Dati qualità aria, è polemica tra maggioranza e opposizione e dentro la maggioranza

smog milano

“Per il secondo anno di seguito l’azienda privata IQAir, produttrice di purificatori d’aria, diffama Milano con una classifica parziale e senza indicazioni scientifiche, gettando nel panico cittadine e cittadini. Stiamo affrontando con difficoltà il drammatico problema di inquinamento della nostra città, purtroppo al centro di una Regione che non fa nulla in merito, e questa disinformazione getta solo benzina sul fuoco”: lo dichiara Michele Albiani, consigliere comunale Pd e presidente della Commissione Sicurezza. “Ci siamo costituiti parte civile per i danni di Ultima Generazione, mi pare il minimo che facciamo lo stesso con IQAir per i danni patrimoniali in termini di reputazione, tenendo ulteriormente da conto che il loro obiettivo è il profitto economico, a scapito del bene comune.” conclude poi Albiani.

“Anche per la nostra città scatta pertanto il divieto di circolazione in tutti i giorni della settimana dalle 7.30 alle 19.30 dei mezzi fino a euro 1 benzina e fino a euro 4 diesel. Anche i riscaldamenti non dovranno superare i 19 gradi sia nelle abitazioni, sia nei negozi. Queste misure saranno in vigore anche nel week end. Abbiamo raggiunto soglie di inquinamento che non si vedevano da 7 anni, Milano in questi giorni è messa peggio di Delhi in India. Questo vuol dire solo una cosa: le Area B e C imposte da Sala non funzionano affatto o meglio, funzionano per far cassa ma non certo per proteggere i polmoni dei cittadini”: lo dichiara il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, in merito all’entrata in vigore delle misure anti-smog di primo livello a seguito dello sforamento dei limiti previsti per il Pm10, in provincia di Milano e in altre 8 province della Lombardia.

“Che l’aria a Milano sia malsana è abbastanza evidente e riscontrabile da quelle decine di migliaia di milanesi che hanno problemi respiratori e strascichi influenzali difficili da lasciarsi alle spalle. La risposta stizzita di Sala, che come ben sappiamo ha difficoltà ad accettare qualsiasi tipo di critica, è inqualificabile. Quello che preoccupa di più è che il Comune non abbia mandato una circolare alle direzioni scolastiche di nidi, scuole dell’infanzia e primarie raccomandandosi di non far giocare nei cortili delle scuole le bambine e i bambini a causa degli elevati livelli d’inquinanti presenti nell’aria. Per non parlare della newsletter del Comune, a cui sono iscritti 160.000 concittadini, che potrebbe avere un uso informativo, oltre che propagandistico, per avvisare dei rischi alla salute per chi, ad esempio, pratica jogging o altre attività sportive all’aperto. Quella che vediamo non è nebbia, ma la coltre di smog che sovrasta Milano e forse offusca la mente di qualcuno dei nostri amministratori locali”. Lo dichiara Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino.

“L’aria è sempre tossica, ma Fontana dice che va bene e Sala addirittura che ‘sono già pronte le misure antismog’, probabilmente la danza della pioggia. Stiamo purtroppo facendo un immenso regalo alla destra che infatti ci massacra: i dati di questi giorni sono la palese dimostrazione che Area B e C sono sbagliate. In realtà sono provvedimenti giusti ma sono gestiti talmente male che non danno risultati, infatti l’indice di congestione del traffico è in aumento” Lo dichiara Carlo Monguzzi, consigliere dei Verdi e presidente della commissione Ambiente di Palazzo Marino. “Vogliamo almeno informazione: il Comune predisponga dei totem o dei pali con piccoli schermi dove ci siano i dati di inquinamento, chiari, tempestivi e leggibili, le eventuali indicazioni sanitarie e dove ci siano almeno settimanalmente i dati veri di ingresso in Area C e B. Per quanto riguarda la legna, Arpa dice che a Milano il 18% del Pm10 è prodotto dalla sua combustione: tre anni fa il Comune scrisse sul suo regolamento che avrebbe messo in regola i forni delle pizzerie entro settembre 2023. Nulla ovviamente è stato fatto. Ma tranquilli, come titola un giornale oggi: ‘Sala: già pronte le misure antismog’. La vera fake è questa non il sito svizzero IQAir”, conclude Monguzzi.

