Operaio albanese morto all’interno di un capannone a Bareggio, non escluso suicidio

Un uomo di 53 anni è morto a Bareggio all’interno di un capannone. Secondo le prime informazioni di Areu, l’uomo sarebbe caduto da un’altezza considerevole ed è stato trovato a terra. E’ accaduto in via Gran Sasso 24/a. Constatato il decesso sul posto.

Dramma in un cantiere lunedì mattina a Bareggio, nel milanese. La tragedia, stando alle prime informazioni finora apprese, si è consumata in un capannone di via Gran Sasso, in cui è allestito un cantiere edile.

Lì, per cause ancora in corso di accertamento, un uomo di 53 anni, cittadino albanese, è morto dopo essere precipitato da un’altezza di circa sette metri. Secondo quanto appreso, sembrerebbe che l’uomo dormisse all’interno del capannone. Il 53enne, divorziato, pare trascorresse le notti nel cantiere per motivi familiari. L’operaio, stando a quanto finora accertato, era regolarmente assunto dalla società che risulta “titolare” del cantiere.

Nella ditta sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e i tecnici di Ats, cui sono affidati i rilievi per ricostruire le cause e la dinamica del dramma, che è avvenuto pochi minuti dopo le 7. Proprio il dettaglio che la tragedia è avvenuta fuori dall’orario lavorativo non fa escludere che possa essersi trattato di un gesto estremo da parte del 53enne. Nel cantiere sono anche stati trovati i suoi vestiti e i propri effetti personali, altro particolare che conferma l’ipotesi che dormisse lì.

“In provincia di Milano, l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro. A Bareggio ha perso la vita un operaio di 53 anni impiegato in un capannone di un’azienda del territorio. Il dramma di Bareggio è l’ultimo di una lunga lista che in Italia non vede la fine. L’UGL, per limitare quanto più possibile i rischi per i lavoratori, chiede di rafforzare gli interventi volti a diffondere a tutti i livelli una cultura della sicurezza. Per questo motivo, esprimendo cordoglio ai familiari della vittima, auspichiamo la prosecuzione del tavolo avviato dal Governo ponendo al centro il tema della formazione. È fondamentale al contempo rendere più sicuri i luoghi di lavoro aumentando i controlli e le sanzioni”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta di Paolo Capone, Segretario Generale UGL, e Maurizio Buonfino, Segretario Regionale UGL Lombardia in merito all’infortunio mortale sul lavoro avvenuto a Bareggio in provincia di Milano.