Eurolega, Olimpia sconfitta ad Atene.

La striscia di cinque vittorie esterne consecutive si esaurisce ad Atene, 67-58. L’Olimpia per la verità è stata avanti nel punteggio per tre quarti, accumulando anche 12 punti di margine nel secondo quarto. L’Olympiacos ha risposto ogni volta, ha usato tutta la sua fisicità per guadagnarsi tanti viaggi in lunetta, anche giochi da tre punti, restando agganciata fino a quando la difesa dell’Olimpia, impeccabile fino a quel momento, non si è sfilacciata nel periodo conclusivo e non ha più sostenuto un attacco impreciso.

IL PRIMO QUARTO – La partita è subito dominata dalle difese, che forzano palle perse (all’intervallo sono 10 per l’Olympiacos e nove per Milano) e tiri a modesta percentuale di realizzazione. Il punteggio è inevitabilmente basso. L’Olimpia con una grande esecuzione sui due lati del campo prova ad allungare con cinque punti consecutivi di Nicolò Melli, assist di Datome e gioco da tre completato. Con due contropiedi consecutivi, uno di Jerian Grant e l’altro chiuso da Ben Bentil su suggerimento di Rodriguez, scappa a più otto con timeout immediato di Coach Bartzokas. Alla fine del primo quarto è 15-7 Milano.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia va a più 12 su due iniziative di Rodriguez e Hall poi anche con un canestro in entrata del rientrante Mitoglou. Ma qualche altra palla persa, la velocità di McKissic nell’uno contro uno e un bonus bruciato presto (infatti l’Olympiacos va in lunetta 15 volte nel primo tempo) permettono alla squadra di casadi riavvicinarsi a meno sei. Coach Messina abbassa il quintetto dopo il terzo fallo di Troy Daniels con due playmaker e Devon Hall insieme. Ne ricava un parziale di 4-0 che ripristina 10 punti di margine. Ma una tripla di Vezenkov e poi altri due liberi di Sloukas riducono ancora il divario a cinque punti. Milano si ferma ancora in attacco, l’Olympiacos con i tiri liberi rientra due volte a meno uno, prima del 27-25 Olimpia del primo tempo.

IL TERZO QUARTO – L’Olympiacos recupera la parità in apertura di periodo con un canestro da sotto di Vezenkov. Ma Milano risponde in modo energico con due triple consecutive di Devon Hall. Il vantaggio tocca gli otto punti con due tiri liberi di Melli. Ma il tentativo di fuga svanisce con la difesa dell’Olympiacos che sale di tono e un paio di triple sono respinte in modo beffardo. Usando i tiri liberi (Dorsey si sblocca con 4/5 dalla lunetta) e la taglia di Fall vicino a canestro, l’Olympiacos torna a meno due. L’ultima zampata è un canestro dalla media da rimessa, sulla sirena, di Datome per il 43-39 Olimpia.

IL QUARTO QUARTO – L’Olympiacos pareggia subito con un canestro di Vezenkov, poi ancora con due tiri liberi di McKissic. Un gioco da tre punti anora di McKissic vale il sorpasso con bonus ancora bruciato troppo rapidamente. Una tripla di Datome riporta Milano avanti, cancellata da due liberi e poi una tripla di Sloukas, replicata dopo il timeout. I suoi otto punti consecutivi improvvisamente scavano sei punti per la squadra di casa. L’Olimpia prova a restare in partita, ma l’Olympiacos è più efficace in attacco, riesce ad attaccare l’area, arrivare al ferro, continua a costruire una differenza abissale nel numero di tiri liberi. L’Olimpia finsice per soffrire la fisicità avversaria. 67-58.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Atene: “È stata una partita dura per entrambe le squadre, sicuramente non bella da vedere. Quando perdi 17 palle perse e l’avversario tira 34 tiri liberi contro 11. Questa combinazione può generare solo disastri. Ovviamente quando dico che non è stata una bella partita non mi riferisco a Sloukas. che nel periodo conclusivo è stato decisivo. Lui è stato il miglior giocatore in campo e ha dato la vittoria alla sua squadra con una serie di possessi in cui quando non ha segnato ha dato via un assist. Faccio i complimenti all’Olympiacos e a Coach Bartzokas per la vittoria, sicuramente meritata. Voglio infine rivolgere la mia solidarietà all’arbitro Borys Rhyzyk. Non posso neanche andare vicino ad immaginare cosa stia passando in questi momenti e posso solo esprimere la mia ammirazione per come sia riuscito lo stesso a dirigere stasera una partita di basket”.