Albanese massacrato di botte dopo una lite, Polizia arresta 4 italiani

Tornato sul posto di un litigio per futili motivi e armato di una scacciacani, è stato disarmato e malmenato in maniera gravissima al punto di essere ricoverato in ospedale in coma farmacologico.

Per questa ragione la Polizia di stato, coordinata dalla Procura, ha arrestato cinque milanesi, di età compresa tra i 27 e i 40 anni, gravemente indiziati di tentato omicidio.

I fatti sono accaduti il 29 marzo scorso a Rogoredo, tra via Monte Cengio e via Monte Palombino, quando un albanese 38enne fu ritrovato dagli agenti delle Questura privo di conoscenza sul ciglio della strada e, trasportato d’urgenza in ospedale con gravi lesioni multiple facciali e craniche, fu sottoposto a due interventi chirurgici per una diffusa emorragia cerebrale. L’aggredito aveva avuto poco prima una lite con un coetaneo italiano, nel corso della quale entrambi avevano impugnato coltelli.

Subito dopo l’albanese si era allontanato ed era tornato con una pistola in pugno, rivelatasi una scacciacani, con l’idea di affrontare il 38enne italiano: giunto sul posto avrebbe trovato gli amici di quest’ultimo, che, dopo averlo disarmato provocando l’esplosione di un colpo, lo avrebbero aggredito con estrema violenza. L’italiano 38enne non era presente all’aggressione ma, assieme all’albanese, è indagato per minaccia aggravata dall’uso di armi. (MiaNews)