Stadio, Sala: errore andare fuori Milano. Ma intanto il terzo anello cade a pezzi, lavori urgenti da 160.000€ per Inter e Milan

“Non voglio considerare la partita” dello stadio di San Siro “finita e ritengo che sia un errore clamoroso per le società non fare lo stadio a Milano. Credo che uno stadio fuori città sia ingestibile”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine della conferenza stampa di presentazione della mostra ‘Piero della Francesca. Un capolavoro riunito’, parlando di San Siro e del progetto dell’Inter di fare lo stadio a Rozzano.

“Non ho avuto nessuna comunicazione ufficiale” sull’ok di Regione Lombardia al progetto dell’Inter a Rozzano “quindi non commento non essendo in condizione di farlo – ha continuato Sala in merito all’interlocuzione che ci sarebbe stata tra il club nerazzurro e la Regione – Le società possono legittimamente andare a fare lo stadio dove ritengono, ma io personalmente ritengo che sia un errore clamoroso per le società non fare lo stadio a Milano”. “Credo che uno stadio fuori Milano sia ingestibile – ha continuato – perché io non so quanti vigili ha Rozzano. Come fa a schierare 100 vigili quando c’è la partita? Secondo me si stanno raccontando anche un sacco di frottole. Una frottola che sento dire è che le società garantiscono la sicurezza, ma dove? Non lo possono fare”.

“Credo che sia un errore macroscopico delle società ma credo che dal loro punto di vista possono recriminare il fatto che da parte nostra c’è il vincolo e ci sono state le nostre lentezze. Non siamo riusciti a dare risposte in tempi brevi”. “Non voglio considerare questa partita finita – ha affermato ancora il sindaco – Vedo difficoltà sullo stadio del Milan, anche per i parcheggi che sono necessari essendo la metropolitana a un chilometro e un mezzo. Non credo che si possano fare nel parco Sud né sotto terra. Io invito solamente le squadre a ripensarci ancora”. “È anche questo il motivo per cui anche in Consiglio comunale stiamo cercando di portare avanti una mozione per dire alle squadre di stare a Milano. Poi credo che noi dobbiamo fare ancora meglio la nostra parte. Non l’abbiamo fatta sufficientemente bene” ha concluso Sala.

Con 26 voti favorevoli tra maggioranza e opposizione il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno, presentato dal consigliere della Lega Samuele Piscina, col quale si chiede al sindaco Giuseppe Sala di riferire in Aula su ogni contatto futuro con le Società AC Milan ed FC Inter e a fare tutto ciò che è in suo potere per far sì che le due società continuino a competere all’interno di una struttura sportiva nel Comune di Milano. La richiesta dell’odg è anche quella di relazionare in Aula alla prima seduta utile convocando in Consiglio le società AC Milan e FC Inter. Un voto contrario del consigliere della Lista Sala Enrico Fedrighini. Tre gli astenuti, tra cui il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi.

“Sappiamo che le società stanno cercando di costruire stadi al di fuori di Milano. Non possiamo permettere che le perdite di tempo che fino ad oggi ci sono state da parte dell’amministrazione comunale portino a perdere l’indotto economico dello stadio e ad avere un Meazza abbandonato – ha detto il consigliere della Lega Samuele Piscina – Noi attendiamo da anni le squadre qui in Consiglio comunale. Il sindaco le convochi, così da avere risposta” perché “il Meazza non può rimanere terra di nessuno. Non vogliamo che da luogo simbolo diventi una cattedrale nel deserto”.
“Noi ci stiamo domandando cosa stiamo aspettando. Cosa aspettiamo a dibattere seriamente di questo tema” – ha affermato anche Riccardo Truppo, capogruppo in Consiglio di Fratelli d’Italia – abbiamo visto come San Donato e Rozzano si siano mossi velocemente davanti a questa opportunità. Tutto ciò non c’è stato a Milano, quindi ben venga questo ordine del giorno”.
Il capogruppo del Pd Filippo Barberis ha dichiarato: “Penso che questo ordine del giorno sia un segnale positivo da parte dell’Aula e possa trovare convergenza. Può segnare una posizione chiara da parte del Consiglio sulla volontà che le squadre restino nel comune di Milano. L’area di San Siro è considerata l’area migliore su cui continuare a mantenere la funzione stadio. È chiaro che c’è ancora aperta la questione vincolo. Ma intanto davanti a questa incertezza stiamo dando un segnale di certezza. Possiamo continuare a dividerci su altri temi, ma intanto su questo segnaliamo che c’è un punto comune e credo sia una cosa positiva per tutta l’Aula”. Per il consigliere della Lista Sala Enrico Fedrighini – che ha votato contro l’odg – lo spirito del documento è “condivisibile”, ma servirebbe “maggiore chiarezza” sul futuro del progetto su San Siro.

“È sempre più vicino il giorno in cui Milan e Inter abbandoneranno all’oblio il Meazza e l’amministrazione comunale guidata dal PD brancola nel buio. Non si capisce, infatti, che senso abbia pensare alla pedonalizzazione di piazzale Axum, a realizzare l’ennesima inutile ciclabile e a spostare il capolinea del tram 16 in piazza Segesta. Il Mosaico San Siro è inutile se tutto intorno rimarrà una cattedrale nel deserto, in un piazzale di cemento, che non verrà utilizzata da nessuno. Mentre le squadre meneghine investono 160.000 € per reti contenitive dei calcinacci che cadono dall’impianto, serve un bando internazionale per un concorso di idee per rigenerare lo stadio che possa garantirgli la sopravvivenza”. Così Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia.

Spese “impreviste” per Inter e Milan. I due club dovranno anticipare oltre 160.000 euro per l’installazione di una rete anticaduta intorno al terzo anello dello Stadio San Siro, utile a prevenire il potenziale distacco di pezzi di calcestruzzo. La somma anticipata sarà comunque successivamente detratta dal canone di affitto.

Per il ripristino di tutti gli elementi ed il risanamento di tutte le parti lesionate e/o in fase di distacco e la messa in sicurezza, il professionista (SCE PROJECT, ndr) proponeva una soluzione tecnica mediante una rasatura impermeabile completa di rete in fibra di vetro e la posa di un profilo rompi goccia, ipotizzando una spesa di circa € 400.000,00“. In realtà, l’esborso che dovranno sostenere Inter e Milan sarà decisamente inferiore, ma comunque pari a 160.700,01 euro (oltre IVA) e da anticipare.