Morti sul lavoro, operaio stroncato da malore dovuto probabilmente al caldo a Lodi. Vizza (Uil): è omicidio sul lavoro

Un operaio di 44 anni è morto ieri a Lodi, a causa di un malore, probabilmente dovuto al caldo.

L’uomo si è sentito male poco prima di mezzogiorno, mentre lavorava sulla strada Vecchia Cremonese.

Soccorso dal 118 con automedica e ambulanza, il 44enne è stato trasportato all’ospedale di Lodi, dove è morto.

Un anno fa la UIL discuteva su quali potessero essere le misure più incisive da introdurre per quei lavoratori che sono occupati nei lavori stradali che sono tipici del periodo estivo. E proprio per questo, viste le temperature negli ultimi anni si è individuata nella cassa integrazione la misura principale per evitare che episodi come quello di oggi possano accadere. E con questa anche una serie di accorgimenti e di strumenti che devono essere messe a disposizione dalle aziende.

E su questo interviene fermamente il segretario generale UIL Lombardia Enrico Vizza <<Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi di lavoro e ribadiamo che se la causa dell’infortunio mortale di oggi è dovuta al caldo allora per noi questo è omicidio sul lavoro. E consideriamo anche che se il lavoratore avesse sofferto di patologie cardiche ci chiediamo perché non sono state evidenziate dal medico competente. Ribadiamo a tutte le istituzioni, che affidano i lavori attraverso delle gare d’appalto che bisogna introdurre in tutti i bandi questo sistema e questi precauzioni per le quali ci siamo battuti
Un fatto che si poteva evitare se si fossero utilizzati tutti gli strumenti e precauzioni introdotte non è più possibile morire sul lavoro. Bertolaso, Fontana e il governo il governo Meloni si impegnino a individuare tutti gli strumenti che oggi già sono presenti con i maggiori controlli una maggiore vigilanza>>