso. Kyle Hines alza notevolmente il rendimento della difesa. Dopo la seconda tripla di Shabazz Napier, l’Olimpia va avanti 26-24. La risposta arriva con il gioco interno di Milutinovic (nove punti, 5/6 dalla lunetta) ma soprattutto con due fiammate di Larentzakis. La prima è una tripla allo scadere dei 24″ da otto metri che rimette l’Olympiacos avanti nel punteggio. La seconda permette ai suoi di tentare l’allungo. Qui l’Olimpia gioca con due playmaker. Flaccadori è una lama con i suoi tiri dalla media. Converte un gioco da tre punti, poi un altro canestro lo segna dalla media assorbendo un contatto. Per Milano è difficile restare agganciata alla partita con una rotazione sbilanciata, ma all’intervallo è sotto di cinque, 40-35.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia parte contratta in attacco. Cerca di sfruttare i mismatch creati dai lunghi contro Canaan, ma ne ricava quattro punti, una volta con Melli, un’altra con un assist di Voigtmann per Tonut. Ma in difesa non riesce ad arginare l’esecuzione dell’Olympiacos con Fall dentro l’area più Cnaan e Peters a minacciare dal perimetro. Il deficit presto sale oltre la doppia cifra. L’Olimpia prova a superare il momento negativo con una tripla di Flaccadori, due tiri liberi di Napier, ma in realtà fatica a contenere talento e stacca dei centri dell’Olympiacos. Il divario raggiunge i 15 punti, poi è 63-50 alla fine del terzo. L’Olympiacos arma la mano di Alec Peters. E’ lui con una tripla a fermare un momento favorevole all’Olimpia che in attacco riesce ad essere più ficcante con la fiammata di Giordano Bortolani, tripla e schiacciata in contropiede. L’Olimpia ha una reazione veemente nel quarto. Bortolani segna due volte da tre, una volta segna Tonut, Napier attacca gli spazi. Con due liberi riporta Milano in parità a quota 74. Qui un paio di episodi non aiutano. Williams-Goss segna da tre dall’angolo con Bortolani cucito addosso. L’Olympiacos trova l’energia per ricostruire cinque punti di vantaggio, quelli che chiudono la gara 79-74.

Con Coach Ettore Messina lievemente indisposto, Milan Tomic – 13 anni all’Olympiacos, acclamato dal pubblico anche durante la partita – ha commentato la gara del Pireo in sala stampa: “Credo sia stata una bella partita. Noi abbiamo combattuto in una situazione in cui soffriamo a causa dei tanti infortuni, ma abbiamo giocato di squadra ed è stata una partita positiva. Siamo stati bravi a tornare in parità nel finale ma in quel momento noi abbiamo sbagliato un paio di tiri mentre loro hanno segnato un canestro da tre con Williams-Goss ed è quello che di fatto ha deciso la partita. Loro meritano i nostri complimenti, ma credo che valga anche per la nostra squadra. Era difficile in questa situazione, in trasferta, pensare di poter fare di più. Peccato per gli episodi conclusivi”.