Autonomia differenziata, il ministro Calderoli incontra le parti sociali in regione, Uil rimane critica: certe materie devono rimanere di competenza centrale

La visita del ministro Calderoli in Regione Lombardia per presentare la ricetta di autonomia differenziata è occasione per la Uil di esprimere un giudizio di merito che è, peraltro già stato espresso a tutti i livelli mettendo in evidenza una serie di la criticità. Uil peraltro unico sindacato confederale presente alla seduta.

Il sindacato ha sempre promosso una serie di percorsi e di iniziative tese a valorizzare il territorio per far si che a livello regionale ci siano competenze e attività che siano a servizio dei cittadini senza però creare delle disuguaglianze. Ecco perché questa riforma deve evitare di creare ulteriori distanze tra il tra il nord e il sud del paese.

Non è a caso che in parlamento siano stati depositati oltre 500 emendamenti sul provvedimento.

<<Pur apprezzando questi momenti e altri che continueremo a sollecitare per il miglioramento di tutti i servizi, rimarchiamo la nostra criticità – sottolinea il segretario generale Uil Lombardia Enrico Vizza come abbiamo sostenuto in più occasioni, sull’elenco delle materie che questo provvedimento intende passare di competenza alle regioni. Per quanto ci riguarda molte sono i temi da lasciare alla regia dello Stato centrale perché, al contrario, si andrebbero a creare numerose difficoltà e disparità. Riteniamo che il problema delle disuguaglianze non sia semplicemente legato tra il nord e il sud del paese ma le disuguaglianze esistono anche all’interno della stessa Regione. Nella stessa Lombardia si vedono tra comuni di grandi dimensioni e piccole. Si deve fare in modo, come già la Corte dei conti ha suggerito a Regione Lombardia, di intervenire con maggiore attenzione su alcune misure. E in questa direzione chiediamo che ci sia un continuo confronto soprattutto sulle materie che riteniamo debbono rimanere di competenza dello Stato. Penso alla sanità, alla scuola, ai trasporti, ma anche agli appalti così come prevede oggi la nostra Costituzione. Crediamo si debbano dare opportunità alle regioni di migliorare senza andare a creare disuguaglianze o disparita tra i cittadini>>.