“Noi continueremo a fare generosamente la nostra parte ma è inascoltabile chi, come il consigliere Monguzzi, non perde mezza occasione per attaccare la maggioranza con toni più distruttivi delle stesse forze di opposizione e contribuendo a generare un’idea dell’amministrazione come indifferente o incapace. Critiche non fondate e dannose, Davanti a questi attacchi ingiusti e sterili non siamo più disposti a tacere”. Lo dichiara il capogruppo del Pd Filippo Barberis, che spiega: ” Non fondate perché i numeri ci dicono che per quanto non soddisfatti ancora dei risultati tutti i principali inquinanti sono stati dimezzati negli ultimi anni a Milano (Pm10, Pm2.5 e NO2) con riduzioni fino all’80% in Area C. Mentre area B, limitando per oltre i 2/3 la circolazione dei veicoli più inquinanti, ha prodotto un’accelerazione nel ricambio veicolare (da quando area B è stata introdotta nel 2019 si sono quasi dimezzati i diesel euro 4 circolanti in Area Metropolitana, in piena controtendenza con il dato nazionale). Il tutto in un contesto piu difficile che ha visto aumentare le giornate senza pioggia e le temperature in città, oltre che, dopo il Covid, una riduzione nell’uso dei mezzi pubblici. Dannose perché queste critiche contribuiscono a delegittimare un’amministrazione, che tra l’altro vede proprio un esponente dei verdi con la delega all’ambiente in Giunta, e una maggioranza politica che è senza ombra di dubbio tra le più attente e attive d’Italia su queste politiche. Siamo tutti preoccupati di potenziare ulteriormente l’efficacia delle azioni per contrastare l’inquinamento dell’aria. La maggioranza su questo è davvero determinata. Un salto di qualità è pero’ possibile solo lavorando insieme a Regione Lombardia su interventi di area vasta che incidano su perimetri amministrativi ben più ampi del solo Comune di Milano. Milano non può farsi carico da sola dell’inquinamento dell’intera pianura Padana, e anche volendo non sarebbe mai sufficiente. Vogliamo superare la situazione attuale nella quale le misure straordinarie di Regione in caso di sforamento ripetuto delle soglie inquinanti risultano comunque sensibilmente meno severe delle misure permanenti previste in questi anni per la città dalla nostra amministrazione”, conclude Barberis.

“Necessario un green deal padano per migliorare l’aria. La scala comunale da sola non basta, ma a Milano proseguiremo con gli interventi realizzati in questi anni, come ztl e pedonalizzazioni che hanno contribuito ad avere nel 2023 i dati migliori dell’ultimo decennio sull’aria”. Lo afferma Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa e al Piano Quartieri.

“L’inquinamento è vero che è alto ma per la conformazione di Regione Lombardia e della pianura padana, non per l’effetto dell’ azione che fanno i cittadini della Lombardia che producono soltanto un terzo dell’ inquinamento rispetto alla media europea”. Così il consigliere regionale della Lega Riccardo Pase ha commentato la qualità dell’aria di Milano e il superamento dei Pmi. “Siamo in una situazione molto complicata, l’Europa non dovrebbe continuare a sanzionarci e porre degli obiettivi che non siamo in grado di raggiungere, perché quello che vuole fare l’Europa con il Piano Aria è uccidere il nostro tessuto produttivo e noi non lo possiamo accettare. Anche il blocco delle macchine che arriva da una richiesta specifica dell’Europa e che noi non siamo in grado di tutelare e rispettare perché gli obiettivi che ci danno sono davvero troppo sfidanti. E chi ne penalizzano? Le aziende, i cittadini lombardi e tutto il nostro sviluppo economico, quando si parla di sviluppo sostenibile si deve fare dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Ma ciò oggi non accade, speriamo che l’Europa cambi in maniera profondo perché Lombardia e la pianura padana non si possono permettere di andare avanti in questa situazione” ha concluso il consigliere.(MiaNews)