Borsa, giornata debole.

Si muovono in territorio negativo le principali Borse europee nel giorno in cui la Fed si esprime sui tassi, con un rialzo atteso dello 0,5%, il più elevato dal 2000 ad oggi.

Milano cede lo 0,4%, più di Parigi (-0,24%), Madrid e Londra (-0,35% entrambe) e Francoforte (-0,17%).

Contrastati i futures Usa, in lieve calo per il Dow Jones e in speculare progresso per il Nasdaq, mentre scende ancora lo spread tra Btp e Bund tedeschi (189,8 punti), con il rendimento annuo decennale in rialzo di 3,2 punti al 2,91%. In rialzo l’indice Pmi italiano (54,5 punti) a differenza di quello tedesco (54,3 punti), mentre è risultato in linea con le stime quello dell’Eurozona (57,7 punti), che diffonde più tardi le vendite al dettaglio. Dagli Usa, oltre alla citata decisione della Fed sui tassi, sono in arrivo l’indice Pmi composito, gli indici Ism manifatturieri e le scorte settimanali di greggio.

Proprio quest’ultimo appare in rialzo (+2,84% a 105,32 dollari al barile) insieme all’oro (+0,65% a 1.870 dollari l’oncia), mentre inverte la rotta il gas (+4,6% a 104 euro al MWh ad Amsterdam) dopo un avvio debole. Rialzi che sostengono Bp (+1,4%), nonostante il trimestre in rosso, Shell (+1,14%), TotalEnergies (+1,2%) ed Eni (+0,72%), tra i pochi titoli positivi in Piazza Affari. Contrastati i bancari. Salgono Bnp (+2,24%) positiva sull’onda lunga della trimestrale e Credit Agricole (+0,5%), tiene Unicredit (+0,07%), deboli invece Intesa (-0,34%), Banco Bpm (-1,31%) e Bper (-1,57%), in attesa delle imminenti trimestrali. In ordine sparso i produttori di automobili: positive Bmw (+0,83%) e Volkswagen (+0,71%), invariata Ferrari, fiacca Stellantis (-0,1%), debole Volvo (-2,8%). A due velocità i produttori di microchip, con lievi rialzi per Stm (+0,07%) ed Infineon (+0,16%), corre Nordic Semiconductor (+2,25%), frenano invece Asml (-0,46%) e Ams-Osram (-1,95%), dopo la trimestrale peggiore delle stime. (ANSA).